26- Solo un'ultimo sforzo

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Combatti ancora un po',
non è mai troppo tardi per tornare a vincere,
e il sorriso con cui ne uscirai
sarà il più bel trofeo.






«La lezione di oggi mi ha veramente sfiancata, non ci ho capito assolutamente nulla» disse Rebecka mentre raggiungevamo la mensa l'una accanto all'altra.
«Effettivamente oggi la Vegas è stata abbastanza tosta, perlomeno è filato tutto liscio» dissi alludendo al solito tono scocciato con il quale si rapportava con noi studenti quando non comprendevamo qualcosa.

«Forse per le nostre orecchie, perché per il mio cervello non è affatto così. Ti ripeto Rose, io non ho capito nulla. Nulla!»
«Ti darò una mano io, se vuoi dopo sto in biblioteca, nel mentre che me ne occupo puoi venire così ti do una mano..»
«Davvero lo faresti?» Chiese lei fermandosi di scatto in mezzo al corridoio, e non appena annuii lei mi si lanciò addosso stringendomi forte in uno dei suoi soliti abbracci.
«Grazie, grazie mille! Ti sarò riconoscente a vita!» Disse non appena entrammo in mensa.

«Mi basterebbe sapere come vanno le cose tra te e il moro lì giù, credo che potrai ripagarmi così» dissi ridendo ed indicando Brendon seduto al tavolo con gli altri. Le si dipinse il viso di un delicato colorito roseo, che cercò di occultare portandosi i capelli davanti al viso mentre riempivamo i nostri vassoi.

L'università era senz'ombra di dubbio migliore del liceo sotto tanti punti di vista, il più importante? Il cibo.

Certo, quella che definivano pizza era ugualmente lontana anni luce da quella originale, ciononostante era leggermente meno peggio di quella della mensa del liceo. Quella faceva veramente pena, e non per caso era sempre pieno il piccolo spazio dove veniva posta.

Una volta che io e Rebecka prendemmo il nostro cibo andammo verso il tavolo, dove vi erano tutti, eccetto che Ryan.
«Ciao ragazzi» disse Reb al posto mio sedendosi tra Dylan e Brendon, mentre io mi sedetti accanto a Robert che, a sua volta, era posto accanto a Jacob.
«Finalmente sono arrivate le due principesse del gruppo, le due creature più splendenti di tutta questa scuola!» Disse Dylan alzando un po' troppo la voce, tanto che alcuni studenti seduti ad un tavolo vicino al nostro si girarono verso di noi.

«Abbassa la voce imbecille, stai attirando l'attenzione» disse Jacob portandosi una mano tra i capelli.
«È l'effetto che il mio fascino ha sul resto delle persone, a differenza tua sono un ragazzo tremendamente attraente» disse con una semplice alzata di spalle.

«Talmente tanto che le uniche due ragazze sedute su questo tavolo ti hanno respinto senza battere ciglio.»
«Ti ricordo che Britney è molto affezionata a me, inizio a credere di poterle addirittura...»
«Chiudi il becco Stevens, altrimenti ti disintegro agli allenamenti» rispose Jacob tremendamente serio, tanto da farmi scoppiare a ridere.

«Quell'altro dov'è?» Chiese sempre Rebecka alludendo a Ryan, e quasi la ringraziai mentalmente per averlo chiesto evitando di farmi passare per la fidanzata stalker.
«Lo abbiamo lasciato mentre stava andando al bagno, credo che fra poco ci raggiungerà» disse Brendon con noncuranza, così mi limitai a dare fiducia alle loro parole. Mi voltai verso Robert, rimasto in silenzio fino ad allora, chiedendogli sottovoce come stesse Emily.

«È tutto ok, per quanto possa esserlo...» disse sorridendomi lievemente. «La chemio la sta facendo stancare sempre di più, non so Rose, ho paura.»
«Oh Robert...» dissi iniziando ad accarezzargli il braccio. «Non devi averne, chiaro? Tua sorella è la bambina più forte che io abbia mai conosciuto, si riprenderà e tornerà ancor più energica di prima, sono stata chiara?»
Lui mi sorrise lievemente, ringraziandomi poi a bassa voce intromettendosi nella conversazione generale.

Nel ricordo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora