"La casa abbandonata: il male che non vuole morire"

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Era una notte buia e tempestosa. Una fitta nebbia avvolgeva la città, oscurando ogni cosa. In un angolo della città c'era una vecchia casa abbandonata. La porta era socchiusa, come se aspettasse qualcuno. Le finestre erano sporche e rotte, con i vetri spaccati.

Un gruppo di amici decise di esplorare la casa, incuriositi dal fatto che fosse stata abbandonata da anni. Entrando, trovarono un ambiente polveroso e in disordine. Non c'era luce e il loro unico supporto era una vecchia torcia a mano. Si sentiva solo il suono dei loro passi che rimbombavano sui pavimenti di legno marci.

Decisero di salire le scale che portavano al piano superiore. Ma quando arrivarono in cima, trovarono una porta chiusa. Provarono a girare la maniglia, ma era bloccata. All'improvviso, la porta si aprì di scatto, con un rumore assordante. L'interno era cupo e sinistro, con vecchi mobili e oggetti polverosi.

Mentre i ragazzi esploravano la stanza, si sentì un suono dietro di loro. Girandosi, videro un vecchio specchio, che sembrava guardare dritto in loro. Uno dei ragazzi si avvicinò per dare un'occhiata e vide una figura strana, che sembrava apparire e scomparire in un lampo. Iniziarono a sentire dei rumori provenienti dall'interno della casa, che sembravano avvicinarsi.

All'improvviso, si sentì un urlo spaventoso proveniente dal piano di sotto. Era l'urlo di una donna. I ragazzi si precipitarono giù per le scale e trovarono una stanza con una vecchia sedia e un tavolo. Sopra il tavolo c'era un foglio di carta, che sembrava appena scritto.

In cima alla pagina c'era scritto il nome di una donna che era stata assassinata nella casa anni prima. Sotto il nome, c'era scritto "Non uscite da qui". I ragazzi erano terrorizzati. All'improvviso, la porta si richiuse da sola e il rumore di qualcosa che sbatteva contro di essa era assordante. Cominciarono ad avere la sensazione di non essere soli nella stanza.

La luce della torcia iniziò a tremare e si spense. Nella totale oscurità, i ragazzi iniziarono a sentire passi che si avvicinavano sempre di più. La tensione era alle stelle. Si udì un altro urlo spaventoso che sembrava provenire dalla cantina.

I ragazzi si guardarono l'un l'altro, senza sapere cosa fare. Ma sapevano di dover andare alla ricerca di quella donna. Con la speranza di sopravvivere, cominciarono ad avanzare verso la cantina, dove il loro peggior incubo avrebbe potuto diventare realtà.
I ragazzi cercarono di scappare, ma la porta si chiuse di colpo, lasciandoli intrappolati. Iniziarono a sentire dei rumori provenienti dalla cantina. Era come se qualcuno o qualcosa li stesse cercando. La tensione era alle stelle e i ragazzi si guardavano intorno con il terrore dipinto sui loro volti.

Poi, all'improvviso, si spense la luce rossa e le ombre si muovevano sulle pareti. Era come se ci fosse qualcosa dietro di loro, che li stava inseguendo. Uno dei ragazzi si girò per guardare, ma la figura strana gli si parò di fronte. Era una donna che sembrava uscire da un'altra dimensione, con le mani sporche di sangue.

I ragazzi cercarono di scappare, ma la donna li inseguiva. Quando finalmente arrivarono alla porta della cantina, il ragazzo che era scomparso all'inizio, si materializzò di fronte a loro. Sembrava essere posseduto da uno spirito sinistro e si avvicinava minaccioso.

I ragazzi capirono che era finita e iniziarono a gridare aiuto. Ma nessuno li sentì. La casa abbandonata era il loro unico incubo, dove sarebbero rimasti intrappolati per l'eternità.

I ragazzi arrivarono alla porta della cantina tremanti. Erano certi che, una volta scesi le scale, non ci sarebbe stato ritorno. Lentamente, aprirono la porta e iniziarono ad avanzare nella totale oscurità. Sentivano solo il rumore dei loro passi e il battito accelerato del cuore.

All'improvviso, uno dei ragazzi inciampò e cadde per le scale, producendo un rumore assordante. I compagni si precipitarono giù per vedere se stesse bene, ma non c'era traccia di lui. Era come se fosse scomparso nel nulla. Iniziarono a gridare il suo nome, ma non ricevettero risposta.

Poi, un rumore sinistro proveniente da una stanza vicina attirò la loro attenzione. Era come se qualcuno stesse camminando. Con grande cautela, si avvicinarono alla porta e la aprirono. L'interno era illuminato da una debole luce rossa e al centro della stanza c'era una figura strana. Era una donna con un abito bianco macchiato di sangue, che si muoveva lentamente verso di loro.

Alla fine, la donna misteriosa si avvicinò lentamente ai ragazzi, con uno sguardo vuoto e un sorriso malvagio. Si avvicinò a loro e lentamente li afferrò per le braccia. I ragazzi cercarono di liberarsi dalla sua presa, ma era troppo forte.

Lentamente, la donna li trascinò verso la cantina e li fece scomparire nel nulla. Non c'era più traccia dei ragazzi, come se fossero stati risucchiati da un'altra dimensione.

La casa abbandonata rimase lì, come un monumento al male che si celava al suo interno. Nessuno osò avvicinarsi a quella casa, perché sapevano che lì viveva una presenza sinistra che non avrebbe esitato a uccidere chiunque osasse avvicinarsi troppo.

Da allora, la casa abbandonata fu lasciata al suo destino, un luogo proibito e infestato da uno spirito malvagio. E i ragazzi? Nessuno sa cosa sia successo loro. Sono scomparsi nel nulla, come se la casa li avesse inghiottiti per sempre.

Storie di un certo spessore Where stories live. Discover now