•I• Esaurimento da calore

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Esaurimento da calore:
Aumento improvviso della temperatura corporea, dato dall'impossibilità da parte dell'organismo di mantenerla a livelli standard in ambienti troppo caldi e umidi.


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6 mesi dopo...

25 maggio 2023

Montecarlo, Principato di Monaco.


-Bea, potresti andare al codice giallo? Hanno bisogno di te- chiede frettolosamente la mia collega Camille, mentre regge tra le braccia almeno una decina di bocce di soluzione fisiologica; credo sia la settima volta che la vedo fare avanti e indietro da una parte all'altra del pronto soccorso.

-Vado subito- rispondo senza esitazione; questa notte è una di quelle che quando ero a Napoli definivamo ironicamente "d'assalto", dove noi operatori siamo in netta minoranza rispetto ai pazienti e alla mole di lavoro da svolgere.

Ho appena dimesso una bambina con gastroenterite, ma non riesco neanche a salvare i dati sulla sua cartella clinica elettronica che sono costretta a recarmi dal prossimo paziente.

Amo il mio lavoro e amo la medicina di urgenza, ma alcune volte il pronto soccorso assomiglia più ad una gara di triathlon. Quando sono partita alla volta del Principato di Monaco, non mi aspettavo di trovare una situazione del genere; credevo, ingenuamente, che tutti gli abitanti avessero una disponibilità economica tale da avere il proprio medico privato da chiamare anche di notte, poi pensavo "quanti bambini ci potranno mai essere nel Principato?"

La risposta l'ho ricevuta qualche giorno dopo aver iniziato a lavorare: troppi.

Naturalmente non sono sempre tutti malati, ma la maggior parte delle madri sono così apprensive da venire qui al primo starnuto, di conseguenza siamo pieni di codici bianchi e non si sa mai a chi dare effettivamente la priorità.

Vengo indirizzata verso il letto sedici e dal tablet ho la conferma che è stato classificato come codice giallo; non appena mi avvicino vedo che steso sul lettino c'è un bambino di poco più di tre anni, il quale appena si rende conto della mia presenza inizia a piangere e dimenarsi, aggrappandosi saldamente alla t-shirt del padre che lo accompagna.

-Sì lo so, la divisa fa questo effetto- ironizzo, per poi sedermi sul lettino accanto al piccolo -ma non voglio farti del male, puoi solo dirmi il tuo nome?-

-Hervé- singhiozza lui, scoprendo appena la faccia, quel tanto da permettermi di osservare i suoi meravigliosi occhi verdi.

-Tesoro fai il bravo dai, la dottoressa vuole solo aiutarti- parla il ragazzo al suo fianco ed ora che sono più vicina mi rendo conto del fatto che sembra avere un viso conosciuto, ma in fondo Montecarlo è piccola, probabilmente ci saremmo incontrati al supermercato.

-Papà, posso sapere che cos'ha questo piccolino?- Chiedo dolcemente, scompigliando i capelli biondi al bambino nel tentativo di incentivarlo a fidarsi di me e ottenere così la sua compliance.

-Hervé ha la febbre da questo pomeriggio e non accenna a scendere. Un'ora fa era sul letto e per alzarsi è svenuto, così io e la sua mamma ci siamo preoccupati e abbiamo deciso di portarlo qui.- Mi spiega e io lo ascolto con attenzione.

-D'accordo, in famiglia o a scuola ci sono stati altri casi di influenza? E' rimasto tanto tempo sotto il sole? Ha già assunto farmaci?- faccio le domande di rito, appuntando tutto in cartella, ma nonostante l'attenzione che presto al padre non mi sfugge notare che il colorito delle guance del piccolo tende eccessivamente al colore rosso.

Serotonina// Charles LeclercWhere stories live. Discover now