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[11] uggh odio cicciopanza

-Cazzo- impreco sottovoce alla vista della ford capri di Harry in cerca di parcheggio.

Letteralmente spalanco la porta della camera mentre cerco un reggiseno più decente.

-Per favore se dovete dirmi qualcosa bussate o non ditemela che sto studiando... Uh.. Letteratura- urlo a mia madre ed al professor Irwin.

Come le salta in mente di uscire con lui? Dio è il mio professore.

Senti chi parla...

Mi infilo velocemente un reggiseno rosso in pizzo, con un piccolo fiocchetto tra le coppe. Faccio lo stesso con l'intimo quando mi ricordo del mio periodo.

-Ugh.- deglutisco aprendo la scatola dei tampax.

Quando ho finito Harry è davanti al vialetto in cerca con lo sguardo della mia finestra. Mi affaccio per farmi vedere e lo vedo sgranare gli occhi.

Uh se anche ti metti la maglietta non fai una brutta figura.

Rientro velocemente e mi infilo un pantaloncino del pigiama e una canottiera, nera con i bordi sempre in pizzo.

Mi arriva un messaggio.

iMessage:
Papino: Il piano?

iMessage:
Io: Terzo, sali infondo al corridoio c'è la porta per le scale.

-Babe- dopo qualche minuto vedo il volto di Harry dalla finestra.

Vado nella sua direzione e lo aiuto ad entrare tirandolo per il braccio.

-Ehi ehi calma.- ridacchia sistemandosi la t-shirt bianca.

Lo invito a sedersi sul letto al mio fianco.

-Dobbiamo parlare a bassissima voce.- sussurro guardandolo.

-Non riesco a scopare a bassa voce- cerca di sussurrare ma fallisce miseramente, facendomi ridacchiare.

-Bene.- si strofina le mani l'una contro l'altra. -Passiamo al sodo.- aggiunge prima di fissarmi.

Alzo il sopracciglio e ghigna, fiondandosi sul mio collo. Succhia avidamente ogni centimetro della mia pelle lasciandomi evidenti segni violacei.

Sposta una mano verso la mia coscia, accarezzandola. Appena la alza per arrivare ai pantaloncini, lo blocco.

-Aspetta Papino, non so se riusciremo a farlo bene.- ansimo staccandolo dal mio collo.

-Perchè babe?- chiede con voce roca e sensuale.

-Sono nel mio periodo.- dico lamentandomi.

-Va bene, è tutto okay babe. Ti porto io in un posto, qui ci avrebbero sentiti comunque.- mi accarezza la guancia. Sorrido.

-Dove andiamo?- mi mordo il labbro.

-È un segreto. Ti dico solo che ti dovró aiutare a vestirti.- ghigna.

Sorrido e mi alzo, mi dirigo verso l'armadio.

-Innanzi tutto, vestito?- chiedo mentre sparisco tra le ante dell'armadio.

-No, niente vestito.- scuote la testa.

-Uh questi?- tiro fuori degli shorts neri a vita alta.

Si morde il labbro. -Si.- annuisce.

Lancio i pantaloni sul letto e vado avanti con la ricerca.

-Mentre tu cerchi qualcosa per la parte superiore, dimmi dove tieni le scarpe.- si alza e mi viene vicino.

Wildest Dreams » stylesWhere stories live. Discover now