Capitolo IV

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Mercoledì entrò dentro il passaggio segreto dietro la statua di Edgar Allan Poe e nella grande e buia biblioteca trovò il tomo che aveva spaventato Rowan talmente tanto da provare ad ucciderla.

Aveva ragione il suo compagno, era lei quella raffigurata negli scritti degli antichi. Era lei quella destinata a distruggere la Nevermore.

Chiuse il libro con l'intento di portalo con se e fece per andarsene da quella biblioteca piena di ragnatele e polvere, quando d'un tratto vide tutto buio.

Quando le tolsero il sacco dalla testa, si ritrovò legata ad una sedia con di fronte a lei i suoi nuovi compagni di scuola totalmente incappucciati e con una maschera a coprire i loro visi.

«Mercoledì Addams, hai osato-»

«Lo so che sei tu, Bianca»

La sirena si tolse seccamente la maschera e come lei il resto dei presenti. Riconobbe tra i tanti, Xavier, che la teneva sotto controllo.

«Cosa dovremmo fare con lei, ora?» chiese Bianca a nessuno in particolare.

«Potremmo farle fare il giuramento» propose Xavier dietro di lei.

Rifiutò malamente l'offerta e si tolse le corde dai polsi.

«Siete una vergogna per la storia dei rapimenti» disse inforcando l'uscita.

Uscì dal passaggio segreto e fece per tornare in camera sua, quando venne attirata da una figura rannicchiata sulle scale che portavano ai dormitori.

Adelaide piangeva con in mano una lettera bagnata dalle sue lacrime.

Appena la vide si asciugò il viso con il dorso della mano «Scusami, ti lascio passare»

Si alzò dallo scalino e fece per allontanarsi quando Mercoledì le strappò la lettera dalle mani.

«Tua madre non verrà al weekend dei genitori» affermò atona.

Adelaide le tolse la lettera da sotto gli occhi, adirata «Che ti importa?»

«Non capisco come possa rattristarti una notizia del genere. Spero ancora che i miei genitori muioiano prima di venirmi a trovare»

«Questo perché non ti hanno mai fatto mancare l'affetto. Lo dai per scontato, come tutto del resto»

Mercoledì la guardò senza una particolare emozione «Hai intenzione di raccontarmi la storia della tua infanzia come se mi interessasse in qualche modo?»

Adelaide sbuffò «Certo che no. Torna pure in camera»

Le voltò le spalle e se ne andò verso il suo dormitorio, lasciando la ragazza con le trecce da sola davanti alla scala buia.

La mattina successiva Mercoledì andò a trovare Enid vicino al lago, dove lei e il suo gruppo si stavano preparando per l'annuale torneo di canoa.

Prima di arrivare dove si trovava la sua compagna di stanza, venne avvicinata da Adelaide. Iniziava a non sopportarla.

«Riguarda ieri sera?»

Mercoledì non si girò neanche a guardarla e continuò a camminare. Adelaide la seguì.

«Mi ha chiamato Enid. Ma visto che hai uscito il discorso-»

«Se ti preoccupa che io possa spifferare la noncuranza con cui ti tratta tua madre, stai tranquilla. Non ne ho l'interesse»

«Volevo solo esserne certa»

Arrivarono insieme davanti a Enid che le travolse con la sua personalità esuberante e ansiosa.

The Devil Within|| Xavier ThorpeWhere stories live. Discover now