Trentatré - la Norvegia e gli animali

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Si stava rivelando più difficile di quanto credesse.

Essere chiaro con se stesso e con sua sorella.

Mattia era in giardino a chiacchierare - litigare? - con la madre, furiosa per quanto accaduto, come se poi fosse colpa di Christian il suo svenimento.

Invece quest'ultimo si trovava in salone a tentare di spiegare alla sorella quanto accaduto.

«Ale, basta con quest'interrogatorio!»

«No che non basta! Eri fidanzato con Rebecca e ora ti ritrovo spalmato su Mattia, ti rendi conto?!»

«Non- non eravamo spalmati, noi... cioè- non è che... non è come credi!»

«E che cosa credo?»

«E che ne so io? Devi dirmelo tu!»

«Io credo che vi piacete da anni ma non avete mai avuto le palle di dirlo»

Argomentò, incrociando le braccia al petto, mentre il corvino sentiva di andare a fuoco.

«Non- non è affatto vero! Cioè... non credo... io- senti... lui- lui è gay e- cioè! Scusami! Lui è bisex... cioè... non lo so. Lui ha detto che... cancella tutto! Non posso dire queste cose sul suo orientamento senza il suo consenso!»

Entrò nel pallone, rendendosi conto di aver appena rivelato che il biondo avesse compreso di essere gay.

«Fai finta che non ti abbia detto niente, ok? Non posso parlare per conto suo di-»

«Christian, io ti sto chiedendo cosa provi tu, non Matti»

Il fratello minore rimase in silenzio di fronte a quella richiesta.

«Proverai qualcosa, no? Lo stavi baciando...»

Provò cauta a farlo ragionare.

«Non lo so! Lui... che palle»

Espirò, rassegnato.

«Che succede adesso?»

«È che... speravo che non uscisse fuori»

«E che problema c'è? Sono tua sorella!»

«Sì, ma lui... lui mi ha baciato- anzi, che dico! Io ho baciato lui! Ti rendi conto, Ale? Io che bacio un ragazzo, io che lo bacio per primo! Capisci?!»

«Sembri scandalizzato...»

«Lo sono! È tutta colpa sua e... e del suo carattere! Della sua voce e... ieri avevo bevuto e- e lui mi ha detto che mi ama! Ti rendi conto? Mi ama, Mattia mi ama! E- ed io ero senza parole quindi- quindi l'ho baciato. Soltanto che... soltanto che l'ho baciato anche oggi e- e... e non avevo bevuto...»

«Tu l'hai baciato perché non sapevi che cosa dire?»

Il moro annuì, mangiucchiandosi le unghie e le pellicine delle dita.

«Non credo sia una grande tattica per zittire le persone, Chri»

«Ma- ma lui dopo... dopo quel bacio ha smesso di parlare- cioè... si è rivelato utile»

«Ma sei ubriaco? Cosa stai dicendo, Christian? Un bacio può mai essere definito "utile"?»

Chiese lei, spazientita: suo fratello era un tipo strano.

«Ma sì! Nel senso che grazie al mio bacio lui- beh ha smesso di parlare!»

Il bergamasco stava tentando in ogni modo di reprimere e zittire ogni vocina nella sua testa che gli ripeteva quanto quei baci fossero stati emozionanti.

qualcosa di grande [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora