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Haley.

"Kie.." pronunciai appena io e la ricciolina ci avvicinammo al pontile davanti allo chateau.
"Umm..." mugoló in tutta risposta mentre picchiettava sul legno su cui si era appena seduta.
Senza scogliere le nostre dita ancora intrecciate, mi sedetti accanto a lei con u piedi penzoloni e aprii finalmente quel discorso.
"Dobbiamo dirlo agli altri..." dissi semplicemente continuando a guardare il mare calmo davanti a noi.
"Che cosa?" chiese solleticandomi il viso con i suoi capelli folti quando si voltó verso di me.
I suoi capelli morbidi e profumati erano come una droga per me, difatti non potevo fare a meno.
"Quello che è successo ieri sera..." risposi voltandomi versi di lei e ritrovandomi a nuotare nel paradiso dei suoi occhi.
Lei mi sorrise, e cavolo! Quel cazzo di sorriso mi fregava ogni volta, infatti sorrisi comprendomi il viso con la mano.
Ma quel sorriso era anche la medicina a tutte le mue sofferenze, l'arcobaleno dopo tutti i giorni bui e il sole, il sole splendente dopo tutta quella tempesta.
"Si hai ragione Hal" mi disse prima di prendermi il meno tra le dita e avvicinando le  pericolosamente le sue soffici labbra alle mie.
Cercai di azzerare quella distanza ancora una volta ma lei mi fermo pochi centimetri prima.
"Però... Prima dovremmo capirlo noi, nin credi?" sussurrò faccenda scivolare dolcemente il suo respiro saldo sulle mie lavbea e il mio naso.
"Io voglio stare con te Kiara." quest'ultima sorrise e mi baciò, con una passione alle stelle e la delictezza di un piuma, che piano piano galleggia in aria fino a toccare terra con raffinatezza.
"Credo che adesso siamo pronte per dirlo anche a Pouge." annunciò con il fiatone.
Mi alzai in piedi e le tesi la mano gentilmente, lei fece combaciare perfettamente le nostre dita e poi, con un sorriso, pieno di una sentimento che solo mua sorella aveva saputo dimostranti, camminano verso lo chateau per parlare con gli altri.

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