Peccato, Alec Volturi

Capitolo IV

"Lei è mia, Demetri." A insistato, accigliandosi come un bambino petulante minacciato dal fatto che il loro gioco preferito gli venisse portato via. Demetri annuì con la testa.

'Lo è, eppure si ritrae da te. Lo stai spaventando, Alec, e lei sicuramente si farà male se continui tenendola così stretta, sono io che prima non soffoca. Lo vuoi per il tuo compagno? Vuoi farle del male? Per farla avvere paura?" A interrogato. Alec fece un lieve sussulto, allentando immediatamente la presa.

"Ti ho fatto male?" A chiesto assomigliando molto a un cucciolo ferito. Hai deglutito oltre il groppo in gola, non fidandoti che la tua voce rimanesse ferma e semplicemente annuendo in risposta. I suoi occhi erano ancora spalancati per l'emozione contrastante, ma Demetri sembrava almeno riuscire a metterlo in contatto con lui. Eri grato e supplicato con i tuoi occhi per
l'uomo per andare avanti.

"Non puoi semplicemente tenerla Alec, è ancora così giovane, non preferiresti che vivesse una vita piena e venisse da te volentieri?" Si chiese Demetri. Hai sentito il tuo stomaco cadere mentre l'espressione di Alec si induriva.

"Allora anche te, stai cercando di portarla via da me" Ringhiò.

"Alec tu sei-"

"Lei, non sta andando via!" Ringhiò, un mare nero che esplodeva intorno a lui. I tuoi occhi si spalancarono, una fresca nebbia vorticava sulle tue gambe mentre finalmente riuscivi ad allontanarti incespicando da lui. Solo Bella era ancora in piedi, gli altri si erano accartocciati a terra finché solo lui, tu e Bella restaste coscienti.

"T/N!" A pianto. Non ti a impedito di correre da lei questa volta. Sei inciampato tra le sue braccia, singhiozzando e tremante. Ti teneva stretto a lei, le sue dita premevano duramente sulla sua pelle. Sembrava che le ali di una farfalla accarezzassero la tua carne rispetto alla presa simile a una morsa di Alec. "Va tutto bene, lo scopriremo, andrà tutto bene, devi solo-"