XV capitolo pt. 3

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"Grigi. Come la sua sofferenza."

"Grigi? Nel mio sogno erano gialli come il sole contornati di verde, sembravano quelli di un gatto. E stando al suo racconto, quelli di Mia erano identici ai suoi. Ma gli occhi di Mia erano blu, non azzurri ma blu come il mare."

"E cosa c'entrerebbe questo?" chiese Travis.

"Non saprei. Però è strano... tra l'altro nel sogno diceva sia stato proprio questo particolare degli occhi a colpirlo. Gli occhi enormi e luminosi, tant'è che le aveva dato un soprannome..."

"Cioè?"

"Cito letteralmente: Mini Minor, per gli amici Mini. Perché la prima cosa che pensò quando la vide fu che i suoi occhi fossero grandi quanto i fanali della sua Mini."

Alle sue parole, Travis rise sarcastico.

"C'è da impazzire..." disse.

"Perché?"

"Indovina un po'..."

"Noah aveva una Mini?"

"No, è ancora più assurdo."

"Non saprei."

"Assurdo... siamo impazziti, per forza. O questo è tutto un sogno e adesso mi sveglio." Si diede dei pizzicotti ma la realtà rimase la stessa, nessun sogno venne interrotto.

"Non fare il cretino, Trav. Siamo svegli. Dimmi della Mini."

"È stato il suo sogno, sin da bambino. Mi raccontò di essersene innamorato dopo aver visto dei modellini e di essersi ripromesso che la sua prima auto sarebbe stata proprio una Mini Cooper, rigorosamente nera. Dopo aver preso la patente non gli fu possibile acquistarla a causa delle paranoie della madre, diceva fosse un'auto difficilmente gestibile da un neopatentato. Una volta trasferitosi riuscì a distoglierlo con la scusa delle strade diverse da quelle italiane... insomma, gli trasmise un po' d'ansia a riguardo e Noah non riuscì mai a prendere la decisione di acquistarla. Mi fa ridere questa cosa perché, boh... non ha senso eppure tutto torna. Sono pochi i dettagli che non riusciamo a far combaciare."

"Eppure sono fondamentali."

Rimasero in silenzio per un po', dopodiché Francesca parlò.

"Credi nella vita dopo la morte, reincarnazione, inferno, paradiso, nirvana e tutte ste robe qui?"

"No, Francesca. Non ci credo e non provarci nemmeno. Io credo solo a quello vedo e che posso toccare con mano. Ste stronzate le lascio solo a chi ha bisogno di aggrapparsi a qualcosa pur di andare avanti..."

"E come te lo spieghi allora? Dammi una spiegazione logica a questo sogno, perché io non ne sono capace. Mi viene da pensare a qualcosa legato a quell'ambito lì... anche se, ammettendo fosse vero, la cosa resterebbe ugualmente confusa. Potrei ipotizzare ma resterebbe sempre..."

"Un'ipotesi. Appunto. Cose inesistenti. Nel momento in cui il cuore cessa di battere, è tutto finito. Non esiste anima, non esiste reincarnazione o altro."

"Beh io non la penso così, per me la vita non finisce qui. C'è dell'altro..."

"Sì, il prato fiorito che ti accoglie se hai fatto il bravo in questa vita e le fiamme dell'inferno nel caso in cui tu sia stato uno stronzo epocale? Dai... non mi dire che credi a queste favolette."

Your eyes. My eyesWhere stories live. Discover now