CAPITOLO 17

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IVAN

<Nikolai, mi faresti il favore di presentarmi l'uomo dinnanzi a noi, grazie.> Chiede la donna.

<Raluca, ti presento Ivan Volkov. Come me, anche lui è uno degli under-boss della nostra organizzazione.

Con lui puoi mettere da parte la tua buona educazione, perché Ivan è un mio vecchio amico.

Dopotutto è lui che mi ha aiutato a trovarti.> Le risponde Nikolai guardandola dritto negli occhi.

Per un attimo i due entrano in un loop tutto loro, che viene spezzato da lei, che decide di allontanarsi dalla figura di Nikolai.

Si allontana dalla sua figura applicando della forza, in quanto Nikolai, con la propria mano, le teneva il braccio serrato.

<Te lo posso dire, sei proprio un bastardo Nikolai. Stasera te la faccio pagare.> Lo rimprovera la donna dandogli uno schiaffo sul petto.

Fa due passi avanti e alza la mano verso di me.

<Raluca Lazar, piacere di conoscerti Ivan. Devo dire che Nikolai mi ha parlato molto di te, e delle vostre varie avventure.>

<Romanov, Raluca. Romanov. Sei mia moglie ora. Tu non possiedi più quel cognome, ora hai il mio.> La rimprovera Nikolai.

<TI ricordo che mi ha sposata con la forza, contro la mia volontà.

Ed io con altrettanta forza, se non maggiore, ti ficcherò in quella tua fottuta testa, che Romanov non è il mio cognome!> Esclama lei, chiedendoci poi scusa per il suo comportamento.

Dopo alcuni minuti, passati in silenzio tra tutti noi, Raluca decide di allontanarsi da noi e addarsene.

Ma appena si gira, dandoci le spalle e incamminandosi verso la sua destinazione, si ferma di colpo e posa lo sguardo su noi tre.

La noto come osserva tuti noi dalla testa ai piedi, facendo un'attenta analisi delle nostre persone.

Dopo aver finito la sua analisi, dopo circa due minuti, Raluca decide di ritornare indietro sui suoi passi, dirigendosi verso mia sorella.

Osservo come le due donne parlano tra di loro, e in particolare noto come Raluca si rivolge a mia sorella parlandole nell'orecchio, non permettendo a noi uomini di capire di cosa stanno parlando.

Vedo come la figura si gira verso di me, prima di parlarmi. <Ivan io e Raluca andiamo al buffet per vedere cosa c'è, inoltre vi lasciamo così potete parlare di affari.>

<Non andrete da sole sorellina. Non so se questo è anche il pensiero di Nikolai, ma verrete accompagnate da Davyd.> Non le do un secondo per ribattere, che blocco la sua controbattuta con uno sguardo severo.

<Va bene, grazie mille fratellone.> Faccio un cenno con la testa a Davyd, come segno di eseguire il mio ordine.

E mentre Davyd si avvicina alle due donne, Nikolai intento a osservare il salone e le persone che si trovano intorno a noi, io guardo Raluca.

Azione che viene replicata da lei.

"devo dire che ha coraggio questa donna. è la seconda che riesce a reggere il mio sguardo." Penso mentre osservo entrambe allontanarsi da me e Nikolai.

<Allora che succede Ivan, perché volevi parlarmi.

Dopotutto mi ricordo che tu neanche volevi venire qui, se non ti avessi detto che anche mia moglie ci sarebbe stata...

Ed ora è andata via con tua sorella.> Mi dice mentre osserva anche lui Raluca e Larisa allontanarsi e perdersi tra la folla di gente, seguite dalla imponente figura di Davyd dietro di loro.

<Perché mi hai mandato quel messaggio?> Mi chiede mentre prende due calici di champagne, e me ne passa uno.

<Ho un'informazione molto importante e allo stesso tempo segreta.

Mio padre mi ha comunicato della possibilità di trovare il Diamante Nero, e metterlo al sicuro dai fratelli Aleksandrovna.>

<Ultimamente il comportamento di quei due non mi sta convincendo.

Sembra che ogni volta che ci incontriamo, sembra proprio che stiano facendo fatica a nascondere delle informazioni.> Mi comunica Nikolai.

<Come mai tuo padre ha informazioni sul Diamante Nero?> Mi chiede.

<Mio padre lavorava come consigliere dello Zar, però questa informazione tutt'ora è segreta perché Alecsei non voleva svelarla.>

<Perché?> Mi domanda con uno sguardo altrettanto pieno di dubbio.

<Mia madre e la moglie dello zar erano migliori amiche, e lo Zar aveva paura che tutti iniziassero a pensare che mio padre avesse avuto la promozione come suo consigliere solamente per favoritismo...>

<E ovviamente, a tuo padre serve il mio aiuto come ex-sicario e come membro della famiglia che lo Zar utilizzava come spie, non è così?>

<Purtroppo non abbiamo molte informazioni.

Sappiamo solamente che non si trova più al sicuro nelle mani degli Ivanov o comunque di quelli che sono rimasti dopo la scomparsa dello Zar.

Abbiamo bisogno del tuo aiuto per trovarlo e metterlo al sicuro.

Conoscendo la tua fama potresti tenerlo personalmente e regalarlo a tua moglie, fino a quando un nuovo zar si fa avanti.> Dico mentre sorseggio dal mio calice.

< Va bene. Tu e tuo padre siete fortunati che ho Raluca dalla mia parte.

A quanto pare è un gioiello che è rimasto nascosto a lungo.> Mi dice Nikolai finendo di bere il suo calice.

<Cosa vuoi dire?>

<Anche lei fa parte del nostro mondo, fa parte della mafia. E non solo, è anche una sicaria come me.>

<Non sapevo che fossi sposato!?> Gli chiedo per capire meglio la loro situazione.

<Matrimonio combinato, cioè... L'ho sposata senza nemmeno chiederglielo dopo che ho scoperto che è Cobra.>

<Cazzo> Impreco.

Cobra è l'assassino, sicario e spia più pericoloso che esista, e nella maggior parte dei casi usa il veleno per uccidere.

<Lo so, per questo l'ho portata direttamente davanti a un ufficiale per farci diventare marito e moglie.

Non potevo farmela scappare, per di più è l'erede della mafia rumena. Ci può tornare utile un'alleanza simile.

<Lo vedo poco probabile visto che è mio zio ad avere il potere nelle mani, mentre io mi trovo in giro per il mondo.> Proviene la voce di Raluca da dietro le spalle Nikolai.

<Tesoro abbiamo una missione, dobbiamo trovare il Diamante Nero. E... Possiamo tenerlo se vuoi. Regalo di matrimonio?> Le chiede Nikolai.

<Interessante... Adesso avete tutta la mia attenzione. Quando iniziamo?> Chiede Raluca.

La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora