capitolo 15

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pov luca

"luca ok tutto però cosi la stai perdendo proprio completamente"

"bello come tutti la difendete sempre eh, sempre a dire ma dai poverina lei ha passato tanto, poi alla fine di quello che hanno passato gli altri? siete sempre a giustificarla"

"luca però, tu adesso dici così, prima eri il primo a farlo, devo dirti la verità, stavate bene insieme, ma se lei non la vedeva così devi rispettare la sua scelta"

"non è quello luigi, è la cosa di nunzio, è che dopo avermi detto che aveva sbagliato subito si è avvicinata a lui"

"sai però che anche lei ci sta male? perché fa tanto quella che dice che non ha bisogno di nessuno ma alla fine ci sta male per il vostro allontanamento"

"ma io non ce le faccio a stare lì quando si innamorerà di un altro, si dice che se ti piace veramente una persona faresti di tutto per vederla felice, ma se a vederla felice ci stessi male io?"

"lo so, fa male all'inizio, quando ti innamori davvero di una persona sarà sempre un po' dentro di te, ma devi capire che perdere queste persone è solo peggio, quindi ti prego non fare questo errore, vai da lei, parlale, fai qualunque cosa ma ti prego, non perderla"
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pov Diana

aver discusso con Luca mi fa stare abbastanza male è dall'inizio che mi è vicino e ho paura di perderlo.

la sera, a cena, non ho molta fame, non ne ho mai molta in queste situazioni per cui vado in camera per riposare un po'

"Diana, Diana, Diana, vieni immediatamente di là"

"nunzio ti prego, non ho fame"

"niente scuse, dai su, vieni"

mi alzo dal letto controvoglia e nunzio mi trascina in sala dove il mio piatto ancora pieno è rimasto sul tavolo, un boccone, un altro ancora, ma subito dopo si forma un groppo in gola, faccio per alzarmi ma il ragazzo mi trattiene per il braccio facendomi risedere

"ce la fai"

inforca qualche maccherone e mi avvicina la forchetta alla bocca, non staccando mai i suoi occhi dai miei, va avanti così finché non finisco tutto il piatto

"hai visto, sei fortissima Diana"

sorride e mi stringe la mano; quando riesco a interrompere quel contatto visivo lo abbraccio brevemente e lo ringrazio, per poi andare velocemente nella mia stanza

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pov luca

è tutta la sera che li guardo, lei non aveva mangiato, e lui l'ha aiutata a terminare il piatto con infinite carezze e con gli occhi fissi nei suoi, quasi sapendo qualcosa che invece noi altri non sappiamo. lei, comunque, non mi ha mai guardato così. mi torna in mente quando ad aiutarla ero io, quando la guardavo dormire sul mio petto o quando le sue lacrime bagnavano la mia spalle e nonostante tutte le domande che avevo lei mi faceva capire con uno sguardo che non voleva altro che appunto una spalla sui cui contare, su cui piangere se necessario, quanto alla fine, sotto tutte le sue maschere, lei avesse solo bisogno di aiuto, solo ora ho capito quanto è stato sbagliato comportarmi così con lei, domani le parlerò. 

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pov diana

ho sistemato le cose con luca, detesto dirlo ma questi pochi giorni senza lui sono stati un inferno, al momento mi sto recando in sala prove dove mi attende il mio insegnante

appena entro mi saluta e mi incita a sedermi su uno sgabello posizionato per me

"come forse immaginerai, all'inizio ho fatto finta di niente, ma penso tu sappia che quando sei entrata, molto dopo rispetto ai compagni, oltre che per la tua tecnica sulla danza classica, e come poi si è capito nella danza contemporanea, io ti ho presa per il latino, non ti ho cresciuta io, hai fatto poche gare effettivamente ma si sentiva molto parlare di te, poi a un certo punto non ho più sentito il tuo nome, vorrei capire che è successo, un infortunio forse?"

"un infortunio si, da cui non sono più guarita del tutto, qui" dissi indicandomi il cuore "e soprattutto qui" dissi poi indicandomi la testa, todaro annuì

"ma ora, va meglio, nel senso, penso di essere pronta, ci vorrei provare insomma"

"sicura?"

"si"

"a proposito anche il rapporto tra te e nunzio deve cambiare, nella fase iniziale lo capivo ma adesso..."

"ora abbiamo un buon rapporto"

"bene, perchè il meglio per riprendere confidenza sia proprio un passo a due, te la senti?"

"si, nessun problema"

"ottimo, per favore avvisalo che domani mattina vi voglio a lezione" annuisco ed esco salutando todaro

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"todaro ci vuole domani mattina a lezione" annuncio al siciliano

"questo vuol dire che..."

"ne abbiamo parlato, ha detto che un passo a due è l'ideale per riprendere un po' di confidenza"

"è una notizia fantastica!"

"agli altri lo diciamo"

"mhh, lasciamogli la sorpresa sulla ricchezza del tuo repertorio"

"ci sto" annuncio ridendo

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il giorno dopo ci rechiamo a lezione e todaro ci mostra la coreografia che ha pensato

"diana, non ti preoccupare se in alcuni passi non riesci, è solo per capire il tuo livello"

"ok"

impariamo la prima parte della coreografia, e, quando iniziamo a ballare, siamo talmente in sintonia che quasi mi sembra surreale, non mi era mai capitato prima di torvarmi così bene con un ballerino solo al primo passo a due.

quando finiamo todaro è contento, ci fa i complimenti e ci congeda.

𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐- 𝒏𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐Where stories live. Discover now