Impronte

Barriere

Nella testa rimbomba
Il fragore di una briciola
Caduta.
Anche oggi le formiche si ammucchiano in confuse macchie nere
E si azzuffano
Contorcendsi
In un vortice di piena nullità.

Le fiammelle allegre
Di candide candele
Danzano sinuose,
Estasiate dai profumi
Effusi dal nobile banchetto;
Inebriate da storie  
Eterne e vane,
Sulle note di una melodia
Irresistibilmente vuota
Inesorabilmente dolce,
Improvvisata dai convitati lì presenti,
Da cui nascono luminosi sorrisi
Di sincerità dubbia,
Serenamente puri,
Che irradiano i reciproci volti,
Ma disegnano la sagoma
Delle loro ombre.

Un bicchiere di cristallo
Tintinna e vibra tripudiante
Tormentato dai colpi di forchetta
Inferti da un uomo con la giacca:
Discorso, auguri, evviva e poi cin cin
E il piacere sgorga dalle bottiglie
E scivola soave giù nell'intimo
E le membra si scaldano
E gli istinti s'accendono
E crolla la forma e cala il sipario.

Il Sole si spegne e sorge la Luna.
C'è un uomo con la giacca
Seduto sulla sedia.
La giacca è sporca di succo di mirtillo
E le fiammelle già da un po'
Hanno cessato la loro demoniaca danza.
È solo mentre domina la quiete,
Frastornato da un silenzio che non tollera,
Spazientito da una vendetta che non arriva,
Afflitto da un destino che non torna,
Ubriaco di una sbornia che non consola.

C'è un uomo con la giacca
Che giace sulla sedia.
L'anima scoppia come la bottiglia di vino,
Le cui schegge rimanenti
Scintillano per la sala;
La mente cammina desolata
Nel deserto freddo di insuccessi
Infestato da mostri,
Ladri di stelle,
Divoratori di sogni,
Che si sorridono l'un l'altro,
E i loro volti sono irradiati dalla luce delle incontenibli risate,
Una luce magica che non proietta ombre.
Ma forse non sono veri mostri, no,
Sono solo uomini con l'abito da festa,
Vestiti con la giacca.

Nella testa rimbomba
Il fragore di una briciola
Caduta.
Anche oggi le formiche si ammucchiano in confuse macchie nere
E si azzuffano
Contorcendosi
In un vortice di piena nullità.