11. Ecografia

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Una fottuta ecografia!

A Katsuki gli si strinse il cuore e per un secondo pensò di star per piangere.

Si avvicinò cautamente a Izuku che fissava -con un'aria scioccata- i fogli tra le sue mani: aveva gli occhioni verdi colmi di lacrime e una mano stretta all'altezza del petto.
Nessuno dei due osava parlare.
Nella stanza erano presenti solo i loro respiri affannati e un'aria densa, opprimente.

Disagio, dolore, pentimento
Li percepivano entrambi e a Katsuki gli crollò il mondo addosso con la fottuta consapevolezza che il suo compagno se ne fosse pentito.
I pensieri del biondo vennero interrotti dalla porta alle sue spalle che si apriva mostrando la ginecologa con dei fogli tra le dita affusolate e candide.

"Allora... lei è il signore Midoriya?"

"S-Si..."

"Beh prima di tutto congratulazioni, nonostante tu sia di poco più di un mese il bambino o bambina è in condizioni ottimali."

"Questo vuol d-dire che la gravidanza procede bene?"
"Esatto."

"Dottoressa...però io ho avuto il calore... è impossibile che io sia incinto".

"Affatto, certe volte succede che il corpo di un'omega inizialmente non si adatti alla gravidanza e che quindi il calore torni anche se sei gravido... Sono alcuni casi anomali ma del tutto normali. Come ultima cosa ti sconsiglio vivamente di fare sforzi eccessivi o troppo stancanti. Evita di andartene in giro senza il tuo alpha, ora potete andare."

"Va bene dottoressa...a-arrivederci."

Camminarono entrambi nel completo silenzio e una volta fuori al dormitorio Katsuki afferrò il polso del verdino cercando di parlargli.

"Deku..."

"Cosa Kacchan?"

"Percepisco il tuo pentimento, avevi detto-"

"Cosa Katsuki, cosa ho detto eh?! Sei stato te ad annodarmi, se non lo avessi fatto adesso non saremmo in questa posizione scomoda!"

"Che cazzo stai insinuando Deku? Sei stato tu a chiedermelo ricordi? Stessa cosa per il cazzo di marchio! Lo volevi tanto quanto lo volevo anche io! E te l'ho anche chiesto due fottute volte! E adesso tu mi stai dando le colpe per questa merda di situazione in cui ci siamo finiti per colpa di entrambi! Svegliati cazzo!"

Izuku iniziò a piangere e corse all'interno dei dormitori sorpassando le comparse che erano uscite a causa delle urla di entrambi.
Katsuki si lasciò andare contro la parete mettendosi le mani nelle ciocche biondo cenere, stringendole e tirandole sia per la delusione che per il dolore.

Una mano si poggiò sulla sua spalla e quando alzò lo sguardo vi trovò quello dispiaciuto e comprensivo di Hitoshi.

"Bakugou... che intenzioni hai con lui adesso?"

"I-Io lo voglio, eccome se lo voglio, Deku è tutto per me. Per la prima volta in tutta la mia vita desideravo stargli vicino e prendermene cura...Ma gli ho fatto solo del male..."

"Non gli hai fatto del male, è normale, adesso. Lui ne è spaventato ed è stato messo costantemente sotto pressione nell'ultimo periodo.

E' normalissimo che abbia reagito così male a qualcosa che non si aspettava e che non ha mai provato. Ti consiglio di provargli a parlare quando si calma. D'accordo?"
Katsuki emise un verso di approvazione come risposta, e una volta rientrato nel dormitorio si rinchiuse nella sua stanza a riflettere su cosa avrebbe potuto fare o dirgli in una situazione così delicata e anche strana per certi versi.

Durante la sera il biondo uscì a prendere aria sul balcone: era così agitato che aveva bisogno di aria pulita.
Come attirato da qualcosa si voltò verso il balcone del verdino che in quell'esatto momento era uscito sul terrazzo.

Come se il soggetto dei suoi pensieri fosse stato chiamato si girò verso di lui, creando un contatto visivo che durò poco a causa di occhi verdi che alla sua vista era scoppiato a piangere ritornandosene dentro.
Qualcosa scattò in Katsuki che a grandi passi uscì fuori dalla sua stanza fino a raggiungere quella del suo amante.

Bussò alla porta incessantemente fin quando una zazzera verde non spuntò dalla fessura della porta.
Il biondo non perse tempo e con un gesto la spalancò buttandosi su Izuku per poi stringerlo in un abbraccio protettivo.

Sentì quest'ultimo singhiozzare e Katsuki non potè fare a meno di stringerlo ancora più forte mentre una lacrima solitaria solcava la sua guancia.

"Perdonami Deku...scusami per tutto ma n-non escludermi... Rispetterò qualsiasi cosa tu voglia fare e se non vorrai più parlarmi lo capirò."

"I-Io lo terrò Kacchan, dopotutto è il nostro bambino e porterò avanti la gravidanza... Con te...
Sono l'uomo più felice della terra in questo momento e la mia felicità sei tu...voi... e farò tutto quello che servirà per rendervi felice."

"Katsuki, io sono già felice"

"Izuku, la luna è proprio bella stasera sai?"

"Si, credo che sia la cosa più bella a questo mondo."

I due passarono qualche minuto a coccolarsi sul pavimento, illuminati dalla luce lunare che splendeva sulle loro teste.

Si guardarono negli occhi a lungo sapendo che in un futuro loro si sarebbero guardati ancora così.

"Kacchan ho voglia di tè caldo."
"Vieni, te lo preparo."

Scesero di soppiatto nella sala e il biondo preparò due tazze di tè caldo.
Si sedettero sul divano avvolti da una coperta mentre entrambi si gustavano il mix di erbe infuse tra loro.
Izuku poggiò la testa sulla spalla del biondo e quest'ultimo infilò una mano sotto la coperta andando a carezzare delicatamente la pancia leggermente gonfia del più piccolo che iniziò a fare le fusa.

Prima di addormentarsi gli lasciò un bacio sulla fronte e uno sul suo ventre, poi entrambi furono accolti dalle braccia di Morfeo.
Il mattino seguente si risvegliarono a causa dei flash e delle urla divertite di quelle comparse del cazzo che vedendoli abbracciati si erano sovraccaricati dando inizio al caos.
Poco dopo però furono convocati dal preside Netsu -ratto maledetto, pensò probabilmente Katsuki- .
Dopo essersi vestiti si diressero nel suo ufficio e come in precedenza li fece stare chinati mentre lui sorseggiava il suo solito tè al gusto piscio di topo.
Dopo poco però vide Deku toccarsi la zona lombare della schiena e il maggiore sbottò.

"Possiamo alzare la cazzo di schiena? Non vede che il mio omega si sta facendo male!?"

"Ok, ok calma gli spiriti Katsuki, soprattutto in ambiente scolastico. Izuku, tu puoi anche sederti sulla poltroncina rossa se ne hai bisogno."
"S-Si grazie preside."

"Allora... da dove comincio? Beh la gravidanza non è qualcosa che un ragazzo può affrontare da solo. Oltretutto non potrai partecipare alle missioni. Teoricamente dovresti andartene da scuola fino alla fine della tua gravidanza..."

"N-No per favore non mandatemi a casa."

"Non ho detto questo infatti, teoricamente dovresti ma rimarrai qui a patto che il tuo alpha si prenda le responsabilità e che tu rimanga a riposo. Per le missioni, ma solo nei primi mesi fin quando riuscirai a muoverti, potrai partecipare a quelle più semplici e non rischiose.
Inoltre, avrete una nuova stanza dove passare il tempo insieme, in modo che il tuo alpha sia
Sempre con te."

"Grazie mille!"

Katsuki sorrise interiormente nel vedere il suo omega felice, e ringraziò con lo sguardo quel ratto che forse tanto male non era.
Il topo ricambiò con uno sguardo fiero e fiducioso per poi congedare i due giovani.

"Kacchan..."

"Si?"

"Ecco... sei consapevole che dovremo dirlo ai nostri genitori?"

"Oh merda..."

"Kacchan le parole!"

L'amore lascia ricordi che nessuno può cancellareWhere stories live. Discover now