La Raccolta delle Idee _▪︎MHA▪︎_

Amaro Deisderio Esaudito (BkDk)

《Lurido schifoso bastardo-!》Izuku lo disse tra i denti seduto sulla cima del palazzo più altro di Tokyo prendendo un profondo tiro dalla sua sigaretta. Quella che era? La quinta in una sola mattinata?
Con uno sbuffo irritato espirò buttando fuori la nuvola di fumo più grande della sua vita. Era furioso, nervoso, tutto quel che un eroe non doveva essere, ma tanto lui non lo era, che gli importava?

《Trovato!》Izuku nemmeno si voltò continuando a fumare con nervosa calma la sua sigaretta ignorando la persona che silenziosamente era giunta alle sue spalle《E butta quella merda che ti uccide!》una mano gli schiaffeggiò la sua facendo precipitare nel vuoto il mozzicone verso la testa di chissà quale sventurato passante.
《Ciao Kacchan》Izuku lo disse con noia girando finalmente lo sguardo verso Bakugo Katsuki nella sua tuta da eroe, le braccia conserte e gli occhi rossi ed affilati che lo giudicavano dall'alto.
《Come cazzo devo fare con te Deku!?》il biondo si mise seduto accanto al suo vecchio amico ďinfanzia sospirando frustrato.
《Legami come un salame con quelle tue saette arancioni e sbattimi come al solito qualche notte in gatta buia, la nostra routine no?》il verdino rise amaramente ironico prendendo una nuova sigaretta dalla tasca dei jeans offrendola al biondo che la rifiutò accendendola per sé.
《Sei uno sconsiderato Deku, hai fatto una cazzata prima》
《Con tutti i quirk che hai mi stupisce che tu non mi abbia trovato o fermato prima, di solito sei più veloce...》
《Non ho solo te a cui pensare!!》Katsuki storse le labbra nel sentire ľacre odore della sigaretta senza però spegnergliela questa volta, sé se ne era accesa un altra qualcosa non andava.
《Ah ah, giusto mi scordavo che sei ľeroe numero uno, ľerede di AllMight》il ragazzo rise ironico pulendo una guancia dal sangue che aveva iniziato a colare da una delle sue guance, rimasugli dell'ultima rissa che aveva vinto tra i vicoli della città sotto le vesti di Vigilante.
Bakugo non disse nulla, non sapeva che dire. Conosceva il dolore di Izuku, la gelosia, tutti quei sentimenti negativi che provava verso di lui e in particolare la rabbia verso scelte prese nel corso della loro vita.
《Questa volta non andrai in gatta buia》Katsuki lo sospirò massaggiando la radice del naso tra due dita 《ho già parlato con gli agenti e questa volta lasceranno stare, sanno che è stato per difesa personale》
Izuku non rispose aspirando gli ultimi tiri della sigaretta per poi stendersi sul gelido pavimento di quel tetto osservando le nuvole che lentamente scorrevano nel cielo.
Il silenzio tra loro a un esterno sarebbe sembrato teso, sul punto ďesplodere, ma non era così, più ľaria sembrava farsi elettrica e più erano tranquilli.

《Quante persone hai aiutato oggi?》
《Abbastanza》
《Quante ne hai terrorizzate?》
《Molte di più》
Una risatina uscì dal petto di Izuku che aveva momentaneamente messo da parte le asprità per concedersi un momento col suo unico vero amico e nemico.
Ľaveva visto entrare allo UA, coronare il sogno che entrambi avevano da bambini, aveva visto i suoi nuovi quirk e aveva scoperto cosa fossero, come li avesse ottenuti e ľaveva odiato, odiato con tutto il suo corpo perché lui aveva già tutto, un quirk forte, una possibilità e lui nulla, poteva andare a lui quel potere, avere così una possibilità di rinascita e riscatto, ma il destino aveva voluto dare a chi già aveva.
《Kacchan...com'è avere la sua forza?》Midoriya buttò il mozzicone da qualche parte incrociando le braccia dietro la testa per usarle come comodo cuscino senza smettere ďosservare il cielo.
《Mi fa sentire invincibile》
Già, che risposta si doveva aspettare? Izuku sospirò rotolando su un fianco per dare la schiena al biondo che ancora seduto osservava i palazzi perso con la testa chissà dove a fiutare il pericolo.
《A casa mi farai il culo a strisce non è vero?》
《Ti farò diventare una cazzo di zebra stanne certo lurido nerd!》
《Prima di tornare a casa devo vedere una persona..》
《Chi merda è? Lo vedo che sei nervoso!》
《Papà...》
Alla risposta Bakugo si gelò voltandosi a guardare il verdino, la sua schiena rigida mentre incassava il collo nelle spalle e le ginocchia al petto come un bambino spaventato che cercava conforto tra le sue stesse carni.
《Che cazzo stai-》
《Mi hanno contattato più volte dal Tartaro, insiste sul volermi vedere e parlare o non darà altre informazioni per scovare i suoi collaboratori... mi hanno svegliato sta mattina con la gentile visita di due agenti e una signora del governo che mi hanno minacciato di togliermi tutto se non collaboro, di far sapere al mondo intero che sono suo figlio.. mi hanno già momentaneamente sospeso il conto in banca come fanno coi criminali per metterli alle strette... sono stati ďavvero poco simpatici》 una falsa risata scosse Izuku che si asciugò delle piccole lacrime che avevano scelto di uscire nuovamente agli angoli dei suoi occhi per la frustrazione, la rabbia e la stanchezza.
《Non possono costringerti!!》
《Ma ľhanno fatto, quindi possono... perché lasciare che il figlio del peggior criminale della storia e del mondo abbia una vita facile e felice..?》 Un altra amara risata scosse il verdino che aveva preso a piangere con più foga tentando di trattenersi. Aveva già versato abbastanza lacrime per quel mostro, non voleva sprecarne altre.
《Vengo con te. Quei bastardi la pagheranno!》
Non ribatté, Izuku si ritrovò semplicemente una di quelle fruste arancioni attorno al corpo e poi in volo verso ľagenzia del biondo per prendere ľauto e andare al Tartaro a tutta velocità ignorando i limiti di velocità consentiti. Gli disse solo un flebile grazie mentre si lasciava scortare asciugando le ultime lacrime amare tra le crisi isteriche di rabbia dell'eroe e qualche esplosione tra le minacce di morte verso tutti gli uomini del governo e quel bastardo di AllForOne.
Non gli bastava tenerlo già sotto controllo di nascosto per assicurarsi che non lavorasse per il padre, adesso andavano addirittura a minacciarlo come se fosse una sua colpa esser figlio di un mostro che vuole vederlo e parlargli solo per rovinargli ancora un po' la vita.