4. Molly Sanders

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Molly osservava quel bizzarro supereroe, sorseggiando del latte alla fragola con una cannuccia.

La nipote di Katie era una bambina vivace e sveglia, dagli occhi neri e vispi sempre pronti ad osservare ogni cosa. Aveva ripreso il colore dei capelli castano da sua madre, da suo padre invece, aveva ereditato la folta e riccia chioma. Anche la sua carnagione era un perfetto mix tra l'olivastro della madre e l'incarnato scuro del padre, che le conferivano un color cioccolato, come spesso lo definiva Molly.
Prima che uscisse di casa, Nora le aveva legato i capelli in due graziosi codini e le aveva messo nello zaino una copia del suo fumetto preferito, ovvero l'ultimo di Red Helmet, che la bambina doveva ancora leggere.

"Perché mia zia ti ha invitato a casa sua?" Chiese Molly, afferrando un biscotto.

"A dir la verità non mi ha invitato" rispose l'uomo mascherato.

"E allora perché sei qui?" Insistette lei.

"Ad essere sincero, Molly, devo ancora capirlo anche io."

Molly lo osservò per un momento.

"Sei veramente Red Helmet?"

"Certo - esclamò lui, come se la risposta fosse scontata - Perché, chi altri dovrei essere?"

"Non so, magari qualcuno mascherato da Red Helmet."

"E perché qualcuno dovrebbe fingere di essere me? A meno che.. - pensò lui - a meno che non fosse un piano di Dark Flame! Potrebbe ingaggiare degli impostori per rubare la mia identità."

"E per quale motivo?" Chiese Molly, sinceramente incuriosita.

"Già.. - rispose l'uomo, riflettendo - Per quale motivo? Non avrebbe senso" concluse scuotendo la testa.

In quel momento, Katie li raggiunse in cucina.

"Di cosa parlate, voi due?" Li interruppe, rimanendo in piedi vicino alla porta.

"Dark Flame" riposero in coro. Katie inarcò un sopracciglio.

"Ancora questo Dark Flame.. Chissà se riusciremo a trovarlo - aggiunse, pensando ai suoi colleghi della centrale - Molly, ti dispiacerebbe venire un secondo con me in salone? Volevo parlarti di una cosa."

Molly annuì e le due lasciarono l'uomo da solo in cucina.
La casa non era particolarmente grande, era composta principalmente da una cucina con un tavolo e un angolo cottura, una camera da letto, il bagno e un piccolo ma accogliente soggiorno.
Katie viveva da sola da diversi anni, per questo motivo aveva cercato un appartamento che fosse su misura per lei.

"Che succede zia?" Chiese Molly, una volta arrivate in salone.

"Siediti un secondo vicino a me - la nipote la raggiunse sul divano a due posti - Volevo parlarti un po' del nostro ospite."

"Red Helmet?" 

"Sì, a proposito di questo.. - Katie cercò le parole giuste per proseguire il discorso - Vedi, quel signore crede di essere un supereroe, ma non lo è davvero; è semplicemente confuso. Starà qui con me per un po' di tempo, in modo che possa aiutarlo finché non tornerà a stare bene."

"È per quello che è successo stamattina in fumetteria?"

"Anche per questo, sì. Come fai a saperlo, te lo ha detto lui?"

"No, me lo hanno raccontato alcuni compagni di classe, stamattina hanno visto Red Helmet e Dark Flame che combattevano da Planet Comics. Come avrei voluto esserci anche io!" Raccontò con aria sognante.

"Ecco, come hanno raccontato i tuoi amici, ci sono stati alcuni problemi in fumetteria. Dobbiamo ancora trovare il secondo uomo, quello mascherato dal suo nemico, sperando che possa dirci qualcosa in più - Katie scosse la testa, come se volesse distogliere il pensiero dal lavoro - Comunque, per quanto il nostro ospite sia vestito dal tuo supereroe preferito, non devi credere a tutto quello che ti dice, d'accordo? Ricordati che è una solo persona normale, proprio come noi due."

Red Helmet - Fuori dai bordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora