Capitolo 3 L'oscuro cammino

12 1 2
                                    

Arrivata nella stanza più remota del castello, la principessa Mistina Aurora Gregoria, giunse nella stanza più buia e segreta del castello : ''Il confine''. 
Stanza oscura e misteriosa dove nessun lucerniano al mondo dovrebbe mai addentrare.
Benché in essa si trovano sia i doni della grande fata Smeralda, simbolo di pace e protezione, sia il siero della strega ''Massima'', creato con le debolezze ed i peccati umani.

''Sappiate che la forza umana è poco più grande di un plankton in un intero abisso''

Questo è ciò che affermò la strega, ancora prima di colpire un'intera parte del pianeta Terra, con la sua magia oscura.
Prima ancora che un soldato, Biango si chiamava, le desse l'unica cosa di cui aveva davvero bisogno.
La debolezza umana...
Ebbene si...
Lei, donna dall'abile magia nera, era riuscita ad usare gli umani, per creare un siero ancora più forte. 
Il male in persona...
Il siero in grado di darti tutto ciò che vuoi, in cambio di un dono in particolare. 
Ebbene, per sfuggire dai propri problemi basta donare un capello, ovvero il capello della fata maggiore. 
Unica e sola regina del regno delle fate. 

Misty sospirò, guardando attentamente quel siero, bramando di possedere il suo potere con tutta sé stessa. 
Bramando di scappare da quel pianeta e di non tornarci più.
Facendo un altro sguardo diabolico, Mistina non riuscì più a darsi pace...
Doveva assolutamente prendere un capello di sua zia, ovvero la fata maggiore!
Altrimenti avrebbe potuto dire addio alla sua vita normale. 
''Mi basta uscire dalla finestra e... beh, sarà facile...''
Pensò la fata, facendo una risatina nervosa, non particolarmente convinta.
Così si avvicinò alla finestra e la aprì, ridendo dal nervoso e trovò un albero che poteva farla fuggire facilmente.
<<Beh...non sarà così terribile! Devo solo scendere da qui...>>
Disse Misty, ma quando cercò di mettere piede nell'albero, una forza oscura la riportò dentro, trascinandola con forza.
A quel punto la giovane ragazza urlò, cadendo a terra e guardandosi intorno agitata. 
Improvvisamente le apparve di forte una strega...
Il suo outfit non era particolarmente strano, al contrario era una vera strega! 
Portava un cappello viola scuro, a punta, completamente ricoperto da stelle bianche e indossava un vestito del medesimo colore che e arrivava fino al pavimento.
Le sue scarpe non erano visibili, ma si poteva intravedere una scopa di fianco a lei, che aveva poggiato sul muro. 
I suoi capelli erano viola scuro e pieni di brillantini ed inoltre, per quanto possa suonare insolito all'udito, aveva il viso completamente privo di trucco e le unghia malate, brutte e nere...
Tuttavia, quasi come per colmare questo vuoto, portava degli orecchini gialli a forma di stella.

<<Mio...>>
Cercò di parlare Mistina, ma la strega alzò la mano e la interruppe.
<<Io so chi sei...Tu sei la principessa Mistina Aurora Gregoria, principessa delle fate ed abile nella scuderia. 
Tu sei la prescelta, colei che è riuscita a riportarmi in vita. 
Dimmi, come ci sei riuscita?
Non hai usato il capello, non hai fatto nulla, ma intanto sono qui...
Pronta a servirti e riverirti mia signora.>>
Disse la strega, inchinandosi con rispetto e Misty rimase a bocca aperta, non potendo credere ai suoi occhi.
<<Tu...>>
Cercò di parlare, ma la strega la interruppe di nuovo.
<<Esatto, io sono colei che ha creato il caos nella Terra, ma ancora di più sono colei che ti deve un favore. 
Dimmi cara...Cosa desideri con tutta te stessa?>>
<<Io...>>
Cercò di parlare Misty e la strega fece spallucce, sedendosi comoda. 
<<Con calma, non ti faccio fretta tesoro. 
A tal proposito, non ti ho ancora svelato il mio nome, che scortesia...perdonami cara.>>
Disse la strega, per poi rialzarsi, con un gran sorriso giovanile.
<<Il mio nome è Massima, la grande strega proveniente dall'oscurità... Il luogo, dove nessuna fata oserebbe mai addentrare.
Ma tu sei diversa Mistina, perchè tu non sei più una fata.>>
Disse Massima e Misty rimase basita, mostrando un'espressione sconvolta e preoccupata allo stesso tempo.
<<In...in che senso?...>>
Chiese Misty e Massima le sorrise e disse:
<<Oh cara, possibile che tu non abbia capito? Basta un tuo desiderio che sarai anche tu una strega...Magari non d'aspetto, magari non di stato d'animo...ma di cuore si.>>
Disse Massima, ridendo in modo che solo a sentire suscitava inquietudine, poggiando una mano sul suo cuore.
<<Sei già una strega... proprio più... Puoi esprimere il tuo desiderio... Oppure puoi rimanere infelice a vita...A te la scelta>>
Disse Massima, passandole un bracciale nero che Misty prese immediatamente. 
Fece  un sospiro e guardò prima il bracciale e poi la fata. 
<<Era da tanto che desideravo farlo e... Bracciale nero...Il mio desiderio è di averne tre.>>
Disse Misty e il bracciale iniziò ad espandere una polverina nera.
Massima rise e le fece un sorriso rassicurante, che Misty quasi ignorò.
<<Il mio secondo desiderio è che Massima sia di nuovo bandita...>>
Detto questo una nube nera avvolse Massima che rimase spiazzata e si arrabbiò, spaventandosi. 
<<No...NO! MALEDETTA! TI PENTIRAI DI ESSERE NATA, BASTAR->>
Tuttavia,  non riuscì a finire la frase, poiché il buio divorò il suo corpo e la bandì in un posto che mai nessuno vorrebbe vedere...
Il nulla...
Misty iniziò a ridere e ricominciò a guardare il bracciale.
<<Il mio terzo desiderio è entrare della lampada verde ed esaudire i desideri di chiunque sia il mio padrone.>>
Detto questo il bracciale si dissolve e Misty si ritrovò in un posto buio ed estrano ad ogni sua aspettativa. 

Continua...

Doraemon- La lanterna verdeWhere stories live. Discover now