Innamorato di un nerd

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"Comunque io sono Aaron, non so se ti ricordi come mi chiamo" Dissi cercando di instaurare una conversazione con Leonardo senza avere molto successo.

La campanella del cambio dell'ora interruppe il momento, la professoressa ritirò i temi e ne fece una risma che mise all'interno della sua valigetta e con i rumorosi tacchi bassi che indossava, si diresse verso l'aula professori.

La classe cominciò a scatenarsi, le ragazze si raggruppano e cominciarono a sparlare mentre alcune avevamo cominciato a farsi le trecce le une alle altre. I ragazzi dalla parte opposta simulavano una partita di calcio con una pallina di stagnola di qualcuno che molto probabilmente aveva già consumato la sua merenda durante l'ora del tema di italiano.

"Leo ma te l'hanno detto che si studia a casa e non a scuola? Smettila di fare il ricchione e prendi sta pallina" Disse un mio compagno di classe dall'apparenza rozza e mascolina.

Leonardo però, non si lasciò toccare dalla superficialità del compagno di classe e continuò a farsi gli affari suoi, preparando i libri alla pagina corretta per l'ora successiva e controllando che la punta della sua matita fosse perfettamente appuntita, pronta per annotare qualsiasi cosa potesse diventare un appunto utile per l'interrogazione.

"Leonardo... Quindi è così che sei... Un nerd sfigato che ama studiare" Dissi nella mia testa osservando il suo profilo molto attraente mentre aspettava con ansia la sagoma della professoressa che sarebbe arrivata in quell'ora.

Mi sentivo proprio bene in quel momento, sapere di averlo affianco e poterlo vedere ogni volta che ne avessi avuto voglia mi rallegrava, confermava la mia scelta di aver cambiato indirizzo. Qualcosa mi diceva che sarebbe stato un anno scolastico stupendo rispetto a tutti gli altri che avevo trascorso nelle altre scuole.

"Ma sarà giusto quello che sento? Leonardo è un ragazzo, perché mai dovrei avere voglia di sentire il suo corpo accanto al mio e provare così tanta  curiosità riguardo sua vita?" Dissi grattandomi la testa e girandomi verso la finestra per distrarre i miei pensieri sbagliati e ritornare con i piedi per terra.

CONTINUA...