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Ero dietro ad Usagi, mi stava guidando verso il centro abbandonato, per trovare una tenda, e magari qualcos'altro di utile.

Eravamo rimaste in silenzio quasi tutto il tempo, la situazione abbastanza imbarazzante, ma alla ragazza davanti a me non pareva importare molto.
Camminava decisa, quasi come se si fosse dimenticata della mia figura proprio dietro di lei.

"Ecco, ci siamo" disse entrando in un negozio che vendeva di tutto, davvero di tutto.
Andammo dirette verso la parte dedicata al campeggio, Usagi mi lanciò uno zaino blu notte e una tenda verde.
"Tieni questi"

Poi la vidi fermarsi qualche secondo, davanti al reparto rivolto agli arrampicatori, alla montagna.

Rimase a fissare quegli scaffali per un paio di minuti, senza dire niente, senza fiatare.
Sapevo ci fosse qualcosa sotto, ma avevo troppa paura a chiedere.
Pensavo che solo la mia presenza fosse già abbastanza per lei, non avrei voluto risultate scomoda.

"Se ci pensi è come fare shopping" dissi cercando di smorzare la situazione, ma lei sembrò impassibile.
"Che ne dici di andare in qualche negozietto qui vicino e prendere qualcosa di carino da indossare?"

Lei mi guardò, poi scrollò le spalle.
"Abbiamo cinque giorni di visto, godiamoceli."
Affermai, sorridendole poi.

"Ci sono un paio di negozi carini qui accanto..." si voltò a guardare la strada poi mi sorpassò "...allora? Non vieni?".

_______

I nostri giorni di visto erano quasi scaduti, eravamo al terzo, avremmo dovuto partecipare ad un game al più presto.
L'ansia mi stava divorando.
Avevo passato gli ultimi giorni quasi in pace.
Il senso di colpa verso Kaito ogni tanto mi sovrastava, ma crollavo solo di notte, quando Usagi era chiusa nella sua tenda, e io nella mia.

Era in quei momenti che potevo piangere in pace.
Che potevo ripensare anche a cosa successe poco prima che arrivassi in questo mondo.

Questi erano i miei pensieri mentre Usagi prendeva un coniglietto da mangiare questa sera per cena.
Il mio rapporto con lei?
Si può dire che sta migliorando, almeno credo.
So che in fondo è una persona che tiene agli altri, ma credo che le sia capitato qualcosa...
Qualcosa in montagna.

"Abbiamo la cena!" La sua voce squillante mi portò a risvegliarmi dai miei pensieri.
Quando riusciva a cacciare, a raggiungere i piccoli obiettivi che si programmava giornalmente, diventava un altra persona.

Le sorrisi, e poi iniziammo ad incamminarci verso le nostre tende.
Intanto Usagi mi parlava di come avrebbe cucinato la cena.
Poteva sembrare strano, ma in quelle piccole cose, ci trovavo tanta felicità e armonia.

Improvvisamente la ragazza accanto a me si fermò.
Lo feci anch'io.
C'era qualcosa, qualcuno in lontananza.
Un ragazzo, steso a terra.
Non mi ci volle molto per riconoscerlo.

"Arisu..." sussurrai
"È quello il suo nome?" disse Usagi, avvicinandosi a lui.
Non si muoveva, sembrava... morto.
La ragazza gli diede una leggera scossa col piede, lui aprì gli occhi.
Era come se fosse senza vita... non parlava, non ci guardava, respirava in modo sottile, e basta.

"Vuoi vivere?" Fu Usagi a parlare. La sua faccia era tornata seria.

"Devo morire..." Sussurrò il ragazzo, mi arrivò una fitta al cuore "...anche io."
Aveva appena perso qualcuno.
Forse il ragazzo dai capelli biondi che era con lui durante il game 'oni e umani'.

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⏰ Last updated: Jan 23, 2023 ⏰

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shattered || chishiyaWhere stories live. Discover now