| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Non sono così cattivo come credi»
Jeongguk è innamorato di Donghwan, l'elite dell'istituto da loro frequentato e nonostante faccia il possibile per avvicinarsi a lui, c'è una figura che continua a minare ogni suo tentativo: Kim...
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«Cominciamo!» Donghwan batté entusiasta le mani, posò lo sguardo su noi cinque e poi diede il via a quel gioco con la prima domanda. «Partiamo con qualcosa di semplice, così da prenderci la mano. "Non ho mai avuto una relazione"»
Il primo giro d'alcol toccò a chiunque fatta eccezione mia ma sinceramente non mi sorpresi di tale scenario, era piuttosto ovvio come esponenti come loro avessero avuto dei trascorsi amorosi; quello sbagliato ero io che a diciotto anni non avevo mai avuto una relazione di nemmeno un misero mese. Che fosse a causa del mio continuo dover studiare, per la mancata conoscenza di persone del mio rango e l'intenzione in generale di imbattermi in un qualcosa per il quale avrei sicuramente sofferto, tutto ciò mi aveva portato a non necessitare urgentemente una relazione. O quanto meno, non con una persona qualunque giusto per dire finalmente "sono fidanzato".
«Jeongguk!» Seowon mi richiamò improvviso, attirando su di me l'attenzione di tutti gli altri ragazzi. Ora, ovviamente, si sarebbe preso gioco di me, era un pattern d'azione che ormai conoscevo piuttosto bene. «Nessuna relazione? Niente di niente?» mi domandò curioso, fallendo però nell'estorcermi la risposta da lui desiderata; questa volta non pronunciai nemmeno una parola che potesse aumentare il conto degli shottini obbligatori a fine gioco, motivo per cui mi limitai ad annuire appena, confermando le sue parole: non ero stato con nessuno.
Sentii gli occhi di Taehyung addosso, li sentii osservarmi, scrutarmi e quando provai a voltarmi verso di lui con l'intento di verificare quella sensazione, giurai di averlo visto sorridere. «Che domanda inutile e scontata, Seowon, lo sanno tutti che pur di mantenere attiva la sua borsa di studio deve passare giorno e notte sui libri. Come credi possa aver vita con un ritmo del genere?»
«Lo stai giustificando?»
«Ti sto spiegando quanto inutile sia giocare con lui» ribatté rapido, stroncando immediatamente anche la sua successiva frase che cominciò con un "okay, allora scegli l'indumento da─". «Questo vale come giro di prova» stabilì, lanciando un'occhiata fulminea ai presenti che ─ con un sorriso divertito in viso ─ dovettero limitarsi ad accettare quel suo ordine improvviso. «Quindi niente penitenza»
Frustrato però, mi ritrovai a colpirgli il braccio ─ in maniera meno velata di quanto avessi voluto fare ─ e guardarlo con fronte corrucciata di fronte quella sua decisione che nient'altro aveva fatto che bruciarmi il primo round di cinque.
Taehyung però non perse ovviamente tempo nel rispondere a quel mio sguardo, né lo fecero gli altri motivo per cui il gioco semplicemente ricominciò.
«Okay, allora continuiamo con il primo giro ufficiale» li limitò ad annunciare Donghwan, procedendo rapido con la sua domanda; il turno infatti, rimase suo. «Mh, "non ho mai fatto sesso orale"»
Un altro scenario completamente inutile e scontato.
Le risate mal trattenute dei presenti furono ciò che però mi fece comprendere il vero andamento di quel gioco; lì infatti, a nessuno importava quanto per l'appunto inutili e scontate fossero certe domande perché a quanto pare il loro obiettivo non era quello di scavare nel personale di un individuo quanto più ─ in quel caso ─ divertirsi nel mettermi in ridicolo. Volevano mostrare quanto patetico fossi e a quanto pare era per questo che Taehyung era stato desideroso di trascinarmi di fronte a Donghwan: per mettermi in imbarazzo, per schernirmi e per umiliarmi.
