Minaccia per il cuore

469 32 4
                                    

Cheryl's pov
Nel periodo in cui ho conosciuto Toni, avevo deciso di cambiare un po' la mia vita, essere più permissiva con le emozioni, parlare di più e non avere la costante paura che tutte le persone volessero farmi del male. Avevo capito che non andasse bene la persona che sono diventata, o meglio, che mi hanno fatto diventare. Premetto che l'innamorarmi di qualcuno non era assolutamente nei piani, era troppo anche con tutti i migliori propositi. Anzi, non credo neanche di essermi mai innamorata di qualcuno, tutto quello che faccio è ossessionarmi fino a quando quella persona non diventa come tutte le altre perché l'ossessione è sparita. Mi sono condannata ad una vita di solitudine, vissuta solo con la propria mente, senza averne un'altra con la quale condividere pensieri; mi sono creata una vita fatta di apparenze, perché per le persone è più facile parlare che conoscere qualcuno a fondo e per me era più facile apparire per quella stronza che per quella sensibile e con tante emozioni da dare alla gente. Molto più facile. 
In questo mondo è più facile avere un cuore di ghiaccio che prendere coraggio e aprirlo anche con la probabilità di essere feriti, e lo ammetto, ho scelto la via più facile. Nessuno mi parla se non come la rossa figa che si crede chissà chi, però c'è stata un'eccezione. Il marzo di tre anni fa è arrivata l'eccezione a questa regola, l'unica che osasse guardarmi sul serio, sfidarmi, senza la paura che io potessi farle del male, e guarda caso è stata la prima ad essere stata allontanata. Era troppo pericolosa per me, per le mie barriere, e l'ho capito da quando le ho detto quelle parole alla fermata, perché quella non ero io, era il mio cuore, e non potevo permettergli di prendere il comando. Ripenso a come mi fossi abituata subito alla sua presenza, e a come io sentissi uno strano conforto nel pensare che vivessimo nella stessa casa. I mesi che ha passato nella mia vecchia casa, sono stati i primi che io abbia mai vissuto con piacere lì dentro. Aspettavo con ansia la sua rabbia, che in qualche modo al posto di irritarmi mi divertiva tanto da spingermi a fargliela provare di proposito; aspettavo i suoi sorrisi, le sue argomentazioni talvolta senza senso. Volevo che desse voce ai suoi pensieri e sarei stata anche grata se mi avesse dato uno schiaffo quando mi comportavo da completa stronza. Tutto questo perché volevo vedere la vera lei e non la ragazza che si nascondeva dietro la paura e l'insicurezza, e quando l'ho vista andarsene, l'ultimo giorno, sapevo che sarebbe diventata una persona completamente diversa. Ricordo ancora come mi guardava con quei suoi occhi profondi ed io ad un tratto mi sentivo insignificante; a quanto pare era l'unica a sapere quanto fossi realmente vuota dentro, sapeva con esattezza come mandarmi in pezzi, ed io non potevo permetterglielo. Ecco spiegato le ultime settimane in cui vedevo Minerva più di quanto volessi, il perché delle risposte più fredde del solito; dovevo cercare in qualsiasi modo di allontanare la minaccia imminente che significava quella ragazza. Il senso di colpa è un qualcosa che arriva solo se ti importa sul serio, ed io posso dire di averlo percepito tutto il giorno in cui se n'è andata, perché con lei era fuggita anche la mia possibilità di essere salvata.

How she destroyed meWhere stories live. Discover now