Capitolo 15

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Tornato a casa e ti cambi, la doccia l’hai fatta in ufficio, ed esci a cena con i tuoi amici. Non li vedevi da tanto e quando è ora di tornare a casa ti rendi conto che hai bevuto troppo. Il ristorante è vicino alla casa della tua padrona così decidi di andare a trovarla. Il tuo membro è duro e la vuoi a modo tuo stavolta. Trovi la portineria aperta, arrivi al suo appartamento, suoni e ti apre. “cosa fai qui?” la spingi dentro e chiudi la porta, la spingi contro il muro “che fai? Lasciami” le chiudi la bocca con le tue labbra, lei ricambia il bacio. “stasera comando io” le sussurri “hai bevuto, vai a dormire” la giri, la tieni contro il muro con il tuo corpo. Il tuo membro duro si appoggia alle sue natiche, velocemente togli la cravatta e la usi per legarle i polsi dietro la schiena. “lasciami andare ti ho detto”. Le alzi la gonna e le sfili le mutandine, poi gliele infili in bocca “cosí starai zitta”. Le apri le gambe e inizi a toccarla, è un lago “ti piace eh?”. La sculacci, si lamenta ma non si ribella, resta lì immobile. Le apri le natiche e la tua lingua si fionda sul suo buchetto, il suo respiro cresce, la penetri con la lingua. Inizi a salire, le baci la schiena e arrivato al collo le sussurri “adesso ti porto in camera, ti spoglio e ti bendo. Stasera sarai la mia schiava, la mia puttana”. La fai camminare davanti a te, “resta lì davanti al letto”. È immobile, le sfili la gonna, non hai voglia di sbottonarle la camicia e la strappi, sganci il reggiseno e lo lasci cadere, lei non tenta di parlare, non si muove. Prendi i suoi seni tra le mani e li massaggi, poi torci i capezzoli. Si lamenta e la sculacci “stai zitta” sussurri mentre infili la lingua nel suo orecchio. Prendi la benda dai cassetto e la appoggi sui suoi occhi, poi le togli le mutandine dalla bocca e le spingi dentro la gag ball. Ti siedi sul letto e guidandola la fai stendere sulle tue gambe, hai il frustino accanto a te, lo prendi e inizi dalla schiena. Sussulta ad ogni colpo, la sua pelle diventa rossa, passi alle natiche, alterni frustino e mani. La senti piangere, le apri le natiche e passi un dito già lubrificato sul suo prezioso buchetto. Pian piano la penetri, il suo respiro è di nuovo pesante, muovi il dito dentro e fuori, lei geme. La sculacci ancora “ti piace eh?” fa cenno si con la testa. “inginocchiati a terra” esegue, la fai girare verso di te e le porti la testa sul tuo membro. Lo succhia con voglia, gioca con la lingua, a tratti le scopi la bocca. “Alzati” si mette in piedi, le baci la pancia e scendi. Le fai sentire la lingua giusto qualche secondo sul clitoride poi inizi a frustarle i seni e l’addome. Le lacrime cominciano a scendere di nuovo sul suo viso. “Apri le gambe” le apre, la accarezzi. È un lago, la massaggi con il frustino poi la colpisci. Chiude le gambe e inizi a colpirla sul pube. Piange e mugola, riapre la gambe e cominci a colpirla. Non ti fermi finché non si arrossa per bene. La spingi sul letto “mettiti a pecorina”, si mette in posizione. Ti lubrifichi il membro e lentamente la penetri dietro, geme, quando la senti bene aperta inizi a spingere con forza, poi esci e la penetri davanti. È calda, un lago di umori, la scopi con forza fino a venirle dentro. “girati” le ordini. Si gira e infili il viso tra le sue gambe. La lecchi con più avidità del solito, l’orgasmo intenso la sfinisce. Le sleghi i polsi, sono arrossati e la massaggi un po’, poi le togli la gag ball dalla bocca e la baci. “ubriacati più spesso” ti sussurra.

La padronaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon