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1.00 AM

Ero ancora sveglia, a letto, a guardare il soffitto aspettando una chiamata da parte di Simba.
Non era ancora arrivata.
Dovevo dormire, l'indomani avrei chiamato Baby e avremmo risolto tutto.

Chiusi gli occhi.

10 minuti.
20 minuti.
Dopo 30 minuti riuscii ad addormentarmi, finalmente.

Simba pov.

Correvo da circa un'ora cercando di seminare i bastardi figli di puttana.
Pensavo "non so dove sto andando" ma in realtà lo sapevo benissimo.

E adesso mi trovo davanti casa di Greta, da solo, stanco e in notte fonda.

Mi dispiaceva fare questa cosa ma non potevo fare altro. Presi l'opinel e aprii la porta, sicuramente dormiva perché aveva i led accesi e quando ha i led accesi dorme e suonando l'avrei svegliata facendola preoccupare il doppio di quanto sicuramente era.

Richiusi la porta e andai in camera sua.

Mi coricai vicino a lei, è bellissima.
Ha il viso poco rilassato, sembra sul punto di svegliarsi.

L'abbracciai.
Gli accarezzai dolcemente i capelli.
Le lasciai un bacino sulla fronte e chiusi gli occhi cercando di dormire per poi l'indomani mattina dirle tutto quello che era successo.

Dopo circa 10 minuti caddi in un sonno profondo.

8.10 dell'indomani mattina.
Greta pov.

Mi svegliai verso le 8 e appena vidi Simba accanto a me mi presi un'infarto. Non volevo svegliarlo quindi senza disturbarlo mi alzai per andare a fare la valigia per il viaggio della sera. Ancora non sapevo dove dovessimo andare quindi in valigia misi un pò di tutto.

Proprio mentre finii di fare tutto Simba si
svegliò e corsi subito da lui.

Io: auguri amore mio.

Sorrise e mi abbracciò stretta.

Simba: grazie amò.

Feci una piccola risata per il soprannome che mi aveva dato e poi gli lasciai un bacino sulla testa dolcemente.

Io: dove andiamo?

Simba: tunisia.

Io: una volta da piccola ci sono andata, è bellissima.

Annuì.

Io: e dove restiamo?

Simba: ti farò conoscere mia madre e ci staremo una notte solo noi due. Poi gli altri due giorni staremo in una casa affittata.

Annuii, mi piaceva l'idea di stare solo noi due ma mi spaventava l'idea di conoscere sua madre.

Io: e se non mi vuole?

Simba: tranquilla.

Io: mi viene difficile.

Fece una piccola risata e poi mi alzai, gli lasciai un bacino sul lato del labbro e andai a lavarmi denti, faccia, sistemare i capelli, truccarmi e poi vestirmi.

Mentre mi truccavo entrò Simba in bagno.

Simba: dove vai?

Io: da Gaia, mi ha detto che è appena atterrata, gli ho mandato la posizione e adesso sta venendo quà.

Simba: va bene, allora vado a casa. Ci vedimo un'ora prima di partire?

Annuii. Sapevamo bene tutti e due che non eravamo solo amici.

Io: Simba, quando ti va mi spieghi quello che è successo ieri sera?.

Annuii un pò titubante, chissà se me lo avrebbe spiegato veramente.

Gli feci un piccolo sorriso e poi se ne andò, dalla finestra lo vidi ripartire in macchina verso casa sua.

Finii di truccarmi e mi arrivò una chiamata, con Gaia ci eravamo scambiate già i numeri.

Riposi.

(Conversazione)

Gaia: sono quà sotto.

Io: metto le scarpe e arrivo.

Gaia: ok, a dopo.

Io: a dopoo.

(Fine conversazione)

Finii di truccarmi e misi le scarpe ed il profumo.

Scesi le scale, pronta a conoscere una nuova persona che sono sicura diventerà indispensabile nella mia vita...

𝑴𝒆 𝑵𝒆 𝑨𝒄𝒄𝒆𝒏𝒅𝒐 𝑼𝒏'𝑨𝒍𝒕𝒓𝒂 𝑷𝒆𝒏𝒔𝒂𝒏𝒅𝒐 𝑨 𝑻𝒆 - Simba la rueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora