See you again

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Harry

Era passata una settimana ormai da quando Louis non era più con me.
Niall mi aveva aiutato molto, passavamo più tempo insieme, mi aiutava, e soprattutto mi distraeva.
Mi distraeva dal fatto di pensare a Louis.

Erano le 9.30 di una mattina soleggiata e mi sentivo piuttosto bene.
Decisisi muovermi un po, magari correre o solamente fare una passeggiata.
Misi le mie scarpe da tennis preferite, una maglietta a maniche corte abbastanza larga e dei pantaloncini.

Dopo aver preso il mio iPod, le cuffiette e gli occhiali da sole uscii di casa.
Percorsi la via di casa per circa due volte quando mi decisi a svoltare l'angolo.
Passai la metro, passai il bar, passai il parco.
Poi però tornai indietro, mi soffermai sul cancello e mi guardai attorno.

Appena misi piede oltre l'entrata un senso di angoscia mi pervase da capo a piedi.
Tutto mi ricordava Louis, ogni singola cosa.
Dal canto degli uccelli alle anatre nel lago.
Dal colore verde del prato al colore azzurro e cristallino dell'acqua, come i suoi occhi.
Dai bambini che erano accompagnati dalla loro famiglia ai passanti solitari.
Poi mi girai.
La panchina.

La famosa panchina dove ci incontrammo per la prima volta.
Camminai verso di essa per poi sedermici sopra.
Incrociai le gambe e nascosi il viso nei palmi delle mie mani.
Chiusi gli occhi e una marea di ricordi, pensieri, emozioni si mischiarono dentro la mia testa, dentro di me.

Quanto mi mancava Louis, una persona così fondamentale nella mia vita, una persona così speciale ed importante, una persona per la quale avrei lottato ora non c'era più.
Qualcuno sano di mente, se fosse stato al posto mio, lo avrebbe odiato per ciò che aveva fatto.
Ma io proprio non ci riuscivo.
Sentivo la necessità, il bisogno di continuare ad amarlo.

Ero così assorto dai miei pensieri che ci misi qualche secondo prima di realizzare che qualcuno mi stava chiamando.
Qualcuno stava urlando il mio nome.
E quella voce non avrei potuto non distinguerla.
Era la voce di Louis.

Scattai in piedi voltandomi.
Era bellissimo, come sempre.
Non era cambiato molto ma si era lasciato crescere un po' di barba.
Avrei dovuto dire qualcosa altrimenti sarei risultato come un idiota.
'Louis' dissi, con un tono tra l'insicurezza e la felicità.

Ma quella felicità che avevo in corpo fino a pochi istanti prima si trasformò in rabbia e tristezza.
'Dove sei stato? Dove diavolo sei stato? Hai idea di come io sia stato male in questi giorni? Di quanto tempo io abbia passato a pensarti e a pensare perché tu abbia agito in quella maniera? No! No che non ne hai idea!'
Stavo alzando la voce e dovevo controllarmi.

Louis però non sembrava preoccupato, semplicemente si avvicinò a me e alzandosi con disinvoltura in punta di piedi si avvicinò a me.
Le sue labbra si unirono alle mie e in quel momento dimenticai tutto ciò che avevo passato.
Avevo sentito così tanto la sua mancanza, la mancanza dell'affetto che solamente lui riusciva a darmi, la mancanza delle sue labbra, del suo profumo, la mancanza di tutto ciò che caratterizzava lui.
Mi mancava lui.
E in quel momento sarei stato capace di perdonargli ogni cosa, anche la più grave.
Nulla importava più se lui era vicino a me.

SCUSATE SCUSATE SCUSATE E SCUSATE PER L'ENORME RITARDO.
Non avevo molta voglia di scrivere in questi giorni, scusatemi nuovamente.
Spero che il capitolo vi piaccia e per ogni cosa sapete dove scrivermi, un bacio xx

In The MoonlightWhere stories live. Discover now