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Kaito stava rientrando a casa insieme ad Hakihiko, quella sera l'omega avrebbe dormito a casa dell'alpha e nonostante non lo desse a vedere, il rosso era particolarmente sollevato di avere qualcuno quella notte che avrebbe ascoltato i suoi scleri... Anche se molto più probabilmente il verdino si sarebbe addormentato mentre lui si disperava, ma almeno non si sarebbe sentito un completo idiota a parlare da solo per tutta la notte...

La porta del grande attico Todorki / Takami fu aperta dal maggiore mentre Haki lo precedette conoscendo ormai a memoria la casa dirigendosi in camera dopo aver salutato i genitori, non volendo rimanere coinvolto nella lavata di capo che sapeva sarebbe avvenuta di lì a poco

H: "Touya, Keigo, siamo tornati, se non vi dispiace io inizio ad andare in camera ho delle cose da dover posare"

Keigo e Touya erano in sala seduti sul divano a guardarsi un film, quando l'attenzione del biondino fu richiamata, che si alzò, seguito da diverse lamentele dell' albino, per andare a salutare prima Hakihiko e annuire alla sue parole e poi dirigersi dal figlio...

Keigo: "bentornato.... Com'è andata la giorn-... Per tutti i pennuti, Kaito che hai fatto alla faccia?!"

Solo a quell'esclamazione carica di preoccupazione da parte dell'omega anche Touya girò il volto per assicurarsi della gravità della situazione...

K: "no, no papà non è niente... Diciamo che... Che ho incontrato dei nuovi amici oggi e-"

Keigo: "ah sì? Amici? E da quando gli amici si procurano cicatrici a vicenda?"

T: " bhe... Io a te ne ho procurate più di qualcuna... E guarda come siamo finiti..."

Keigo: "Touya... Taci... Allora Kaito cos'è successo... Non costringermi a chiedere ad Hakihiko"

K: "ti dico che è la verità, solo che... In mezzo a quei nuovi... Amici... Potrei... E dico potrei... Aver incontrato il mio mate..."

Keigo: "COSA?!"

T: "ecco... Lo dicevo io che era genetica..."

Keigo: "TOUYA! Ok, ok fammi capire... Sei uscito con Hakihiko e vi siete fatti degli amici e fra questi amici c'era anche il tuo mate... E già di per sé sta storia è abbastanza strana, ma vuoi spiegarmi cosa c'entra con la cicatrice?"

K: "bheeee... Diciamo che potrei aver perso il controllo dell'alpha..."

Keigo: " ...kaito?..."

K: "eeeee diciamo che potrei averlo attaccato ad un muro anche se non era del tutto consenziente..."

Keigo: " KAITO!!!"

T: "Tutto suo padre..."

Keigo: "TOUYA!!!"

T: " Keigo! Bene abbiamo fatto l'appello, se è tornato a casa ed è qui a raccontarci l'accaduto sono sicuro che non sia successo nulla di troppo grave, mi fido di mio figlio, è tanto stronzo quanto intelligente quindi Keigo lascialo parlare... Al massimo lo arrostiamo dopo"

K: " grazie papà... stavo dicendo che sì l'ho bloccato al muro ma non ho fatto altro, il suo odore mi ha destabilizzato e per un attimo ho perso il controllo, non l'ho fatto apposta"

Keigo: "e meno male! Kaito so che quando si sente l'odore del proprio mate è difficile controllare l'istinto ma questo non giustifica il tuo comportamento"

K: "lo so papà e mi dispiace tantissimo per quello che è successo... La cicatrice me l'ha procurata lui... Mi ha messo una mano in faccia e ha attivato il suo quirk e questa ne è la traccia, me la sono meritata papà lui non ha nessuna colpa..."

L'omega sospirò sfregandosi il ponte fra gli occhi

Keigo: "oooh kaito... Ci farai impazzire prima o poi, lui... Il ragazzo, sta bene almeno?"

T: " ma sì che starà bene, ti sei già dimenticato come ci siamo conosciuti noi? Io ti ho attaccato al muro, ti ho baciato di forza tu mi hai morso il labbro a sangue e puntato una tua piuma sullo sterno, ho ancora il segno, per poi buttarmi a terra e baciarmi a tua volta... Che vuoi farci, ha il nostro sangue in vena, non giustifico nemmeno io le sue azioni, ma lo senti il suo odore? Non partire in quarta e ascolta veramente tuo figlio, si sente l'ontano un kilometro che sta soffrendo"

Touya si alzò dal divano, andando incontro alla sua famiglia per poi portare un braccio a cingere le spalle del figlio

T: " come ho detto prima... Lascialo parlare"

K: "sì, Yori, Yori sta bene, o almeno, stava bene fino a poco prima che tornassimo indietro, gli è venuto un attacco di panico, siamo riusciti a calmarlo è vero e lui mi ha assicurato che io non c'entro nulla, ma... Averlo stretto fra le braccia e sentirlo disperarsi, mentre io avevo il mio odore bloccato, perché dopo quello che era successo non volevo fare altro che potesse causargli dolore, ma vederlo comunque soffrire perché non potevo aiutarlo, non potevo proteggere il MIO mate... Ha fatto male... Ha fatto... Più male del previsto... Voi... Voi siete Soulmate dovreste capire come mi sento... Perciò papà... Ti prego, so che ho sbagliato, ma adesso l'unica cosa che vorrei è sapere che lui sta bene... Le... Le bende che ho in mano... Sono le sue, aveva, una vecchia cicatrice sul collo e le usava per coprirla, ma lui me le ha date, dicendomi che era il capo che portava maggiormente il suo odore... Ma non mi basta... Papà io ho bisogno di sapere come sta... Ho paura... Ho paura lui stia persino peggio di come mi sento io"

Touya abbracciò il figlio accarezzandogli la schiena e dopo aver preso un respiro profondo anche Keigo lo avvolse fra le braccia rilasciando il suo odore

Keigo: "ok... Ho capito piccolo, scusa se mi sono lasciato trasportare, capisco come ti senti, io e tuo padre abbiamo sperimentato su pelle il dolore della lontananza e la paura di non poter contare sull'incolumità dell'altro... Adesso... Vediamo cosa possiamo fare ok? Non hai il suo numero o non sai di chi è figlio vero?"

L'alpha rosso scosse la testa in segno di negazione, quando la sua attenzione fu richiamata da Hakihiko che schiarendosi la voce era rimasto fermo sull'uscio della porta che divideva la zona notte...

H: "kaito... Non te l'ho detto prima perché pensavo che Yori volesse mantenere nostra la cosa, ma... Sai che odio vederti stare male, ho io il suo numero, vieni, ti faccio scrivere un messaggio"

StayWhere stories live. Discover now