Capitolo V

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Adelaide tornò in camera sua, buttò nella cesta dei panni sporchi il vestito di Yoko e si buttò a letto.

Stupida, stupida, stupida.

Continuava a ripeterselo nella mente senza sosta. Era stata stupida a credere che Xavier potesse provare qualcosa per lei. Lei che non era mai piaciuta a nessuno, un motivo doveva pur esserci.

Si mise seduta sul letto e prese dal comodino il suo quaderno pieno di disegni.

Disegnò ancora, ancora e ancora. Tratteggiava quelle linee con tale violenza che ruppe più volte la punta della matita. E appallottolava fogli, li gettava a terra. Xavier le aveva tolto anche l'unica cosa che sapeva fare. Ogni disegno era orrido e ripugnante come si sentiva lei.

Buttò a terra il quaderno, esausta, e chiuse finalmente gli occhi.

La mattina successiva andò a lezione di botanica senza guardare in faccia nessuno. Non voleva incontrare lo sguardo di pietà o di derisione. Xavier aveva raccontato a tutti di come l'aveva umiliata non presentandosi all'appuntamento?

Il ragazzo dalla chioma arruffata venne verso di lei. Era rimasta impalata in mezzo alla serra e sentiva come se potesse uccidere qualcuno solo con la forza del suo sguardo.

«Buongiorno, Ade» la salutò scompigliandole i capelli.

Perché era così gentile con lei? Decise di tastare il terreno e, allo stesso tempo, di salvare un po' della dignità che le era rimasta.

«Buongiorno, Xavier. Credevo che fossi arrabbiato con me»

Il suo amico la guardò confuso «Perché dovrei esserlo?»

«Per il nostro incontro dopo cena. Scusami ma me ne sono completamente dimenticata»

Xavier spalancò gli occhi «Anche io, scusami tanto, Ade. Sono rimasto tutta la sera a disegnare e poi...» si fermò «Possiamo organizzare per un'altra volta»

Adelaide annuì sorridente, ma dentro si sentì morire. Se ne era dimenticato. Lei era rimasta come un'idiota lì in caffetteria, con un abito elegante addosso e lui aveva preferito disegnare.

Le fece segno di sedersi vicino a lei, ma Ade gli indicò Yoko che la stava già aspettando seduta nel loro solito banco.

Ma Xavier non rimase a lungo da solo. Accanto a lui si sedette Mercoledì Addams e Adelaide li vide parlottare insieme per tutta la lezione.

«Avete sentito? Hanno attaccato un altro uomo ieri notte, vicino al bosco» le informò Bianca una volta che la lezione di botanica fu finita.

Il bosco distava pochi metri dalla scuola, quell'animale sarebbe potuto entrare dal cancello e sbranarli tutti, pensò Adelaide.

«Adelaide, hai sentito? Vicino al bosco, poteva capitare a te» le disse Yoko.

«Sei uscita dopo il coprifuoco?» chiese Bianca.

Adelaide rimase in silenzio e Yoko le diede una spintarella giocosa «La signorina qui presente aveva un appuntamento con un ragazzo misterioso»

Gli occhi azzurri di Bianca si illuminarono «Spero almeno che fosse carino»

Adelaide rimase ancora in silenzio, salvata dalla campanella. Le due ragazze la salutarono e lei si diresse verso il vivaio dalle sue api.

Si mise la tuta da apicoltore e salutò Eugene. Venne anche Mercoledì e stranamente riuscirono a lavorare in sinergia con le api.

«Hai sentito del nuovo attacco?» chiese per fare conversazione.

Avevano appena salutato Eugene e stavano tornando nel loro dormitorio.

«Sembrerebbe un animale» continuò Adelaide dopo non aver ricevuto risposta.

«Non è un animale. È un mostro»

Mercoledì cambiò strada e Adelaide rimase da sola in mezzo al corridoio.

«Buona giornata anche a te, Mercoledì» sussurrò.

Il giorno dopo ci sarebbe stata la fiera della città e gli studenti della Nevermore avrebbero dovuto mischiarsi tra i normali facendo i loro lavori.

Adelaide venne assegnata alla caffetteria. Andò a mettersi il grembiule e alla cassa incontrò il cameriere di qualche sera fa.

«Ciao. Tyler, giusto?»

Tyler sorrise «E tu sei Adelaide. Non sapevo fossi una studentessa della Nevermore»

«Mi avrai considerata già strana di mio, non volevo esagerare»

Tyler rise ed entrambi vennero raggiunti da una figura che Ade conosceva troppo bene.

«Mi hanno assegnato qui» disse Xavier mostrando il biglietto che gli avevano dato a Tyler.

Il cameriere gli indicò dove poteva trovare il suo grembiule e poi si mise a lavoro.

Adelaide lo imitò e cominciò a prendere e portare al tavolo varie ordinazioni.

«Chi lo avrebbe mai detto che saremmo finiti a lavorare insieme?» le disse Tyler prima di andare nel magazzino.

Adelaide sorrise e il suo occhio venne catturato dalla figura di Xavier. Cosa leggeva nel suo volto, gelosia?

Le sarebbe piaciuto, ma non aveva senso illudersi. Lui si era dimenticato dell'appuntamento, non era per niente importante nella sua vita.

Mercoledì Addams entrò dentro la caffetteria, gli occhi vispi erano chiaramente in cerca di qualcosa.

Xavier le offrì un caffè, ma la ragazza con le trecce disse di essere lì per Tyler.

Mercoledì conosceva Tyler?

Vide il sorriso di Xavier spegnersi e Tyler arrivò in quel momento.

Li vide allontanarsi e Adelaide gli arrivò da dietro.

«Come va il primo giorno da cameriere?»  gli chiese per rompere il ghiaccio.

«Diciamo che sono contento che sia anche l'ultimo» la squadrò da capo a piedi «Quindi ti piace Tyler?»

«Quindi ti piace Mercoledì?» lo sfidò.

Lo guardò ancora una volta negli occhi, poi prese il suo taccuino e andò a prendere altre ordinazioni.

Tyler tornò dietro il bancone e Xavier non riuscì a trattenersi dal chiedergli «Come conosci Ade?»

«Adelaide?» chiese per conferma «L'ho vista per la prima volta due sere fa. Uno stronzo le aveva dato buca. Sembra carina» disse mentre continuava a fare il suo lavoro.

Xavier si sentì una schifezza. Adelaide lo aveva aspettato in quella caffetteria per chissà quanto tempo. Come aveva potuto dimenticarsene?

Si tolse il grembiule e andò via. L'ultima cosa che vide fu lo sguardo confuso di Adelaide puntato dritto su di lui.

The Devil Within|| Xavier ThorpeWhere stories live. Discover now