nove

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maia's pov
digito il numero di telefono di mio fratello e lo chiamo.
uno squillo, due squilli, tre squilli.
<<maia!>> esclamò.
<<leo, come stai?>> sorrisi.
<<sto davvero meglio, non pensavo di trovarmi così bene qui>> rispose.
<<sono contenta>> il mio cuore accelerò sentendo questa buona notizia.
<<tu?>> domandò.
<<aziz mi ha portato in brasile qualche giorno, ora sono tornata>> mi accesi una sigaretta.
<<wow, in brasile! com'è stato?>>si esaltò.

fin da piccoli viaggiare è sempre stato il nostro sogno, quando tutto andava male andavamo al parcheggio e ci divertavamo a fantasticare su mete impossibili.

<<bellissimo, c'era un caldo assurdo però siamo andati al mercato e abbiamo trovato di tutto>> feci un tiro.
<<ti ho preso una collana simile alla mia>> mi sedetti sul balcone della finestra.
<<davvero?>> percepii che sorrise.
<<si, appena ho l'opportunità in qualche maniera te la faccio arrivare dentro>> mi sistemai i capelli.
<<mi manchi tanto maia>> parlò con voce rotta.
<<anche tu, non immagini quando leo>> passai una mano sulla fronte.
<<con la scuola? studi ancora?>> domandò.

la scuola, è sempre stato il mio punto debole, ho sempre faticato a studiare, ad impegnarmi.
diciamo che non sono una che ama stare nei libri.

<<ormai con le assenze che ho vengo bocciata>> risi senza umorismo.
<<credo di mollare e trovarmi un lavoro, la scuola per il momento è l'ultimo dei miei pensieri>> spensi il mozzicone.
<<maia lo sai che io non sono d'accordo su questo, pure tu sei consapevole che hai delle potenzialità che pochi hanno>> disse con tono triste.
<<ti ricordi quella sera che hai letto una pagina una sola volta e l'hai ripetuta ad alta voce senza dimenticarti mezza virgola?>> argomentò.
<<si lo so leo>> rientrai.
<<forse dovresti solamente cambiare indirizzo, o che so>> lo interruppi.
<<no leo, preferisco stare bene, mi sta logorando la scuola, fatico a dormire la notte solo al pensiero di dover entrare in quell'edificio>> sospirai.
<<come vuoi maia, io ho solo provato>> mi imitò.
<<leo, ti capisco, ma veramente, non ce la faccio>> sentii un nodo alla gola.
<<se è ciò che ti fa stare bene, allora fallo>> parlò con tono dolce.
sorrisi e pensai a quanto fortunata sono ad avere lui come fratello.
<<ora devo andare, ci sentiamo domani>> si congedò.
<<ti voglio tanto bene leo>> appesi.

aziz's pov
<<aziz>> mi raggiunse sedendosi sul divano affianco a me.
sentii che odorava da tabacco, mi dava fastidio il fatto che fumasse, le fa solo male.
<<hai fumato?>> inarcai il soppracciglio destro.
<<si>> abbassò il capo.
<<maia, lo sai che non voglio che tu fumi>>la guardai serio.
<<è solo una>> feci le spallucce.
<<prima e ultima>> la rimproverai.
<<promesso>> si portò una mano sul petto.
<<comunque>> deviò il discorso.
<<come faccio a mettere una storia su instagram?>> incrociò le gambe.
io risi cercando di non farglielo vedere.
<<dai scemo, lo uso una volta ogni morte del papa>> mi spinse la spalla.
<<si però hai un sacco di follower>> mi grattai i baffi.
effettivamente ne aveva qualche decina di migliaia.
<<non so come sia possibile>> alzò le spalle.
<<ma a me poco importa>> mi sorrise.
<<dai aiutami>> mi passò il telefono.
<< ma mi segui?>> andai sui suoi seguiti e mi cercai.
<<boh, non so nemmeno come ti chiami>> sistemò gli occhiali.
<<che stronza, non mi segui ed io si invece>> socchiusi gli occhi.
<<eddai non prendertela>> mi accarezzò la guancia.
<<che scema>> scossi la testa.
<<che foto vuoi mettere?>> le domandai.
<<questa>> me la mostrò.
era una foto sua, si intravedeva tutto, troppo.
io non dissi nulla, non sono quel tipo di ragazzo geloso.
<<ma dai secondo te metto una foto del genere?>> rise e mi cinse il collo con il suo braccio.
<<allora devi andare qui>> la guardai.
<<poi prendi la foto>> le feci capire di schiacciare sopra alla foto che voleva postare.
<<questa>> la indicò.
<<oh è una nostra>> dissi sorpreso.
<<si dai, insegnami>> mi accarezzò il collo.

dimostrarsi dolce? che sia mai maia

<<ok, vuoi mettere una canzone?>> le rivolsi uno sguardo veloce.
<<mmh-mmh>> annuì.
<<dimmi il titolo>> le sorrisi.
<<non abbiamo età di luchè>> si grattò la fronte.
<<allora devi fare così>> le spiegai i passaggi.
<<okay grazie>> prese il telefono e la postò.

presi il telefono e vidi che mi aveva pure taggato, ma lo aveva nascosto.

maiaarosa stories

io ti voglio vicino🥷🏽💚

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io ti voglio vicino🥷🏽💚

<<quanto vicino?>> mi buttai sopra di lei.
<<così tanto>> poggiò le sue labbra sulle mie.

zero scuse ora, siamo io e te ancora// keta Where stories live. Discover now