Capitolo 13

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Gayle sospirò accarezzando con delicatezza la testa di Sammy che tra le sue braccia aveva ancora gli occhi lucidi e si stava stringendo a lui come fe ne valesse della sua stessa vita.

-sono qui- gli sussurrò continuando ad accarezzargli la testolina bionda mentre dalla sua cameretta si dirigeva verso la camera di Carey. Ormai era passata una settimana da quando lui e Carey si erano messi insieme ed erano stati così tanto bravi a non far trapelare niente con Sammy che Lennard aveva dovuto chiedere loro se avessero parlato visto che non aveva notato nessuno cambiamento. La risposta alla domanda di Lennard era stata Carey che lo aveva baciato sulle labbra davanti al fratello. Da quel giorno ogni volta che staccavano tardi da lavoro Gayle rimaneva a dormire a casa loro con tanto di Sammy felice per la sua presenza tanto che a volte lo costringeva a giocare con lui fino a tardi per poi crollare addormentato. A Gayle non dispiaceva e anzi si divertiva anche a portare poi il figlio del suo ragazzo di peso fino alla sua cameretta per metterlo a letto e poi raggiungere Carey nella sua camera. Carey ogni volta gli diceva di non assecondare troppo Sammy visto che altrimenti si sarebbe abituato a essere portato in braccio ogni volta. La risposta del beta era stata: "fino a quando riesco a portarlo in braccio lo faccio".

Sammy non aveva avuto incubi quella settimana e Carey segretamente gli aveva confidato che era felice che fossero scomparsi quella mattina stessa: non avesse mai parlato. Gayle infatti era stato svegliato da un pianto ed era corso subito a controllare Sammy trovandolo in lacrime per l'ennesimo incubo ed era deciso a farlo dormire con lui e Carey quella notte.

-tutto bene?- sussurrò Carey vedendolo entrare in camera insieme a Sammy. Anche lui si era svegliato per via di quel pianto, suo fratello era l'unico con il sonno pesante che non si accorgeva mai di niente, ma Gayle era stato più veloce di lui ad alzarsi.

-ometto se dormi con papà gli incubi non ci saranno- Gayle sorrise a Sammy mentre cercava di lasciarlo nel letto matrimoniale per poter andare a dormire da un'altra parte.

-voglio anche te- sussurrò il bambino facendo sgranare gli occhi a Gayle.

-sicuro ometto?- gli chiese Gayle e Sammy annuì. Gayle lanciò un sorriso in direzione di Carey e si sdraiò nuovamente nel letto facendo in modo che Sammy raggiungesse velocemente il padre per rifugiarsi tra le sue braccia.

-amore mio riesci a ricordare l'incubo?- sussurrò Carey mentre vedeva Gayle avvicinarsi e iniziare ad accarezzare la testolina di Sammy e l'omega vide chiaramente la preoccupazione nello sguardo dell'altro anche se stava cercando di nasconderla. Sammy scosse la testa negando.

-era brutto però- sussurrò il bambino abbassando leggermente lo sguardo -papà- continuò poi attirando ancora di più l'attenzione di Carey -posso...posso chiamare anche Gayle papà?- Carey inchiodò i suoi occhi azzurri in quelli neri di Gayle trovandoli lucidi per l'emozione al sentire quelle parole provenire proprio da Sammy.

-certo che puoi- gli rispose il biondo con voce tremante e Sammy si voltò per stringersi questa volta il moro che ricambiò volentieri mentre non riusciva a togliersi il sorriso dal volto.

-Sammy- sussurrò Gayle -posso baciare il tuo papà?- domandò il moro e il bambino annuì così che Gayle si sentì finalmente autorizzato a baciare il suo Carey davanti gli occhi di Sammy, Carey che rispose felice a quel bacio prima di stringersi agli altri due. Era felice come mai lo era stato prima ed era avvenuto tutto per caso e anche più velocemente delle sue previsioni. Suo figlio si era innamorato del suo ragazzo prestissimo e aveva addirittura chiesto di chiamarlo papà ancora prima che lo presentasse come suo compagno. -ora dormite tutti e due che domani abbiamo la sveglia presto- sussurrò Gayle -Sammy i tuoi papà ti proteggeranno dagli incubi questa notte e tutte le volte che ne avrai bisogno- ma Sammy ormai si era già addormentato tra le sue braccia cullato dal calore che emanava.

-ti ha chiamato papà- sussurrò Carey guardando negli occhi l'altro -lo ha fatto prima di quanto immaginassi-

-io sono felice che mi consideri suo padre-

-anch'io, sarai un buon esempio per lui...meglio del suo padre biologico-

-quel coglione ha solo contribuito alla sua nascita e Sammy non l'ha mai chiamato papà quindi non è suo padre- disse Gayle con un sorrisetto soddisfatto sul volto per essere riuscito a primeggiare contro Manuel su qualcosa.

-che stai dicendo?- domandò ridendo Carey.

-dico che i figli sono di chi li cresce e non di chi li fa- rispose serio Gayle facendo venire gli occhi lucidi a Carey.

-smettila di dire cose del genere altrimenti tra te e Sammy oggi scoppio veramente a piangere a dirotto. Sono anche più sensibile in questo periodo maledizione-

-ti sta arrivando il calore?- domandò il beta e l'omega annuì chiudendo un attimo gli occhi e stingendosi meglio ai due -devo preparami allora-

-per cosa se tu non sei un alpha- borbottò Carey mantenendo gli occhi chiusi.

-potrei anche non essere un alpha ma tu sei il mio compagno e sai perfettamente che la cosa implica il fatto che io sia ancora più attratto da te durante il calore- gli ricordò Gayle e Carey si ritrovò a sorridere per un momento con ancora gli occhi chiusi.

-Lennard si troverà a dover fare da babysitter per un po'- aggiunse poi riaprendo gli occhi e sporgendosi per baciare sulle labbra il moro.


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