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Un anno prima…

Hugo chiuse l'armadietto e sospirò mentre un gruppetto di ragazzi del secondo anno gli passò accanto chiacchierando su una festa che ci sarebbe stata nel weekend.

Strinse lo zaino e lo sollevò sulla spalla, mentre voltava la testa e vedeva Thorfinn camminare verso di lui.

Il rosso deglutì, cercando di ignorare il suo cuore che ormai da qualche mese cominciava a comportarsi in modo strano ogni volta che era in compagnia del cugino.

Thorfinn era suo cugino. Adottato, ma suo cugino.

E allora perché il suo cuore cominciava a battere impazzito ogni volta che si avvicinava?

Erano amici da tutta la vita, o almeno, da quando Thorfinn era stato operato e si erano incontrati per la prima volta in ospedale.

Due anni dopo era diventato suo cugino a tutti gli effetti prendendo il cognome Wood.

"Hey. Non ti ho visto stamattina all'ingresso" disse Thorfinn con il suo maledetto sorriso.

Hugo deglutì e distolse rapido lo sguardo dalle sue labbra.

Perché gli fissava le labbra poi? Ok, le aveva carnose e desiderava baciarle, ma era Thorfinn! Con tutti i bei ragazzi che frequentavano la squadra di Quidditch di Black Angel City, doveva fissare le labbra di suo cugino! Era tutto logico. E soprattutto giusto.

"Sono entrato prima. Avevo erbologia alla prima ora. Test." Disse Hugo mentre Thorfinn lo guardava attentamente.

"Sicuro? Perché ultimamente temo tu mi stia allontanando e non so perché…"

Hugo arrossì vistosamente e si guardò attorno spaventato.

"Io? Ti evito? Ma no, cosa dici!"

"Sarà. Non mi parli più come un tempo e mi stai evitando. È per Marcia? Pensi che non riesca a trovare un buco per te?" Chiese Thorfinn confuso.

Hugo si morse le labbra.

Doveva dirgli che era gay e che aveva una cotta tremenda per lui?

"Non ti sto evitando, davvero. È solo un periodo un po' stressante… i miei si sono di nuovo separati e la mamma sta sempre giù di morale…" disse e Thorfinn annuì.

"Già. Papà me lo ha detto. Sembrava preoccupato. Non c'è nulla che si possa fare?" Chiese Thorfinn seguendo fuori dalla scuola Hugo che notò Marcia in piedi fuori dall'uscita mentre chiacchierava con le sue amiche.

Ignorare il modo in cui il suo stomaco si strinse era impossibile.

Era geloso? Si. Da impazzire.

Ma non poteva e doveva dirgli quello che provava. Sapeva già come andavano a finire quelle cose: ci si dichiarava, magari si faceva qualcosa e poi Thorfinn avrebbe capito che non era interessato ai ragazzi e si sarebbe messo con un'altra ragazza, spezzandogli irrimediabilmente il cuore. E cosa avrebbe fatto poi?

"Hey Hugo!"

Il rosso si voltò e vide Harper Zabini salutarlo con la mano.

Hugo guardò Thorfinn che si allontanò verso Marcia e raggiunse l'amico che gli stava sorridendo.

"Che felicità hai di vedermi!" Lo prese in giro il ragazzo e Hugo sospirò.

"Scusa Harper. Oggi non è giornata"

"Mmm…" fu la risposta di Harper che stava osservando Thorfinn scambiarsi un bacio con Marcia prima di allontanarsi insieme e raggiungere il campo di Quidditch, situato dietro la scuola.  "Non hai intenzione di dirglielo?"

~Thorfinn/Hugo~ Everything but mine (Il Cuore Nel Boccino 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora