•46•

8K 394 112
                                    

[46] people don't change, but reveal themselves baby

Mi mordo il labbro con forza osservandolo, è perfetto da ogni punto di vista.

Mi guarda con uno sguardo fermo e, concentrando il suo peso sul braccio sinistro, mi accarezza il viso spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.

-Staresti bene con i capelli corti.- mormora passando un dito sulla mia guancia.

-Cosa centra questo adesso?- accenno una risata sorridendo.

-Stavo pensando a quanto sei bella, e ho pensato al fatto che staresti bene anche con i capelli corti.- sorride facendosi formare delle adorabili fossette vicino agli angoli della bocca.

Arrossisco abbassando lo sguardo e rido piano per evitare silenzi imbarazzanti.

-Tutta questa dolcezza da dove viene?- ridacchio scrutandogli il viso.

-Non..- fa un sorrisetto -Non sono dolce- ride.

-Si, lo sei.- insisto e rotea gli occhi scherzoso.

-Ahh.- sospira mettendosi in ginocchio. -Mi faccio una doccia.- annuncia guardando il materasso.

-Okay- annuisco mettendomi a mia volta seduta, incrociando le gambe.

Si alza e mi lancia un ultimo sguardo prima di uscire lentamente dalla camera lasciando la porta aperta.

Mi mordicchio il labbro guardandomi in torno, cosa dovrei fare adesso io? Dovrei tornare a casa, mia madre si stará preoccupando.

Sento perfettamente il rumore del getto dell'acqua della doccia dal posto in cui mi trovo e ció significa che non ha chiuso la porta.

Va a sbirciare.

No.

Vuoi farlo.

No, non voglio.

Mh, si che vuoi.

Argh, hai ragione. Anzi, ho ragione.

Dopo poco, Harry, spuntando con addosso solo un asciugamano legato in vita dal cornicione della porta, mi guarda.

-In caso non l'avessi capito, era un invito a venire con me.- annuisce e sorridendo mi alzo dal letto raggiungendolo.

Sorride vedendomi avanzare verso di lui e rientra in bagno, lo seguo e chiudo la porta.

Si avvicina a me con un piccolo ghigno, i suoi ricci sono raccolti in una cipolla disordinata, porta le mani sui miei fianchi e gioca con il bordo della mia maglietta. Poco dopo, essa si ritrova sopra alla cesta degli asciugamani.

Mi tolgo le calze della divisa e le ripongo vicino alla maglietta, faccio lo stesso con la gonna e rimango in intimo.

Lui si sfila l'asciugamano rimanendo nudo, si scioglie i capelli e scuote leggermente la testa. Si volta verso di me e mi raggiunge, gli do le spalle e capendo la mia richiesta mi slaccia il reggiseno. Nonostante mi abbia visto senza vestiti tante volte, sento l'istinto di coprirmi i seni quando lo ripongo nella cesta.

Wildest Dreams » stylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora