17. Let the show begin, b*tches

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It's just a photo, right sweetheart?

🍭












R A C H E L

POV



Eravamo in camera di Ciara da solamente venti minuti, e già regnava il finimondo. Vestiti accantonati sul pavimento, trucchi aperti e sparsi sul lavandino, piastre attaccate alla corrente abbandonate tra le lenzuola.

Tutto questo per colpa di Ibbie. E del suo concetto di pigiama party.

Questo non era un'ambiente per una serata tra ragazze, ma un campo di combattimento.

«Ibbie ma che cavolo?!» sbottò Ciara esasperata «La piastra accesa sul letto? Vuoi mandare a fuoco la camera?»

«Scusa scusa! Volevo utilizzarla ma poi ho scoperto che hai comprato questo nuovo arricciacapelli. E mi sembrava brutto non utilizzarlo...»

«Ma staccala almeno la spina»

«Me ne sono dimenticata, ok? Non farla tanto lunga»

Ciara sospirò pesantemente, cercando di riacquisire la sua solita pacatezza. Solo Ibbie era capace di fottere un'indole così serena come quella della bionda.

«Vuoi che ti conci anche a te i capelli Rae? Questo attrezzo è un gioiellino...»

«Sono apposto» fissai incantata i suoi capelli voluminosi, sani e lucenti, ricadere in dolci boccoli fatti sulle spalle.

Probabilmente l'identico processo con i miei capelli malsani dalle punte bruciate, mi sarei sembrata più ad un leone.
Umidità gioca brutti scherzi, mai affidarsi a quella maledetta.

Ad udire la mia voce, la bestiolina che tenevo in grembo si smosse. Miro, il Beagle di Ciara, drizzò le orecchie iniziò a strofinare il muso contro la mia coscia interrottamente fino a quando ripresi ad accarezzargli il busto.

Mi leccò la mano e io sorrisi. Gli animali non sono così difficili da comprendere.

«Almeno asciugateli, se esci fuori con i capelli bagnati ti prenderai un'accidenti» mi rimproverò Mamma orsa, alias Ciara.

Mi ero appena fatta la doccia, e come al solito avevo saltato quel passaggio. A mia discolpa potevo dire che era stato Miro ad accoccolarsi tra le mie gambe quando mi ero appoggiata un'attimo sul letto.

«Subito Mamma orsa»

Lei alzò gli occhi al cielo, e prese in braccio il cucciolo. Mugugnai contrariata e anche Miro guardò indispettito la padrona.

«Vai in bagno ad sistemarti i capelli Rachel. O niente cane»

«Ma-»

«Ma nulla. Vai» puntò il dito in direzione bagno «Hai già la voce che preannuncia un raffreddore»

«Ma quale raffreddore e accidenti. Tu sei fissata Ciara» mi difese Ibbie, sempre se si poteva chiamare difesa.

In ogni caso, obbedii. Il bagno di Ciara, credo che sia uno dei bagni più grandi e confortevoli che io abbia mai visto in questa vita. Era talmente spazioso che quando mi ero docciata, non mi ero accorta dell'enorme mazzo di rose rosse che giaceva all'angolo.

Slivers of HopeWhere stories live. Discover now