53.emozioni contrastanti a Silverstone

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"Focus on the race Carlos. You can do it" dico a Carlos poco prima che parta la gara.
Il mio compatriota, più o meno, è in pole e ha grandi possibilità di fare una gara pazzesca.

Mattia ha deciso di mettere me a capo della gara di Carlos, visto che ci ho lavorato molto di più questo weekend rispetto che con Charles e sento parecchia pressione addosso... forse come nel GP di Canada dove ero team-principal.

"Vamos chula. Today is our day" questa sua carica contagia tantissimo anche me.
Speriamo che tutto vada bene.

"Charles vuole parlare un attimo privatamente con te" mi dice Laurent aprendomi il canale privato, quello in cui sento solo io e nessun altro.
"Dimmi Charlie"
"Buona fortuna
"Dovrei dirtelo io Charles. Io sono al sicuro sotto un muretto, te sei dentro una macchina che va a 300 km/h" dico ridendo. Incredibile questo ragazzo, davvero.
"So che ti occuperai di Carlos, fallo vincere e vai su quel podio ad assaporarti la sensazione di adrenalina"
"Impegnati pure tu Charlie e tenta di mantenere o incrementare la posizione"
"Mi impegnerò come sempre Didi"
"Ora concentrati che c'è il giro di formazione"
"Sì capo. Ci vediamo a fine gara"
"In bocca al lupo"
"Grazie e anche te"

Non so perchè abbia voluto parlarmi, ma ho sentito che la sua voce si rilassava sempre di più.... argh che situazione.

Spengo il cervello sulle cose private e lo attivo sulla gara.
52 giri in cui devo dare direttive precise e vincenti possibilmente.

"Buona fortuna a tutti" dice Mattia a tutti quanti attraverso la radio.

1.
2.
3.
4.
5.
Lights out.
Parte la gara.

Curva 1.
Succede il patatrac.
Max supera Carlos, ma il vero problema è il grosso incidente che ha coinvolto non so quante macchine.

Chiamano subito la bandiera rossa e tutti i piloti rientrano ai box.

"Oh mamma si sa qualcosa di Zhou?" chiedo io agli altri al muretto.
"Ancora niente" 

La gara viene sospesa per un bel po' di tempo e i piloti possono scendere dalla macchina.

C'è un po' di confusione in pit lane perchè cerchiamo tutti delle risposte all'incidente... incidente grosso tra Zhou e Russel con l'aggiunta di Albon che aveva impattato con Vettel.

Quel tempo infinito passa, le condizioni dei piloti sono buone e non sono feriti per fortuna. 
Però ora è tempo di riprendere la gara.

Ci si ridispone in griglia così come assegnato in qualifica e stavolta Carlos riesce a fare una partenza brillante, senza dare spazio a Max per superarlo.
Charles è sceso in quarta posizione, ma non ho tempo per guardare lui.

Gara ricca di colpi di scena e di ritiri: la Red Bull di Max sta dando problemi, Bottas e Pierre si sono dovuti ritirare e adesso Ocon si è fermato proprio dove non doveva.

La gara continua molto incasinata: sorpassi su sorpassi, Carlos e Charles che fanno a lotta per il primo posto, un momento confusionario in cui Lewis supera Charles e Checo... insomma, una gara tutta strana quella di oggi.

Carlos è al primo posto con parecchia distanza dagli altri... o almeno, abbastanza distanza da essere difficilmente recuperata in pochi giri.

"Push Carlos, you are almost there" dico cominciando a fremere tutta quanta.

Ultima curva.
Carlos è il vincitore del Gran Premio del Regno Unito!

"Yes Carlos! Yes! Yes! Yes! Vamos cazzo!" gli dico io alla radio.
"Yeeeees! Oh mamma mia grazie! Gracias por todo ragazzi" tiro un sospiro di sollievo vedendolo primo e sapendo di aver contribuito.

C'è tanta, ma proprio tanta felicità in corpo, ma c'è anche quel velo di malinconia per Charles... ad un certo punto avevamo deciso di dare a lui il comando, ma la situazione si è ribaltata in modo tale da ridare la vittoria a Carlos.
Insomma, come detto prima, gara tutta particolare nel suo genere.

"Vai te sul podio" mi dice Mattia.
"Io? Sicuro?"
"Caspita guarda che gara hai fatto. Per non parlare della conduzione dello scorso Gran Premio. Muoviti e vai" dice dandomi una pacca sulla spalla.
Vado verso il podio e mi faccio dare indicazioni. Sì, diciamo che non ho idea di dove andare.

Mi danno informazioni e mi ritrovo dietro il podio con Carlos, Checo e Lewis.
*conversazione in inglese*
"Sai spruzzare lo champagne little one?" mi chiede Lewis prendendomi in giro.
"Sono l'anima della festa mio caro" dico.

Chiamano il terzo e il secondo sul podio, poi me e, infine, Carlos che porta la bandiera della Spagna.

Ci guardiamo e ci sorridiamo con un sorriso a 32 denti. 
Ce l'ha fatta e non potrei che essere fiera di lui.

Parte l'inno spagnolo e lo canto, godendomi la sensazione di sentirlo qua sul podio.
Poi parte quello italiano per celebrare la Scuderia... inutile dire che questo lo canto con ancora più fervore.

Finisce la musichetta e comincia la pioggia di champagne. Lo spruzzo praticamente tutto su Carlos e, come regalo, ricevo una doccia di champagne da parte di tutti e tre i piloti, in particolar modo da quel pirla di Lewis.
Fortunatamente i capelli sono quasi interi... sapete che parto togliere l'alcol e l'odore dai capelli? E' praticamente impossibile.

Momento fotina e poi si torna giù verso i box.

"Andromeda aspetta" mi giro e vedo Pierre correre verso di me.
"Ei P" dico dandogli un abbraccio un po' "champagnoso".
"Devo parlarti" queste due parole non mi sono mai piaciute.
"Quando?"
"Anche adesso" annuisco, faccio un cenno a Carlos che capisce e ci rifugiamo dietro a tutti i vari hospitality.

"Ti vedo strana in questo periodo. Distante. Non posso dire fredda perchè non lo sei, però sento che c'è qualcosa che non va"
"E' un periodo molto strano P. Ho tanti pensieri per la testa, spendo tutte le mie energie nel lavoro e io stessa so di non starti dando le giuste attenzioni"
"Vuoi una pausa per riflettere un po' e sistemarti? Sai che me lo devi solo chiedere... so che è difficile tutto questo perchè siamo sempre sotto i riflettori, ma devi solo dirlo e io farò un passo indietro" sin dall'inizio mi aveva detto questa cosa e sono contenta che sia fedele alle sue parole.

E' solo che non posso dirgli la verità adesso.
Già ha avuto una gara un po' bruttina e non penso voglia sentirsi dire altro.

"Sento solo di aver bisogno di un momento per mettere insieme tutti i pezzi di testa che sto perdendo. Sono stata concentrata molto su mio padre e su tutto questo mondo che ho trascurato tutto il resto... scusami davvero" dico dispiaciuta per tutto.
"No ei guardami" mi prende il viso e mi dà un bacio sulla fronte.
"Sai che se c'è qualcosa me lo devi dire?"
"Sì lo so P, scusami ancora"
"Smettila di scusarti. Questa settimana stiamo un po' staccati, così rifletti tu così come rifletto io su tutta la nostra situazione. Io sento che c'è altro, ma ti lascio il tempo di formulare. Non scappo e ho tempo"
"E' tutto così complicato"
"C'è mai qualcosa di semplice?" mi chiede ridendo.
"No mai" dico di rimando.
"Vuoi comunque tornare a Milano con me o preferisci tornare a piedi?" dice continuando a sfottermi.
"Massimo torni te a piedi, mica io" dico dandogli un colpetto sulla pancia.
Fa finta di piegarsi dal dolore e mi sorride.

"Domani mattina ti busso alla porta per andare in aeroporto, torniamo a casa e poi ci prendiamo il nostro momento per riflettere"
"D'accordo"
"Ma un bacino me lo dai?" dice facendo la faccia da cucciolo.
"Ma anche mille se me lo chiedi con quest'espressione" ci diamo qualche bacio, più e meno casto, e poi ognuno torna dal proprio team.

Pierre mi piace molto e ha anche un istinto non da poco, infatti ha già rizzato le antenne.
Pierre mi piace e mi fa stare bene, sì, ma sento che qualcosa non va bene.
Sento che tutto ciò è sbagliato.
Semplicemente, lui non è Charles.


Angolo autrice
ALLORA ALLORA FORSE QUALCUNO STA COMINCIANDO A CAPIRE!
Un bel podio, una bella rivelazione e vi dico solo: preparatevi ai prossimi2-3 perchè succede di tutto❤

Predestinati ||Charles Leclerc||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang