Nuove conoscenze

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Alla fine, l'amico di mio fratello arriva oggi, dopo ben una settimana, dal giorni in cui mi ha dato la notizia Jayden.
Tra un'ora circa deve essere qua, quindi decido che per aspettare mi faccio una doccia veloce, vado a prendere l'occorrente, mi spoglio e mi butto sotto al getto caldo della doccia.
Di mamma e papà non si sa ancora niente, e io non so più cosa pensare. Come se non bastasse, in questi giorni Jayden è tornato a lavorare regolarmente, quindi ho avuto tutto il giorno,e tutti i santi giorni per pensare a loro, e sentirne ancora di più la mancanza.
Quando Jade mi ha convinto a stare con lui, il giorno dopo ho chiamato subito Abby, la mia compagna di stanza all'università, anzi adesso dovrei dire ex compagna di stanza, dicendole se potesse spedirmi la mia roba. Qualcosa mi ha spedito subito ma altre cose tra cui la mia chitarra sono ancora là, ha detto che me le avrebbe spedite oggi, quindi penso che per lunedì ho tutto considerando il fatto che oggi è giovedì.
Appena esco dalla doccia sento il campanello suonare, cavolo è già arrivato!
Mi vesto senza asciugamani per fare veloce e avvolgo i capelli in unasciugamano per evitare che gocciolino da per tutta la casa.
Corro giù per le scale, all'ultimo scalino sto per cadere quando due braccia mi prendono al volo prima che tocco terra.
Alzo lo sguardo e incontro due occhi neri che mi fissano intensamente, -stai bene?- mi chiede. Io mi allontano subito da lui e annuisco.
- si ma tu saresti? - chiedo diffidente. Lui fa un sorriso divertito
- piacere Liam. L'amico di Jayden, tu sei Jamie vero?- annuisco e lo guardo meglio. Ha i capelli neri rasati nei lati e più lunghi al centro, ha degli occhi neri che potresti sprofondarci dentro, è alto più o meno come Jayden, e ha un fisico asciutto e muscoloso anche se Jayden lo è molto di più.
-come hai fatto a entrare? - lui sembra risvegliarsi dallo studio della casa e si gira verso di me. - La porta era aperta, sai è da stupidi lasciare la porta aperta, avrebbe potuto entrare chiunque! - mi rimprovera,con tono incalzante. Lo guardo dalla testa hai piedi e incrocio le braccia al petto. - Prima di tutto moderi i termini. Secondo, so come difendermi. - dico guardandolo male. - certo immagino, ti difendi cadendo dalle scale e facilitando in lavoro a qualunque malintenzionato- so che tecnicamente ha ragione ma non gli e la darei mai vinta, fosse l'ultima cosa che faccio, sto per rispondergli quando il mio telefono squilla. È Jayden.
- pronto?- strano che chiama a quest'ora.
-ehi. Sono io, è arrivato Liam? - o si, e già non vedo l'ora che se ne vada, ma questo non gli e lo dico, in fondo è un suo amico.
- o si, è qua davanti a me, è appena arrivato.- dico un po scocciata.
Lo sento fare un respiro profondo.
- ok bene, allora ci vediamo quando arrivo adesso devo scappare - sembra molto più rilassato ora, ma magari è solo una mia impressione. Ultimamente Jayden è strano, ha sempre qualcosa da ridire su tutto e poi è diventato iper protettivo. È snervante, prima non era cosi.
- si certo a dopo.- .stacco la chiamata e guardo Liam.
- beh meglio che ti faccio vedere la tua camera.- comincio a salire le scale, mentre con le mani tolgo l'asciugamano e comincio a disticare un po i nodi con le mani.
Lo sento seguirmu sulle scale, mi fermo davanti alla sua camera che è proprio difronte alla mia.
-questa è la tua stanza,qui c'è la mia,e il bagno é la porta sulla sinistra,invece la camera di Jayden è quella difronte al bagno.- gli mostro tutte le stanze, poi mi giro verso di lui e lo vedo annuire anche se ha l'aria di uno che vorrebbe essere dappertutto tranne che qua. - Beh io vado ad asciugarmi i capelli, se hai bisogno sai dove trovarmi. -vado dritta in bagno a cercare il Phon per poi asciugarmi i capelli.
Mentre me li asciugo penso al fatto che avere un estraneo a casa non mi piace molto, ora non posso più fare quello che voglio, e poi non lo conosco neanche. E poi ho già capito che non mi sta gran che simpatico.
-jamie! Ci sei?? - sento gridare da infondo al corridoio, cosi spengo il in phon. - si! Di cosa hai bisogno?- grido a mia volta. Faccio una coda per domare i miei capelli ricci, e vado di sotto a vedere cosa vuole Liam.
Quando arrivo di sotto lo trovo a cercare qualcosa sotto al divano.
Mi shiarisco la voce e lui alza lo sguardo sul mio.
- cerchi qualcosa??- lui si guarda in giro un attimi poi annuisce. - il telecomando. Non lo trovo, - cerco di ricordarmi dove lo messo ma proprio non mi viene in mente.
-ehmm... fammici pensare un'attimo... o si, prova a guardare dentro al mobile.- dico andando verso la televisione nel caso fosse li da qualche parte, ma niente.
- no niente, senti che dici se andiamo da qualche parte? In casa fa caldo, e poi ci facciamo una passeggiata.- subito mi viene da rifiurmtare poi pensandoci bene ho pensato che fosse meglio conoscerlo un pó, altrimenti questa cinvivenza ci ucciderà, o meglio ci uccideremo a vicenda.
-Ok, metto le scarpe.-
Dopo 10 minuti siamo fuori casa, seguo Liam verso la sua macchina presumo, Perché non lo mai vista nei dintorni .
La giornata passa incredibilmente veloce, Liam non è diverso da come lo inquadrato appena é arrivato, in un pomeriggio abbiamo litigato Almeno 10 Volte, lui è troppo puntiglioso e scontroso, non si può fare un discorso serio.
Anche se quel pomeriggio ha dato i suoi frutti, ho trovato un lavoro al bar all'angolo, quindi é un bene, più sto fuori casa e meglio è.
Siamo davanti alla porta di casa che stranamente è socchiusa, eppure sono convinta di averla chiusa. Sto per entrare quando Liam mi blocca.
-entro prima io non si sa mai.-
- come vuoi - rispondo, sembra preoccupato, e anche io un pó lo sono, il pensiero che dei ladri siano entrati e abbiano rubato in casa mia mi fa sentire male.
-sei sicura di non aver lasciato la porta aperta?- chiede pensieroso.
Annuisco - sicurissima, la porta lo chiusa.- entra ed io lo seguo stando ad un passo di distanza.
Prima che riuscissi ad entrare lui si ferma e si volta. - aspetta in macchina e chiuditi dentro, non si sa mai.-lo guardo senza capire, - cosa?e perché? Magari non è niente- lui mi guarda truce, per un attimo mi ha anche spaventato ma non gli e l'avrei mai data vinta. -vai. In.macchina.- scandisce le parole guardandomi male. Sbuffo e mi dirigo verso l'auto, e entro, aspetto che lui sparisca in casa. Appena non lo vedo più esco e vado dritta in casa.
Lo spettacolo che si presenta davanti a me non è dei migliori, il soggiorno e la cucina sono ribaltati, i mobili svuotati, gli oggetti nei cassetti sono riversi a terra. Sono sconvolta.
In casa non sembra esserci nessuno però, Liam deve essere gia al piano di sopra, anche se non sento il minimo rumore. Passo al piano di sopra e le stanza sono messe nello stesso modo.
Prendo il telefono e chiamo Jayden per fargli sapere quello che è successo.
Nel momento che prendo il telefono sento la voce di Liam dietro di me infuriato, - che ci fai qua? Ti ho havevo detto di stare in macchina! Sarei venuto a prenderti quando sarei stato sicuro che non c'era nessuno!- mi grida addosso. Spalanco gli occhi per la sorpresa,- primo, non parlarmi in questi modo, non sei nessuno per farlo. E poi io faccio quello che mi pare. Non hai nessuno diritto di dirmi cosa fare e cosa non fare.- lui mi guarda ancora più male. - io non avrò il diritto di dirti cosa devi fare ma Almeno ho buon senso, poteva esserci chiunque qui dentro e ti poteva fare qualsiasi cosa. - sbuffo. Non lo sopporto già più.
- stavo cosi bene da sola, senti lasciamo perdere non ho più voglia di litigare. Adesso devo chiamare mio fratello.- mi volto e me ne vado in camera mia.
- non è finita qua ragazzina!- dice dietro di me. Faccio Finta di non averlo sentito, ma non posso far altro che essere d'accordo con lui.
Porto il telefono all'orecchio e mio fratello risponde subito.
-pronti Jamie, -
- si ehm.. è successa una cosa ma non spaventarti.- mi interrompe subito senza darmi il tempo di spiegare.
- cosa è successo ? Dove siete? -
-niente di grave. Io e Liam siamo andati al bar, e quando siamo tornati era tutto sotto sopra. credo siano stati dei ladri.- sembra agitato, a quanto pare il fatto che gli abbia detto che non é niente non lo ha tranquillizzare affatto.
-arrivo subito il tempo di arrivare. - sto per dirgli di lasciar perdere ma sento solo il bip del telefono, segno che ha già riattaccato.

innamorata di una spiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora