And never, never, never ever let go

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A Luke volevano mettere una maschera su bocca e naso per addormentarlo. Il medico prese quella strana e trasparente attrezzatura e si preparò a sistemargliela per bene sul viso. -Togliti bastardo. NO! Non la voglio!- Urlò come un bambino . La figura dal camice bianco non lo ascoltò e con l'aiuto dei suoi colleghi, attaccò la maschera che era già in azione sul suo volto. Luke sentiva le palpebre abbassarsi piano piano.

Il ragazzo si risvegliò in una stanza a lui sconosciuta.

Osservò tutto quel colore intorno a sé confuso e stordito. "Ma che ci faccio qui ... Questa stanza è completamente bianca, pareti, soffitto , pavimento... Pure quel cubo messo al centro lì a caso. Accidenti questo colore quasi mi acceca" Pensò Luke

Si guardò: indossava una canottiera bianca, pantaloni neri ed una giacca nera con due strisce bianche. "Almeno non sono vestito come l'altra volta... Quella plastica era davvero fastidiosa"

Nell' angolo di questo piccolo ambiente chiuso c' è il medico che gli aveva messo la maschera..

" "Bastardo muoviti! Non stare imbambolato fà qualcosa! Appena mi rialzo ti strappo quel camice bianco di merda, quant'è vero dio! Inquietante." La cavia si aggirò per la stanza in cerca di un indizio qualunque per cercare di uscire di lì.

"Okay, Luke, devi solo uscire da questa stanza e poi andrà tutto bene. Cavolo, ho detto questa frase anche all'espererimento di ieri. Il mio obiettivo è trovare l'uscita... e fin qui... Tocca a me capire come.... In questo ambiente non c'è praticamente niente, solo bianco. Quel cubo lì in mezzo? Ci sarà qualcosa?" Provò a spostarlo , ma niente da fare. Era bloccato al pavimento. " Non c'è veramente nient'altro apparte questo cubo... Percorrendo il perimetro della stanza, non c'è neanche un buco o un oggetto. "

Ad un tratto la stanza si riempì di fumo. Prima era solo per terra, poi iniziò a salire verso l'alto e Luke fece fatica a vedere cosa aveva attorno.

"Oh dio , ma cos'è questo fumo? No, no, no... Mi devo calmare, non farti prendere dal panico... cazzo, sono claustrofobico" L'ansia gli salì in corpo.

Doveva assolutamente uscire da quella stanza, ma il pensiero di non farcela si inoltrava nella sua mente. " E se non ce la facessi? Ormai sono troppo debole, mi sono stancato di stare in questo posto, non voglio essere una fottuta cavia , anche se sono con i miei amici. O almeno quello che credo siano. Voglio tornare alla mia vita normale, con le persone che amo... Mi mancano troppo. 23 anni e ancora non ho trovato l'amore. Voglio trovarlo assolutamente... Ma ormai mi hanno preso... "

Passò i seguenti tre minuti a fissare il bianco della stanza.

"Ma se c'è una cosa che ho imparato in questa merda di posto, qui o completi le missioni o sei morto. Quindi forza Luke, cerca, qualcosa per uscire di qui ci sarà di sicuro"

Poco dopo le luci cambiarono da bianche a rosse e divenne ancora più difficile vederci. Il fumo aveva un odore vomitevole e Luke Iniziò a tossire e continuò così per un lungo tempo.

Il panico lo travolse , e si portò le mani nei capelli. Non respirava bene e cercò di uscire da quel posto chiuso. Corse per tutta la stanza ansimando e si piegò a terra e vomitò a causa del fumo. Rimase seduto per terra per un po', trovando un modo per respirare regolarmente, ma non ci riuscì.

"Dai Luke, respira, con calma. Un respiro... No, il fumo continua a entrarmi nei polmoni..."Si fece forza , mettendo una mano sul cubo che aveva vicino. Con la poca energia che gli rimaneva, perché il fumo lo aveva indebolito e le luci gli confondevano la vista, si alzò in piedi. Gli sembrava che le gambe gli tremassero. Mise un piede davanti all'altro e camminò, barcollante. " Ok , questo fumo mi sta fottendo la testa e il naso... e mi toglie la forza, ma tu, caro mio Luke ce la puoi fare. Ok ragioniamo. Il muro è coperto da mattonelle, in genere nei film dietro una mattonella c'è un pulsante o la pigi si apre qualcosa. "Cercò di premere qualche mattonelle "No, nulla. Allora non siamo nei film. Però ci sarà comunque qualcosa che mi farà uscire. Sì. Ci sarà.."

"Inoltre quel medico è sempre lì nell'angolo che mi fissa. Direi che è un'idiota, cioè ne ha la faccia...... Ma non c'è davvero niente che apra un varco o qualcosa di simile. Oh no, il fumo ".

Il ragazzo tossì: il fumo acquisì un odore soffocante e vomitevole. Stava per vomitare di nuovo. "Oddio il fumo mi sta quasi facendo vomitare" Tossì ancora " Ti prego, non devo svenire. Non devo svenire. Io uscirò di qui."

Gli occhi facevano fatica a stare aperti e gli sembrava che il fumo gli appannasse gli occhi azzurri. Il sorvegliante della missione di Luke emise uno strano suono aprendo la bocca e subito dopo, il fumo aumentò. La cavia tossì ancora e quel fumo lo fece addirittura piegare a terra. "Ora non ce la posso fare, non ho più energia, figuriamoci l'aria con questo fumo. Ho paura seriamente stavolta. I polmoni non trovano ossigeno e mi sento come se davvero stessi per morire. " Sul muro che aveva davanti intravide uno strano segno "E quel segno? Lo vedo a malapena, il fumo deve averlo coperto prima.. E se quella fosse la chiave per uscire? NO Luke, ora ti alzi e lo vai a toccare. E' l'unica e ultima speranza... Altrimenti morirò qui.''.Si alzò piano, con l'ultimo rimasuglio di energia e toccò quel segno.Una porta rossa come le luci, si aprì davanti a lui emanando una luce bianca e accecante. Fece subito un passo, l'unico che gli serviva, ed entrò nella luminosità dell'uscita. Poi vide il buio, che anche se era nero, lo accecò come se fosse il sole, portandolo nel sonno profondo.

La sua missione era terminata.



ANGOLO AUTRICE:

ehy ehy ecco la seconda parte dove si parla di luke! vi piace?' fatemi sapere!!

Martina Irwin

TEETH ||5SOS||Where stories live. Discover now