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capitolo narrato

Mi massaggio le tempie e sbuffo sonoramente, alzandomi piano dal letto condiviso con Mario.

Ho un mal di testa atroce, continua voglia di schifezze e voglia di dormire fino a non so quando.

"Mer?" Giro la testa verso Mario, che ha aperto leggermente gli occhi ed io gli sorrido, stringendo tra le mani la mia maglia.

"Stai bene?" Il ragazzo si siede al centro del letto ed io annuisco, piegandomi verso di lui e lasciandogli un casto bacio sulle labbra.

"Sto bene." Mormoro incerta, ma sembro convincere il cantante che mi attira a sé e mi fa mettere a cavalcioni su di lui.

Ha le mani calde e mi stringe i fianchi scoperti, scende a baciarmi il collo, poi le labbra e mi godo ogni istante di questa passione che soltanto Mario riesce a darmi.

Le nostre lingue si intrecciano, e sorrido quando ansima dopo che gli ho morso delicatamente il labbro.

Ritorniamo a baciarci come se fosse l'unica cosa di cui avessimo bisogno; come se fossimo uno la calamita dell'altro, e Dio, sto così bene.

Quando il mio telefono inizia a squillare mi ritrovo costretta a staccarmi dal castano, che mugugna qualcosa, abbastanza infastidito.

"È Angelina." Mormoro con le labbra gonfie, ma sorrido divertita quando Mario inarca le sopracciglia irritato.

"Vieni qui." Mi fa cenno di tornare sulle sue gambe, e ammetto, che rifiuto con piacere la chiamata di Angelina e mi dirigo subito sulle gambe di Mario.