𝟭𝟮

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Oggi che fuori piove ti racconto la mia storia
Tra fame, strada e gloria
Tengo bene a memoria che
A diciott'anni avevo iniziato col rap
Lo stesso giorno che a mio zio l'hanno ammazzato 
[Quando piove - Paky]

Autunno 2019

Teresa


Il panico.
Cosa diavolo vuol dire "non è importante" ?

-È gente che conosci?- gli domando picchiettando con il dito sul finestrino, continuando a guardare dallo specchietto i movimenti di quella maledetta macchina.

Vincenzo non risponde, e la cosa mi turba ancora di più alimentando la mia ansia.

-Perché cazzo non mi rispondi? Perchè non parli con me?- gli urlo in faccia, pentendomene solo successivamente.

In questa situazioni urlare è l'ultima delle soluzioni.

-Perché ti metterei solo nei guai, Teresa. Cazzo!-

Vincenzo prende una salita in curva senza curarsi della velocità, cercando di seminare la famosa Audi.

-Non torneremo a casa questa notte.-

Mi giro verso la sua direzione sollevando un sopracciglio istintivamente.
Forse è meglio evitare di fare altre domande in questo momento.
Anche se l'ansia mi sta consumando.

Ogni tanto sento lo sguardo di Vincenzo, per il resto del viaggio che per fortuna non dura molto.

Arriviamo all'inizio di una strada deserta.
Ciò che riesco a vedere è solo una piccola casa vecchio stile, sembra quasi abbandonata.
Vincenzo scende dalla macchina e ci impiego un po' per scendere.

Mi guardo intorno, sia per ispezionare il posto sia perchè mi sento ancora seguita.

E a quanto pare Vincenzo lo nota.

-Non avere paura, qua siamo al sicuro.-

Lo guardo come per avere conferma, e dai suoi occhi me la trasmette.

-Seguimi.-

Sbuffo imperterrita, facendo fatica a seguire il suo passo veloce.
Estrae un mazzo di chiavi dal marsupio e dopo aver trovato quella giusta apre la porta della casa.

Mi fa entrare per prima e apprezzo questo gesto quasi inaspettato.

-Chiama a lavoro e digli che per stasera non puoi andare.- mi dice diretto, ma io non lo ascolto.

Sono troppo impegnata a osservare questo posto.
È completamente vuoto, abbandonato.
Non sembra una casa.

Le pareti sono completamente bianche, la cucina è distrutta come il tavolo, ed il divano al centro del piccolo salotto.

Chi abitava in questa casa?

-Inizia a piovere.- enuncia Vincenzo guardando fuori dalla finestra, ma sono sicura lo stia facendo per vedere se c'è qualcuno nella vicinanze.

-Siamo al sicuro, lo hai detto tu.- gli dico per farlo tranquillizzare, per quanto possibile.

Il ragazzo annuisce con la testa e va ad accendere le luci e l'acqua, facendomi attendere in mezzo alla stanza vuota.

Fin quando vedo qualcosa.
Una foto.

Mi avvicino per osservare meglio, e vedo la faccia di un uomo incorniciata.
Un uomo sorridente con degli occhiali da sole neri.

-Lasciala.-

Mi giro di scatto e sento la voce di Vincenzo cambiare.
Si avvicina e mi toglie dalle mani la foto.
Non voglio più aspettare.

-Chi è l'uomo nella foto?-

-Non importa.-

Il ragazzo si dirige in cucina ignorando la mia domanda e si mette a cercare qualcosa da mangiare.
Esce un pacco di biscotti e lo lancia sul tavolo quasi con rabbia e frustrazione.

Sbuffa fin quando si siede su una delle numerose sedie attorno al tavolo.
Decido di seguirlo mettendomi distante dalla sua per paura di invadere i suoi spazi.

-Scusa se ti ho risposto male- dice guardandomi negli occhi, i suoi sono lucidi e tristi in questo momento -oggi che fuori piove ti racconto la mia storia.-

Storie tristi ; 𝗣𝗮𝗸𝘆 𝗚𝗹𝗼𝗿𝘆Where stories live. Discover now