Palmo a palmo

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Io non potrò mai riposare. Tiro il lenzuolo fino al viso. Non riuscirò mai a chiudere occhio, finché non avrò parlato con Icaro.

Lui deve sapere che sto bene, che non sono sparita nel nulla. Mi avrà aspettata al Colosso? Cos'avrà pensato nel non vedermi arrivare, come ci eravamo promessi?

Ho supplicato Lolita di correre a cercarlo, ma lei ha preferito starmi vicina e accompagnarmi in ospedale. In fondo, avrei fatto lo stesso se la mia amica fosse finita sotto una macchina, non posso prendermela con Lola. Eppure, non faccio che arrovellarmi: non si lascia uno come Icaro solo a contare i minuti. Ciò non toglie che l'ho fatto.

Vai con lui?

Oddio. La domanda che mi ha posto, adesso, mi tortura. Sapeva di avermi strappata a un altro. Avrà mica pensato che in effetti preferisca il ragazzo che mi ha chiesto di ballare? Brando è conosciuto tra gli studenti, probabilmente anche Icaro sa di chi si tratta. E nessuna ha mai detto di no a Bomber Brandolini.

Io, invece, sì.  Ho fatto anche questo l'altra sera. Solo che Icaro non lo sa.

"Quanto sono sfortunata...", scoperchio il letto con una raffica di calci. E più di una fitta mi ricorda che stavo per finire schiacciata da un copertone. Gli scatti improvvisi e scomposti che non ho saputo trattenere mi fanno lamentare per il fastidio. Faccia affondata nel cuscino, sbuffo: "Questi lividi non possono spegnere la magia che stava nascendo tra di noi, non può essersi rovinato tutto in un attimo... Perché non mi ha scritto?".

E poi c'è Erik. L'immagine di lui che esce di soppiatto dal Colosso mi assilla. Tanto quanto il fatto che non si sia presentato al ballo, altrimenti - state sicuri - me lo sarei trovato tra i piedi. O, più probabilmente, io mi sarei trovata in qualche modo a pancia in giù, a un millimetro dalla punta delle sue scarpe.

Sa chi è Icaro? Conosce personalmente Icaro? Erik Buscaglione è Icaro?

"Non può non deve", allungo il braccio verso il comodino. "Devo sapere la verità e solo Lolita mi può aiutare". Così agguanto il cellulare e, senza lasciare il tempo alla Isteria di salutarmi, la investo con tutta la foga mista a fifa che mi scuote dentro.

"Lola, non posso uscire. Mia madre mi controllerà per diversi giorni, sai cosa significa?". Prendo fiato, ho un groppo alla gola che non si scioglie: "Questa mattina, dopo che mi hanno dimessa, mamma mi ha riportata a casa con la macchina che le ha lasciato la signora Benetti. Eravamo ferme al semaforo, quando ho notato quell'idiota di Erik uscire dal Colosso".

"Cavolo, l'idiota? Uao".

"Dovrei riposare, invece non faccio che pensarci".

"Okay, calma, affrontiamo una questione alla volta. Prima, Rory...".

"No, sul serio. Erik non era al ballo, non ufficialmente almeno. La mia più grande paura si sta materializzando, la sento. È una specie di tentacolo che mi sta stritolando la testa, capisci?".

Se solo non fosse vero, se solo Buscaglione restasse il miserabile che ha sempre voluto essere con me. Accetterei anche di doverlo sopportare per l'eternità. Be', non proprio in eterno, prima o poi dovrà smetterla ed è ora che io cominci a farmi valere. Diciamo che lo accetterei quel tanto che serve per capire se il destino mi darà l'occasione di rischiare con il mio Angelo. A meno che Icaro non sia lui.

Il mio Angelo, penso. Lolita se n'era uscita così una volta: mi aveva anche fatta arrabbiare, ma in fondo ci aveva visto lungo.

"Lola, devo scoprire se Icaro è in realtà...".

No, non ho la forza di pronunciare una simile sventura ad alta voce.

"Rory...".

"Devo trovare il coraggio di chiederglielo, lo so. E qui il casino raddoppia: se gli mando un messaggio mi risponderà? Lui non si perde in chiacchiere, non mi scrive quasi mai... Ecco, dammi il tuo parere... Perché non l'ha fatto, perché non scrive? Icaro è un ragazzo come tanti e tutti i ragazzi si scambiano messaggi. Siamo schiavi dei messaggi, noi. Lui no?". Mi agito: "Già, dammi un motivo per cui non ha provato a mettersi in contatto con me. È nero di rabbia, l'ho deluso? Evidentemente non sa dell'incidente e questo mi mette in un grosso guaio".

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