Storie di un certo spessore

jeff the killer

Jeff the Killer. Non so se è solo una leggenda urbana o se esiste davvero. Ma una cosa è certa: ogni volta che penso a lui, il mio corpo si riempie di brividi. E ogni volta che mi guardo allo specchio, mi chiedo se quella figura macabra e pallida che vedo riflessa sia lui.

La mia storia inizia diversi anni fa, quando ancora frequentavo le scuole superiori. Era un giorno come tanti altri, ed io e i miei amici stavamo passando il tempo fuori dalla scuola, quando uno di loro ha iniziato a parlare di Jeff the Killer. Ho pensato che fosse solo una delle tante storie horror che circolano in rete, ma non avevo mai sentito parlare di Jeff prima d'ora.

Mi ha raccontato della sua faccia deturpata, della sua ossessione per il sangue e della sua abitudine di fare visita alle case di notte per uccidere le persone a sangue freddo.

Quando sono tornato a casa quella sera, ho cercato Jeff the Killer su internet. E ho trovato delle foto. Ma non erano foto di un mostro immaginario. Erano foto di una persona, con la faccia completamente deturpata, gli occhi che sembravano buchi neri e un sorriso malvagio stampato sul viso.

Mi sono addormentato quella notte con le immagini di Jeff the Killer nella mia testa. E ho avuto un incubo. Mi trovavo in una stanza buia, e Jeff era seduto su una sedia di fronte a me, con quel sorriso malvagio sul viso.

Mi ha detto che mi avrebbe ucciso, ma non subito. Voleva prima farmi soffrire, farmi sentire la paura più grande della mia vita. E poi, quando avrebbe deciso che era il momento giusto, mi avrebbe ucciso.

Sono stato svegliato dalla mia stessa voce, che gridava di paura. Ma anche quando sono stato svegliato, ho sentito la sua presenza. Era come se mi stesse osservando da lontano, pronto ad attaccare.

Da quel giorno in poi, ho iniziato a vedere Jeff ovunque. Nelle ombre, nelle strade buie, persino nei miei sogni. Non sapevo più cosa fosse reale e cosa no.

Ma la paura più grande è arrivata quando ho visto Jeff fuori dalla mia finestra. Era lì, con il suo sorriso malvagio, che mi guardava con quei suoi occhi neri.

Ho iniziato a gridare e a chiedere aiuto, ma quando sono tornato a guardare, Jeff era sparito. Ma ho sentito ancora la sua presenza, come se fosse lì con me, sotto la pelle.

E così, la mia vita è diventata un incubo. Non so cosa accadrà a me, se un giorno Jeff mi ucciderà o se dovrò vivere per sempre nella sua ombra.

Ma so che la mia paura è reale, e che Jeff esiste. E che ogni volta che mi guardo allo specchio, sento la sua presenza alle mie spalle, pronta ad attaccare.

E così, la mia storia finisce con la consapevolezza che non c'è scampo da Jeff the Killer. Non importa dove mi trovi, non importa quante persone abbiano cercato di aiutarmi, so che la sua presenza è sempre lì, a tormentarmi.

Ho provato a parlarne con i miei amici, ma mi hanno solo preso in giro. Hanno detto che è solo una leggenda urbana, che non esiste realmente. Ma io so la verità, e la verità è che Jeff è reale, e la sua sete di sangue non ha limiti.

Non posso andare avanti così. Non posso vivere nella costante paura di essere attaccato da Jeff. Devo fare qualcosa, ma cosa?

Ho iniziato a cercare informazioni su di lui, a cercare un modo per sconfiggerlo. Ma ogni volta che mi avvicino troppo alla verità, sento la sua presenza ancora più forte, come se mi dicesse di smettere.

Ma non posso smettere. Non posso lasciare che Jeff mi controlli, che mi faccia vivere nel terrore per il resto della mia vita.

E così, la mia ricerca continua. Continua in un ciclo infinito di paura e ansia, nella speranza di trovare un modo per sconfiggere Jeff the Killer. Ma so che, anche se lo facessi, la paura e l'angoscia che mi ha causato rimarranno con me per sempre.

E così, la mia storia finisce con la realizzazione che, anche se riuscissi a sconfiggere Jeff, il suo ricordo e la paura che ha causato resteranno con me per sempre. E non c'è niente che possa fare per liberarmi da quella prigionia mentale.