Doraemon- La lanterna verde

Capitolo 4 Il sogno si è avverato

Entrata dentro la lanterna, la giovane fata iniziò a flutturare e a guardarsi intorno, poiché si trovava in un posto parecchio insolito.
Non c'erano muri, non c'erano pavimenti, non c'era il cielo e neanche qualche forma di vita animale o vegetale...
C'era solo un infinito spazio verde flosforescente, faceva quasi paura, quasi come se la stesse tenendo in trappola.
Tuttavia, come a volerla rassicurare, il posto trasmetteva calma e pace interiore...
Sembrava quasi, come se il luogo ci tenesse a terla al sicuro, quasi come se si trovasse dentro ad un grembo materno.
D'improvviso, quando sembrava che non ci fosse anima viva, un mago le si avvicinò.
Alla sua vista, si poteva intuire che era un'anziano con più di duemila anni, poiché possedeva una barba lunga quasi fino a terra e dei folti capelli bianchi.
Egli era completamente avvolto da una luce luminosa, anch'essa verde flosforescente, che trasmetteva sicurezza in chi la guardava.

<<Mistina Aurora Gregoria Gofino, leggendaria principessa dei cristalli e delle lanterne...
Tu, che sei abile nella scuderia, ti dono i poteri dei miei tre regni:
Forza, alleanza e guerra!
Ti serviranno per combattere con onore e per proteggere il prossimo.
Abile principessa, giuri sulla tua vita :
Di proteggere il prossimo, di venerare il tuo signore o la tua signora, di esaudire tutti i suoi desideri e di essergli sempre fedele?
Prometti, sollennemente, di non pentirti della tua scelta?
Ricordati...
Sei diventata come il genio della lampada, ma è una missione onorevole, poiché solo chi ha bisogno d'aiuto può trovare questa lampada.
Può essere che tu debba combattere, può essere anche che si tratti di problemi psicologici...
Ma ricordati, non prendere questo dono come una maledizione, poiché hai fatto una scelta saggia.
D'oggi in poi, potrai essere un'aiutante e vivere con il tuo o la tua padrona, dato che è questo il tuo desiderio.
Oppure, come spetta di diritto a tutti coloro che usano la lanterna, potrai studiare in una scuola di magia e diventare una fata di grande successo.
Giuri dunque...
Di non pentirti e di aiutare il tuo o la tua padrona, di esaudire tutti i tuoi desideri e di essergli sempre fedele?>>
<<Lo giuro>>
<<D'accordo Misty, ma ricorda ciò che sto per dirti...
Se solo infrangerai una di queste regole, dovrò rispedirti da tua madre e dovrai sposare il principe Venus.
Inoltre, non ti sarà concesso l'ingresso alla scuola di magia, io ti ho avvertito>>
La luce scomparve e Misty cadde a terra, ritrovandosi improvvisamente in un castello verde.
Si guardò intorno, il posto era luminoso ed accogliente, le sembrava quasi di stare a casa sua...
Tuttavia, sapeva benissimo, che tutta quell'aria familiare non durerà a lungo.
Come aveva giurato al mago millenario, sarebbe diventata la protettrice del suo o della sua padrona.
Misty fece un sorriso gigantesco ed iniziò a girovagare nel castello, lo trovava così spazioso...
Tuttavia, consapevole d'aver addosso un vestito abbastanza scomodo, andò a cercare uno specchio.
''Per la miseria...
Dato che sono la fata della lanterna, adesso dovrò indossare il vestito che mi è stato ordinato...
Spero almeno che non sia scollato...
Da ciò che posso vedere, ho addosso un vestito verde scuro, ricoperto da brillantini e con uno spacco enorme...
Che vergogna...
E se il mio padrone è un uomo?
Cosa dovrei fare?
Farmi vedere così?''
Rossa come un peperone, Misty iniziò a disperarsi, nonostante non sapesse come fosse realmente il vestito...
Sapeva soltanto, che quello spacco la metteva a disagio e che la magia non ha avuto rispetto di lei.
<<Per favore lanterna! Fammi avere un look più coprente!>>
Implorò la fata, quasi come se sapesse che la lanterna l'avrebbe ascoltata ed infatti...
Misty guardò verso il basso e vide che la lanterna l'aveva accontentata, facendole indossare un jeans e un maglioncino verde.
Tirò un sospiro di sollievo, ringraziò la sua abitazione momentanea ed andò a buttarsi sul divano a peso morto.

''Finalmente mi sono liberata di Venus!
Che euforia!
Non vedo l'ora di incontrare il mio o la mia padrona"

Pensò Misty, con un sorriso gigantesco in volto, pensando che la sua vita non potesse andare meglio di così.

Continua...