Cap.14

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La pioggia batteva incessante sull'asfalto sfatto di Bergamo, Christian camminava con li suo zaino sotto braccio mentre si malediceva per non esseresi portato l'ombrello ed essere andato a scuola con solo una felpa striminzita.
Il fruscio che le piccole goccioline compivano mentre scendevano inperterrite infastidita un Christian bagnato dalla testa ai piedi con inoltre una testa piena di dubbi.
Con Francesca stava andando bene forse anche troppo, lei era magnifica ed era estremamente peromurosa, era simpatica, determinata e carismatica, ma era anche un po' noiosa.
Molte volte si erano ritrovati da soli -anche dopo il sesso- senza saper di cosa parlare, ormai stavano insieme da un mese e mezzo ma per il moro era come se l'avesse già totalmente conosciuta, non c'era più l'euforia di scoprirla oppure non c'era più il desiderio di averla continuamente accanto, era passato solo un mese e già la sua relazione sembrava monotona.

Non voleva dare la colpa solo a lei, ovviamente anche lui ci stava mettendo poca volontà, era impossibile sapere tutto di una persona in così poco tempo, era impossibile annoiarsi di una persona in così poco tempo, a maggior ragione se quella persona teoricamente è quella che dovresti amare e quella che vorresti insieme a te ventiquattro ore su ventiquattro.
Invece il moro non sentiva questa necessità, se lei c'era o meno non gli importava veramente, e se un giorno si sarebbero lasciati sicuramente non sarebbe stato malissimo.
Aveva ragionato su questa cosa anche con Alex, il castano pensava che per Christian ci fosse solo amicizia, anche perchè lui e Luigi stavano insieme da diverso tempo e si amavano e ovviamente non si era stancato di esplorare e scoprire tutte le sue sfaccettature e sicuramente lo voleva alla follia mentre per Christian anche fare sesso era diventato noioso e ripetitivo, non si considerava un mago del sesso però erano sempre gli stessi movimenti e sempre lo stesso posto: il letto, rigorosamente di lei.

Non aveva solo da lamentarsi, Francesca era estremamente dolce, ogni cosa che faceva era fatta col cuore ed era una brava ragazza, però faceva sentire Christian senpre in difetto.
Ogni cosa o la faceva male, o la faceva troppo poco elegantemente o era troppo rude.
Beh non si ritrovava molto nella descrizione della sua fidanzata ma stava provando a cambiare, alla fin fine non era una brutta relazione e voleva al meno un poco preservata, ovviamente non si sentiva desiderato quando gli diceva di sembrate troppi maleducato quando imprecava, e sopratutto non si sentiva capito quando lei si lamentava per colpa di Mattia.


Francesca nutriva un certo astio nei confronti del biondo, lei affermava che passassero troppo tempo insieme ed era molto gelosa come se veramente fosse l'unica a rendersi conto del sentimento che nutrivano l'uno per l'altro, anche se in realtà l'unico ancora ignaro di tutto era il moro.

Mattia doveva essere sincero, aveva pensato ad un piccolo futuro con Christian, non tanto prossimo, non stiamo parlando di matrimonio, ma stiamo parlando di relazione.
Nelle sere in cui si girava e rigirava nel letto in cerca del sonno aveva trovato una tecnica ben funzionale per addormentarsi, cioè immaginare una relazione con il più grande.
Gli piaceva molto, e per molto si intende veramente molto.
Ogni volta che la sua mente pensava a Christian i suoi occhi parlavano, ogni volta che parlava di Christian quegli zaffiri si illuminavano andando ad espandere piccole scintille nell'aria.
Amava tutto di lui.

Amava quelle piccole screziature che caratterizzavano il suo viso e il suo corpo.
Amava quei canini appuntiti e amava quelle labbra sottili.
Ma la cosa che amava di più, la cosa di cui era innamorato erano i suoi occhi.

Quelle pozze indefinite gli scaldavano il cuore, quegli occhi color bosco lo facevano sciogliere, ormai si era innamorato di lui e sarebbe stato inutile negarlo.
Si era ritrovato più volte a piangere per questa cosa, ogni volta che Christian si confidava con lui sulla sua relazione una morsa allo stomaco gli si attanagliava e la voglia di mangiare spariva. Odiava quella situazione.
La cosa che però lo rincuorava era il fatto che sapesse delle piccole divergenze -dovuto al carattere del moro- tra Francesca e Christian.
Sapeva di non dover godere nel vedere il suo migliore amico sul punto di rottura però c'era una parte di lui che desiderava l'allontanamento tra i due.

Ogni volta che assisteva ad una delle loro litigate gli veniva da ridere anche perché molte volte ne era proprio il protagonista, come ora.

Christian era già nervoso per colpa dell'acquata che aveva preso fuori, Mattia era venuto per un pomeriggio film mentre la ragazza aveva dimenticato una sciarpa a casa del fidanzato.
Avevano iniziato tutti insieme a parlare fino a quando non era scoppiato il delirio.

<<Oh andiamo la vuoi finire>> il moro era esasperato, non ne poteva proprio più di lei e di tutte le sue scenate senza senso.

<<Pensi seriamente di aver ragione?>> chiese incredula la ragazza.

Il fatto di essere seduto sul divano mentre la bionda e il moro litigavano gli pareva un po' la scena di un film ed essere coinvolto lo faceva divertire.

<<Onestamente? Si>> lei strabuzzò gli occhi mentre Mattia si tratteneva da scoppiargli a ridere in faccia.
<<Lo hai chiamato "piccolo", cazzo Christian hai chiamato quello che dovrebbe essere il tuo migliore amico "piccolo">> lei gesticolava animamente come se così facendo avrebbe fatto capire al moro che cosa intendesse, ma quest'ultimo non sembrava smuoversi dalla sua posizione.
<<E allora? È un nomignolo come un'altro>>
<<No cazzo non lo è, "Bro" o "Frate" è un nome da amici, non "Piccolo">> disse lei esasperata.
<<Basta, mi hai stancato, se non riesci a capire che tra me e lui c'è solo amicizia allora possiamo finirai qua>>
Lei lo guardò con le lacrime agli così e andò via.

Il fatto che avessero rotto faceva stare bene Mattia, ma era ancora concentrato alla frase detta da Christian.
Per lui non ci sarebbe mai stata cosa se non una bellissima amicizia, si intristì, si stava rendendo conto del fatto che i sentimenti che nutriva verso il maggiore non erano ricambiati, è che tutti i film mentali che si era fatto erano destinati ad essere platonici e solo nella sua immaginazione.
Lo forse no?

Christian era veramente incazzato, odiava quando le persone dubitavano di lui,
Non si era arrabbiato così tanto solo per le accuse che gli erano state rivolte, ma anche per il fatto che alla fin fine lui si rendeva conto che tutte le cose che Francesca gli continuava a ripetere erano vere, non sapeva caratterizzare i sentimenti che provava per il biondo, ma doveva essere sincero, qualche volta si era soffermato a vedere il fisico tonico di Mattia, molte volte si era perso in quegli occhi ed altrettante volte si era chiesto come sarebbe stato poggiare le labbra su quelle del minore.
Ma erano state solo fantasie, scacciate dal pensiero di essere in astinenza da ragazze e quindi fosse normale pensare queste cose di un amico, ma quando questi pensieri non si erano frenati con il suo fidanzamento allora qualche domanda era venuta fuori spontanea, ma ancora decisamente non si sentiva pronto ad affrontare questo argomento.

Quindi con la mente in subbuglio si era andato a mettere sopra le gambe di Mattia senza un motivo apparente e si era accoccolato sul suo ventre, mentre il contrario non parlò, sorridendo e basta iniziando a far i grattini al moro.

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Angolo autrice

Ciao amici, come state? Spero bene.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che anche le Os vi stiano piacendo, se è così lasciate un commento ed una stellina.
La scuola mi sta stremando ma sono viva, spero che voi stiate bene perché sicuramente il vostro benessere viene prima di tutto, e ricordatevi, se un giorno dovesse andare male c'è sempre quello dopo per rimediare, ma soprattutto non si molla mai.
Spero che voi viviate la scuola con più leggerezza e vi auguro ogni bene💓
Ciao amici💋.

-ire💕

La bellezza nell'essere diversi Where stories live. Discover now