And tell me why does my heart burn
When I see your face?
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the lightning thief / the titan's curse
❪ percy jackson x fem!oc ❫
book one out of two
𝑬' curioso come l'andatura di una giornata possa cambiare tanto in fretta.
Quel mercoledì mattina mi svegliai in maniera brusca nella Cabina numero 5, quella di Ares.
Come mai? potreste chiedervi.
Beh, quell'angelo sceso in terra di Clarisse, nonché la mia meravigliosa sorella maggiore, aveva pensato bene di versarmi addosso un secchio d'acqua gelata, con tanto di cubetti di ghiaccio che galleggiavano sulla superficie.
Se lei faceva una cosa, la faceva per bene. Sarebbe stato più divertente se si fosse trattato di uno scherzo; peccato che lei era serissima.
«Dai, Ris, lasciami dormire» mi lamentai.
Lei, in risposta, mi afferrò per la caviglia e mi trascinò giù dal letto.
Letteralmente.
Sbattei la testa sul legno duro del pavimento, e nel mentre che me la strofinavo con la mano per la botta presa, le prese a trascinarmi fuori dalla cabina. Mi sarebbe, come minimo, spuntato un bernoccolo, ma a lei non interessava. Se si fissava su una cosa, niente poteva smuoverla.
Sempre in questa comoda posizione (e sempre in pigiama), mi portò in riva al mare. Aveva questa ossessione per l'attività fisica di prima mattina, e purtroppo le piaceva portare me appresso.
Mi alzai controvoglia, sentendo i piedi che sprofondavano nella sabbia bagnata dall'umidità di prima mattina. Essendo presto, c'era un venticello fresco ad accarezzare i nostri visi, è un quasi totale silenzio ad accompagnarci, interrotto solo dal rumore dell'acqua e dal canto degli uccellini.
«Pronta? Oggi si corre!» esclamò mia sorella, pimpante.
Io la guardai, mezza addormentata. Ero ancora in parte intrappolata nel mondo dei sogni, tanto che mi chiesi come facesse Clarisse ad avere tutte quelle energie. Per me si beveva troppi caffè, la mattina. Io, al contrario, di mattina presto non ci capivo un fico secco.
«Stai scherzando?» domandai.
Odiavo correre, era troppo stancante. Servivano una buona capacità cardiaca e polmonare; cose che io non avevo, ovviamente. A parer mio, mia sorella si divertiva a tormentarmi con le attività che meno mi piacevano.
