BTS - amore vampiresco (1 - 10)

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Ebbene sì, sono tornata alle storie con i succhiasangue. Anche queste, in fondo, regalano perle di trash degne di nota.
Questa l'ho scelta al 95% perché sono presenti i vampiri e al 5% perché ci sono i BTS. Non ho un'opinione su di loro, dato che non li ascolto e non mi intendo di k-pop (conosco solo tre canzoni di questo genere).

Bando alle ciance e ciancio alle bande e iniziamo a leggere.

Il primo capitolo è la presentazione della protagonista che si chiama... Mia.

Ha sedici (ovviamente scritto in cifre) anni, vive a Seoul (Corea del Sud), frequenta la Arts School (un nome un po' meno generico no?) per diventare un idol

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Ha sedici (ovviamente scritto in cifre) anni, vive a Seoul (Corea del Sud), frequenta la Arts School (un nome un po' meno generico no?) per diventare un idol.
Ora, io non me ne intendo di idol, ma non credo che esistano scuole del genere. Correggetemi se sbaglio, please.

Provengo da una famiglia molto ricca ma...da quando avevo 7 anni i miei genitori sono morti per cause ancora non spiegate...

1) per colpa di quel "da", scritta così sembra che i suoi genitori muoiano per poi tornare magicamente in vita in un loop infinito
2) sono necessari tutti quei puntini di sospensione?

Dopo la dipartita dei genitori, Mia è stata cresciuta da Geey, il maggiordomo. Okay, I guess.

La presentazione finisce con la protagonista che dice di non essere innamorata, ma che spera di esserlo in futuro.

Il secondo "capitolo" è la presentazione del secondo protagonista, ossia Jungkook.
Tranquilli/e, non c'è una presentazione per ogni personaggio.
Ha diciassette anni e frequenta la Arts School per vampiri, ma vorrebbe andare in quella per gli umani. Boh.

Anche lui è un riccone e vive in una mega villa con gli altri membri dei BTS. Perché sì, nelle ff trash sui gruppi musicali questi devono vivere per forza tutti insieme.

Anche i genitori di Jungkook sono morti, per colpa di un tizio di nome Jack che è il re dei licantropi. *flashback della prima recensione*

Come Mia, spera di innamorarsi in futuro.
Mi fa ridere come nelle storie brutte i protagonisti sono sempre uguali: background uguali, desideri uguali, azioni uguali... Come se fossero specchiati.
Sarà perché questi/e autori/trici non hanno fantasia?

Sarà perché questi/e autori/trici non hanno fantasia?

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