Cap.22

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Ero ormai steso sul letto da troppo tempo, le giornate sembravano avessero acquisito tutte lo stesso colore ed ormai non facevo più nulla se non parlare con mia mamma e non ricordarmi tasselli importanti della mia vita.
Lei cercava di rincuorarmi ma nei suoi occhi riuscivo sempre a scorgere una nota malinconica facendomi sentire un po' in colpa.
Le cose cambiarono quando una mattina come tante, già nell'idea che l'avrei passata da solo ad osservare il soffitto, dalla porta potei notare dei piccoli ciuffetti biondi fare capolino mentre degli occhi azzurri si palesavano alla mia vista. Non avevo mai visto occhi così belli.

<<Puoi entrare se vuoi>> cercai di metterlo a sua agio, anche perché avevano visto il suo sguardo cambiare quando i nostri occhi si erano incontrati.
<<Io sto sempre da solo, nessuno tranne mia madre mi fa compagnia>> gli sorrisi mentre lui tutto timido entrava dalla porta d'ingresso.

<<Io sono Christian piacere>> dissi allungando la mano.
Vidi la sua espressione mutare nuovamente mentre i suoi occhi blu farsi liquidi. Le sue labbra tremavano mentre stringendomi la mano mi sussurrava un "Mattia".
Riuscii a collegare.

Mi sentii morire perché lui si ricordava, sapeva cosa avevamo vissuto, tutte l'emozioni le stava custodendo sotto pelle, mentre io lo guardavo e non sentivo niente.

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Era inevitabile pensare che fosse un bel ragazzo, quegli occhi blu e quei capelli oro, però più lo osservava, più riusciva a scorgere dettagli e più si rendeva conto che quel ragazzo non gli faceva provare assolutamente niente.

E gli dispiaceva, gli dispiaceva perché il modo in cui Mattia lo guardava era davvero tanto intenso, il modo in cui gli aveva stringo la mano era così personale e delicato, il modo in cui ora stava piangendo consapevole era così straziante. Solo una persona che si ha amato ti può far sentire determinati sentimenti.
Ma Christian purtroppo non li ricambiava più.

Ogni volta che sua mamma gli raccontava cosa facevano in sua presenza nascondendo in maniera pessima il loro essere "qualcosa in più", lui sorrideva, sorrideva perché era amore, sorrideva perché un po' quella situazione era comica, gli piaceva ascoltare quelle specie di storie sul suo passato, però non ci si trovava. Lui era etero.

<<Non ti ricordi>> disse spezzato Mattia.
Christian scosse la testa. Non era una domanda.
<<Non senti niente vero?>> questa si che era una domanda, e sperava con tutto il cuore che la risposta potesse essere positiva, sperava che lui gli avrebbe sorriso per poi baciarlo e dirgli che sarebbe andato tutto bene. Purtroppo però non andò così.
<<No>> Mattia annuì.

L'aria si fece più rarefatta, la stanza era così calda mentre sudava freddo.
<<Io ora-ora devo andare>> Christian lo guardò con fare strano mettendogli una mano sorta un polso.
<<No che non ti lascio sei in queste condizioni>> e Mattia lì non c'è la fece più.
Sussurrava straziato <<Perché non capisci? Sei tu che mi fai morire dentro, il mio cuore non batte più, sento dentro di me come se un'ombra scura si espandesse andando a coprire tutto quello che di bello c'era, se io rimango qui é probabile che non ritroverò mai più me stesso, perché guardarti mentre tu non provi assolutamente niente è la cosa più brutta che potessi mai sentire>>

Christian cercò di prenderlo mentre l'altro andava via zoppicando.
Stava piangendo anche lui e non si spiegava il perché.

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Angolo autrice

Scusate scusate se vi ho fatto aspettare un mese e scusate anche se il capitolo è così corto, ma non vi volevo lasciare senza niente dopo un mese, proverò ad aggiornare più spesso anche se è un periodo tanto pieno.
Scusate ancora vi voglio bene🤍
Ciao amici.💋

-ire💕

La bellezza nell'essere diversi Where stories live. Discover now