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Perché la sua mente fosse occupata dal'immagine di quel ragazzino, Seonghwa ancora non riusciva a spiegarsene il motivo. Era carino, sì, ma lo aveva visto letteralmente due volte, di sfuggita per giunta. Amore a prima vista aveva pensato. Seonghwa non credeva in queste cose, non aveva mai creduto né nel destino, né nell'amore eterno anche se quando guardava i suoi amici ammetteva che le eccezioni esistevano.

Ma lui non si era mai innamorato a prima vista, probabilmente ciò che stava passando in quel momento era solo la pura curiosità di conoscere qualcuno. Come poteva innamorarsi di qualcuno che neanche conosceva? Lo trovava stupido.

Il giorno seguente, alla stazione, Seonghwa se ne stava seduto sulla panchina con lo sguardo fisso sul tabellone e gli auricolari nelle orecchie che riproducevano la sua solita musica. In quel momento c'era in riproduzione Imitation of Life dei R.E.M.

Busan.. pensò mentre continuava a guardare la scritta più grande al fianco dell'orario. Come facevano a sopportare più di tre ore di viaggio, le persone dirette lì?

"That sugarcane that tasted good, that's freezing rain, that's what you could, come on, come on, no one can see you cry..." canticchiò distrattamente. Fin da quando era più piccolo aveva sempre amato cantare, aveva un'intonazione che poteva fare invidia a molti ma non se ne era mai vantato né aveva mai coltivato questa passione.

Una volta che il treno giunse al binario Seonghwa salì ma si fermò sulla porta mentre il controllore, con il fischietto ancora tra le labbra, iniziava a risalire mentre le varie porte si chiudevano.

"Mi scusi potrebbe aspettare .." controllò il proprio orologio ".. un altro minuto? La prego." disse.

La donna lo guardò "Dobbiamo partire, ragazzo." disse.

"La prego, un solo minuto." disse Seonghwa, cercando di prendere tempo. Non sapeva neanche il motivo per cui lo stava facendo, sapeva solo di aver bisogno di vedere quel ragazzino più da vicino, di conoscere quella persona che gli aveva letteralmente fottuto il cervello con solamente due sguardi.

Si affacciò fuori per vedere se il ragazzino sarebbe arrivato e dopo qualche secondo vide la sua chioma azzurra sbucare dalle scale del sottopassaggio. Non si perse neanche per un attimo lo sguardo del ragazzino che, con occhi sgranati e sorpresi, guardava prima il treno fermo, poi Seonghwa che era rimasto lì ad aspettarlo.

"Grazie, grazie, grazie!" disse il ragazzo una volta salito e, non seppe dirsi come ma Seonghwa immaginava la sua voce proprio così. Il controllore guardò Seonghwa che con un sorriso, gli fece un piccolo inchino di ringraziamento e se ne andò a sedere vicino al solito finestrino. Il ragazzino, inaspettatamente si sedette di fronte a lui. "Sei stato tu, vero?" chiese.

Seonghwa lo guardò. Sembrava uno strano sogno, doveva forse darsi un pizzicotto per svegliarsi?

"A fare che?" chiese.

"A far ritardare il treno." rispose.

Scrollò le spalle, Seonghwa "Forse." disse con un sorriso.

Il ragazzo sorrise, poi allungò la mano verso di lui "Io sono Kim Hongjoong."

Kim Hongjoong, finalmente sapeva il nome di quel buffo ragazzino dai capelli sgargianti e la salopette di jeans.

"Park Seonghwa, è un piacere." gli strinse la mano con un sorriso e in quel momento pensò che forse i viaggi in treno potevano iniziare ad essere gradevoli.

Train {Seongjoong}Donde viven las historias. Descúbrelo ahora