𝓔𝓹𝓲𝓵𝓸𝓰𝓸

155 19 4
                                    

Parlando con lui e conoscendolo meglio, Seonghwa scoprì molte cose. Hongjoong frequentava il conservatorio a Seoul e aveva preso la triennale in pianoforte, ora stava frequentamdo l'ultimo anno del biennio in composizione. Amava scrivere canzoni e comporre musica. Inoltre, il ragazzino –come lo aveva definito lui– aveva 24 anni, ovvero la sua stessa età. E quindi non era proprio un ragazzino, nonostante l'aspetto. Hongjoomg infatti era molto basso rispetto a Seonghwa e aveva un viso candido, dai lineamenti morbidi e gli occhi scuri e profondi.

Tra loro due era nata un'amicizia molto bella e Seonghwa fu contento di presentarlo a Wooyoung e San che subito ci videro giusto: Hongjoong e Seonghwa sarebbero durati poco come amici, la chimica che c'era tra di loro era tanta.

"Adesso non hai scuse, al matrimonio devi per forza venirci con Hongjoong." gli aveva detto Wooyoung. Lo conoscevano da letteralmente un giorno ma si erano subito legati a quel ragazzino.

Ed effettivamente così fu, qualche mese dopo, al matrimonio furono molto contenti di poter vedere il loro migliore amico accompagnato dal buffo ragazzo dai capelli azzurri.

Al solo pensarci, a Seonghwa venivano i brividini su tutto il corpo. Hongjoong lo aveva rapito come nessuno nella sua vita aveva fatto, neanche il suo ex ragazzo.

Ci fu un pomeriggio particolare che segnò per sempre il futuro dei due ragazzi.

Dopo il matrimonio di Wooyoung e San, Hongjoong aveva deciso di trasferirsi a Seoul e prendere un piccolo appartamento in modo da essere il più vicino possibile al conservatorio, senza doversi più preoccupare di orari o incidenti sui binari. Hongjoong aveva chiesto a Seonghwa di aiutarlo perché pensava che avesse un buon gusto in fatto di arredamento e il suo sesto senso non sbagliava praticamente quasi mai.

"Dovevi fare interior design all'università, non medicina." disse Hongjoong mentre osservava il ragazzo spostare un piccolo mobiletto da una parte all'altra della stanza che sarebbe diventato il soggiorno. Era una stanza bella, abbastanza minimal ma a Hongjoong piaceva tanto con quelle pareti color panna che donavano proprio un senso di casa propria e quel meraviglioso divano angolare che ispirava molta comodità. Già ci si immaginava addormentato con il PC ancora acceso sulle gambe. Il tavolino di mogano li di fronte era un tocco classico mentre il tappeto che gli aveva regalato Seonghwa regalava al soggiorno un'aria più orientaleggiante. Qua e là qualche mensolina dello stesso colore delle pareti e, poggiato al muro, un meraviglioso pianoforte verticale che riprendeva il colore del tavolino.

Sembrava tutto così equilibrato e in ordine, ovveri il completo opposto di Hongjoong e questo a Hongjoong stesso piaceva.

"Beh, il medico salva le persone." disse Seonghwa tornando in posizione eretta e guardando Hongjoong che ridacchiò.

"Beh, anche l'arredatore salva le persone. Evita loro il cattivo gusto." disse.

Seonghwa si lasciò sfuggire una risata, sedendosi sul divano e riprendendo aria per qualche secondo. Hongjoong si sedette al suo fianco.

"Direi che sta venendo fuori una cosa molto carina, non trovi?" chiese Seonghwa guardandosi attorno. L'appartamento che aveva preso Hongjoong non era troppo grande ma per una persona o due, eventualmente avesse deciso di avere un coinquilino, poteva andare più che bene.

"Mi piacciono particolarmente queste mensole." disse Hongjoong indicandole. Erano due mensole messe alle estremita di due pareti che seguivano l'andamento del divano ad angolo ed erano poste esattamente qualche metro sopra.

"Potresti metterci una piantina o qualche soprammobile carin." disse Seonghwa.

Hongjoong si alzò dal divano e frugò per qualche secondo nella borsa dove teneva il pc, le cuffie e tutto l'occorrente che gli serviva quando era fuori. Ne tirò fuori una borsetta rettangolare di pelle, nettamente più piccola della borsa in cui era contenuta e poi si risedette al fianco di Seonghwa.

Train {Seongjoong}Where stories live. Discover now