IMMAGINA AMICI 20/21/22

Mattia (Amici 21/22)

Un'altra giorno, un'altra calda giornata, la massima è di trentasei gradi, potrei svenire da un momento all'altro, ma fortunatamente il mio posticino dietro la scrivania col condizionatore puntato difronte a me aiuta a combattere il caldo.

"Syria, puoi venire un'attimo ti cerca la maestra" mi dice una bambina del corso primary di classico, abbandono il computer sul quale stavo lavorando per fare la lista delle cose che le allieve dei vari corsi devo portare al saggio e seguo Teresa, la bambina.

"Ciao Fede" dico entrando, Federica è l'insegnante di classico, è poco più grande di me, delle bambine più piccoline, che partono dal movimento creativo e giocodanza fino al primary, dal I grado in poi c'è la maestra Roberta, una signora sulla cinquantina, insegnate diplomata al Balletto di Roma, nonché dirigente di questa piccola accademia.

"Non so se Roberta ti ha avvisato sta arrivando il nuovo insegnate di latino" dice la venticinquenne, in che senso, a meno di due settimane dal saggio arriva il nuovo insegnante, riporto questo mio dubbio alla ballerina, "visto che Davide ha deciso che io prossimo anno lascia ci serviva uno nuovo, gli facciamo vedere i ragazzi e come lavorano così si fa un idea" dice, "va be, quanto manca a voi?" Chiedo cambiando discorso, Federica guarda il grande orologio posizionato sopra le casse e risponde  indicando con le dita un dieci, così mi siedo a terra vicino lo stereo vedendo le bambine ballare la coreografia.

In tutto questo non sapete nulla di me, mi chiamo Syria, e penso che questo si fosse capito, ho ventidue anni, sono di Roma la città in cui vivo e lavoro da quando ho diciotto in questa scuola di danza come segretaria, prima ci ballavo ma poi per un'infortunio al tendine ho dovuto smettere così la mia insegnate, che era Roberta, ha decido di lasciarmi il posto come segretaria alternandomi a Sonia, la madre di Federica, si un po' strana la cosa ma questo posto è piccolino e accampato nonostante collaboriamo con la Royal Academy, potremmo sembrare un'accademia da quattro soldi eppure.

Dalla vetrata della sala uno che mostra la segreteria vedo la porta aprirsi, ci sono dei genitori che per non soffrire il caldo di questi giorni entrano mentre aspettano i figli, l'insegnante di moderno Guglielmo e un ragazzo biondo, così mi alzo dal mio posto ed esco, "ciao Syria" mi dice Guglielmo, "ciao Gù, ciao, tu sei?" Dico salutando il ballerino, i genitori e poi chiedo di quel ragazzo molto giovane, "piacere Mattia l'insegnante di Latino Americano per il gruppo teen e i piu grandi" dice, "piacere Syria la segretaria" dico stringendo la mano che precedente mi aveva posto, Guglielmo va verso la sala cinque dove farà lezione, mentre i genitori chiacchierano tra loro fino quando un baccano li fa smettere, questo significa che le bambine sono uscite dalla sala e si dirigono nei camerini seguite dalle mamme, rimaniamo io e il nuovo insegnate mentre le bambine del III grado passano per andare in sala cinque per moderno, in questi giorni è un via vai di gente.

"Siediti pure" dico indicando i divanetti posti per la camera, "dovrai aspettare un bel po' latino c'è tra più di un ora" dico, "in tanto potrei sapere qualcosa della scuola degli allievi e del tuo compito, dato che fino un secondo fa non eri in segreteria?" Ma si facesse gli affari suoi, "ero andata in sala uno e visto la coreografia delle bambine" rispondo con un sorriso di circostanza cercando di mantenere la calma, "tu invece non sei di qui?" Domando, il suo accento è tutto tranne che come il nostro, "no, Bari" risponde, mi siedo dietro la scrivania, dove oltre alla mia sedia è pieno di buste dove ci sono accessori per il saggio e fogli su fogli, "come mai hai preso lavoro qui, a Bari non c'erano scuole di danza?" Chiedo sarcastica, divento così acida quando qualcuno non mi va a genio e questo a pelle non mi emana molta simpatia ma dato che lo troverò spesso qui spero di ricredermi.

"Si, ma volevo trasferirmi qui, forze non sai chi sono" dice, perché è pure famoso, ci mancava allora se la crederà un botto, "no" rispondo non guardandolo continuando a scrivere quella lista, "piacere Mattia Zenzola latinista uscito dalla scuola di Amici" a quelle parole sbarro gli occhi.