Circus for psychos- Danganronpa Roleplay

Capitolo 6- bugie su bugie

Zuriñe rimaneva in silenzio a fissare Hide, o Hasu, o chiunque fosse lo sconosciuto di fronte a lei.
Hide singhiozzava, mentre scuoteva la testa.
Sembrava volesse implorarla, probabilmente per chiederle di non dire niente agli altri.
La ragazza scosse la testa e si voltò.
E scappò.
Sentì le urla del ragazzo alle sue spalle, ma non si fermò.

Si chiuse nella sua roulotte, mentre cominciava a riflettere.
O almeno, ci provava.
Era tutto così confuso.
Avrebbe voluto solo... che tutto quello non fosse mai successo.
Sis trinse le ginocchia al petto, mentre provava a riordinare i pensieri.
Ma non ci riusciva.
Hide l'aveva ingannata.
O meglio, Hasu.
Le aveva mentito, e non era mai stato suo amico.
Non era mai stato chi diceva di essere.
Avrebbe voluto piangere.
Si fidava di lui.
E invece, l'aveva tradita.
Si diresse verso il letto, sentendosi improvvisamente stanca, ma non una stanchezza fisica; più che altro, una stanchezza psicologica, come se si sentisse schiacciata dalla consapevolezza che non c'era uan vera via di fuga.
Non aveva nemmeno avvisato i suoi amici della verità, ma ora proprio non se la sentiva di parlare di quello che era successo a Hasu.

Passò la notte a dormire, o almeno ci provò.
La mattina arrivò dopo qualche ora passata a tormentarsi, e controvoglia si ritrovò costretta ad uscire dalla sua roulotte e avviarsi verso la mensa.
Lì, le tavole erano piene di piattini vari e avanzi.
Qualcuni si era dato da fare.
Lì, trovò quasi tutti i suoi compagni.
Mancavano solo Hasu, Ethan e Yomi.
Sembravano tutti molto stanchi per la notte passata a riempirsi di caffeina.
- Ehi, Zuriñe.- la salutò Micheal, vedendola, guardandola con aria preoccupata.
- Sai cosa è successo a Hide? So che è vivo perchè era nella sua roulotte, ma non mi ha detto nulla e non ha voluto farsi vedere...-
Jun stava tremando visibilmente, anche lei era impaziente di scoprire la verità ed era in oiedi accanto al terapista, per sentire cosa fosse successo al compagno che aveva abbandonato senza aiuto.
Non erano le uniche persone in attesa della risposta di Zuriñe.
La becchina prese fiato, prima di rispondere.
- Il suo vero nome è Hasu.- cominciò.
- O almeno, è wuesto che hanno detto le mono. Hanno anche detto che è l'ultimate spy, si è infiltrato in questo killing game per conto del governo e non ha fatto nulla per aiutarci, ma ci ha lasciato venire catturati dai terroristi per smantellare l'organizzazione.-
Calò il silenzio
- Insomma, era una talpa. E gli hanno tagliato la lingua, per questo non ha risposto Micheal.- aggiunse la mora.

A quel punto, la situazione degenerò.
- Quindi... ha lasciato che... tutti noi...- Jun era rossa di rabbia - ci ha lasciato in pasto a quei mostri?! Che infame! E io che gli ho pure preparato la colazione...!-

- Lavora per il governo, uh?- fece Micheal, stupito ma non di certo arrabbiato - Capisco che abbia deciso di non dirci niente, ma ciò mi fa pensare che qualcosa sia andato storto. Di certo il governo sta facendo di tutto per salvarci, ma considerando che siamo tutti stati messi k.o. per un sacco di tempo e rapiti, presumo che qualsiasi strumento lui avesse per farsi localizzare sia stato distrutto.-

- Una spia...?- fece Shiromi, prima di sorridere rincuorata e allegra - Oddio, abbiamo James Bond dalla nostra! Grazie a lui riusciremo di sicuro a salvarci!-

- EEEEH?!- fece Charlotte, terrorizzata - Era una spia...?! Anzi, è! Possiamo davvero fidarci di lui?! E se stesse facendo il doppio gioco?! Voglio dire, quale persoan orribile lascierebbe dei suoi coetanei in una situazione del genre?!- fece Charlotte stringendo i pugni.

- Ma siamo sicuri che quelle mono dicano la verità?- chiese Akemi guardando da dietro il casco Zuriñe.
- Penso di sì.- ammise la becchina.
- Dovremmo andare a parlare con Hide, o Hasu, se vogliamo capire quale sia la verità.- osservò Micheal.
- Ma se è un esperto nel mentire non servirà a niente!- ribattè irata Jun.
- Non lo so, scegliete voi che fare. Io ora avrei intenzione di fare colazione.- mormorò Zuriñe, stanca.