1 - Ibiza e Barcellona pt. 1

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Quattro mesi dopo il video

Agosto 2022

Barcellona - Ibiza


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|| Punto di vista di Sofia ||

« Forza, andiamooo! » gridò una delle mie amiche, trascinandomi per un braccio in direzione di un yacht di superlusso posteggiato al porto di Ibiza.

« Ma siete sicuri che possiamo? » domandai scettica, rimirando l'imbarcazione che avrebbe potuto benissimo avere il valore di milioni di euro.

« Abbiamo sgraffignato degli inviti, non vedo perchè non potremmo » commentò un altro nostro compare della banda, ridendo sguaiatamente.

« Sì ma, se ci scoprissero...»

« Oh, avanti Sofia, smettila di fare la lagnosa » continuò lui, scoccando poi uno sguardo annoiato in direzione del ragazzo che mi stava accompagnando « c'è già lui che rovina sempre tutto il divertimento, non mettertici anche tu »

« Se per divertimento intendi infrangere le leggi e rischiare di finire in galera per furto e sostituzione di persona in Spagna, sono gusti tuoi » gli rispose serio il diretto interessato, con tono piatto.

« Sì tratta solo di una festa! »

« Una festa privata organizzata da un famoso calciatore spagnolo » sottolineò il mio compagno « bisogna essere proprio stupidi per rischiare così tanto »

Il ragazzo lo mandò al diavolo, seguito da altri nostri compari, che sì incamminarono verso il molo.

« Potremmo comunque salirci cinque minuti » constatai io, cercando di convincere il ragazzo restio « anche solo per vedere come è una festa fatta da gente famosa »

Lui mi guardò inarcando un sopracciglio « Non credo siano tanto diverse da quelle che potrei organizzare io »

« Senza offesa » mormorai io « ma tu non possiedi così tanti milioni come loro e non fai feste da milionario. Cioè, non le organizzi proprio »

Il ragazzo, che sì chiamava Edoardo, alzò gli occhi al cielo: « Va bene, ma ci restiamo dentro per poco tempo. Non voglio sporcare la mia fedina penale, men che meno all'estero »

Insieme, ci dirigemmo verso lo yacht, nel tentativo di raggiungere la nostra combriccola.

Edoardo sì era sempre mostrato un ragazzo estremamente serio, così tanto che spesso rasentava la noia: poche volte sorrideva e non mostrava mai le sue emozioni, se non raramente. Pareva una roccia di ghiaccio, sempre con quello sguardo apatico e impassibile sul volto dai lineamenti duri, che non faceva mai trapelare nulla.

Era piuttosto alto, toccava quasi il metro e novanta e nonostante non andasse in palestra, il suo fisico era particolarmente curato. Aveva dei capelli castano chiaro, gli occhi di un nocciola molto più chiaro rispetto al mio, perennemente incorniciati da un paio di occhiali con una spessa montatura nera. Edoardo proveniva da una famiglia ben agiata economicamente: non sì trattava di gente con tanti milioni, ma di certo a loro i soldi non gli erano mai mancati. Infatti ciò gli consentì di ricevere un'educazione eccezionale: possedeva ben due lauree in Scienze politiche e sociali e in Relazioni Internazionali alla Harvard. Non a caso Edoardo era un ragazzo incredibilmente intelligente e amante della cultura: leggeva spesso libri relativi a tematiche complesse e filosofiche, adorava visitare siti culturali, stare nelle biblioteche e soprattutto scrivere. Aveva già pubblicato due libri e diversi articoli relativi alle scienze sociali in diversi ambiti applicativi e non solo in italiano. Sapeva destreggiarsi benissimo nelle lingue straniere, addirittura meglio di me che ne ero pure laureata. Quel ragazzo era semplicemente un genio, tuttavia, come per ogni cosa, tutto aveva un prezzo: le sue enormi capacità e il suo grande pensiero gli avevano impedito di sviluppare tre concetti capisaldi della nostra età, ovvero il gusto di prendere alcune cose con leggerezza, l'essere espansivo e il sapersi divertire.

Quel Ferro che Possiede una Voce || Marc Marquez [COMPLETATO]Where stories live. Discover now