La partita di calcio

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Finalmente siamo tornati in patria.
Non vedevo l'ora di stare un pò a casa per poter capire cosa farne del mio futuro.
Da quando sono qui ho lavorato ben poco. Il corso è ormai terminato e mi sento come se stessi perdendo tempo, non facendo nulla.
Mentre sono in cucina, mi arriva una chiamata.
F: pronto, chi parla?
X: salve, parlo con la signora Francesca Leclerc?
F: si sono io, mi dica
X: mi hanno parlato molto bene di lei e di quello che ha fatto a livello lavorativo. Siamo un agenzia che si occupa di articoli sportivi. Ci farebbe molto piacere fare due chiacchiere con lei, per vedere anche una possibile attività lavorativa.
Resto al quanto allibita da quelle parole e quasi stento a rispondere.
F: ma certo, volentieri!
X: bene allora non appena riusciamo a fissare un appuntamento, la contatteremo via SMS. Buona giornata!
F: grazie mille, arrivederci!
Sono a dir poco elettrizzata. Sia per questo che per...la partita!
Cavolo devo sbrigarmi o farò tardi.
Charles arriva in salotto e mi vede correre come una matta.
Charles: ei chérie, che succede?
Io: allora beh, sono in ritardo all'appuntamento con Arthur per la partita e poi mi hanno chiamata per un colloquio. Non vedo l'ora!
Charles: oddio, che bello!
Mio marito mi alza in braccio e vedo che ha un sorriso smagliante.
Io: ahahah sono felice anch'io. Ci vediamo più tardi, ok?
Charles: fate i bravi!
Esco di corsa di casa e mi ritrovo Arthur in macchina, che aspettava.
Io: scusami tanto, è arrivata una chiamata urgente
Arthur: che succede?
Io: farò un colloquio di lavoro!
Arthur: oh ma è bellissimo jolie!
Io: si, non vedo l'ora. Mi sono sentita così inutile finora.
Arthur: dai non dire così. Qualcosa hai sempre fatto; che sia stato studiare o no, ti sei comunque impegnata.
Io: si ma, ho sempre sentito il bisogno di un lavoro, fratellino
Arthur: so cosa intendi. Dai ora andiamo o perderemo l'inizio.
Io: non facciamo merenda prima?
Arthur: sisi, conosco un posto lì vicino allo stadio
Non appena arriviamo vedo questo bar molto luccicante e che sembra anche molto chic.
Io: wow che bel posto
Arthur: sapevo che ti sarebbe piaciuto ahah
Entriamo e mentre il fratellino minore dei Leclerc chiede un tavolo, mi guardo attorno. é tutto così fiabesco, come piace a me.
Arthur: vieni, ho trovato un tavolo
Seguo Arthur attentamente e ci portano i menù.
Io: è pieno di robe dolci
Arthur: per questo ti ho portata qui. Ho avvisato il cameriere di chiamarci per arrivare in tempo alla partita. Non appena mancherà poco all'inizio verrà e ci dirà di andare.
Io: wow super organizzato ahah
Ridiamo entrambi e nel frattempo ci arriva il dolcino.
Io: allora, come ti aspetti che andrà questa partita?
Arthur: sinceramente, spero bene ahahah
Io: lo spero anch'io ahah
Arthur: ma senti...so che verrai in Bahrain ma...continuerai a seguire anche me?
Gli poggio la mia mano sulla sua, per rincuorarlo.
Io: ma certo fratellino, perchè non dovrei.
Sentiamo il cameriere arrivare e capiamo di dover andare.
Io: grazie davvero. Ora speriamo che tutto vada bene.
Arthur: incrociamo le dita va ahah
Entriamo nel aerea vip e, controllando il biglietto, cerchiamo i nostri posti nello stadio.
Siccome le scalinate sono alte, Arthur mi prende per le mani e mi aiuta a salire.
Non appena arrivati, vediamo che il team ha regalato una maglia personalizzata con il cognome "Leclerc" e il rispettivo numero.
Sul mio seggiolino invece, c'è una giacchetta color rosso.
Decido di fare una foto ad Arthur per immortalare il momento.

Francesca4900 story

Arthur: che carini che sono stati Io: si molto! Arthur: ora tocca a me farti una foto ahahIo: se proprio devi ahah

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Arthur: che carini che sono stati
Io: si molto!
Arthur: ora tocca a me farti una foto ahah
Io: se proprio devi ahah

Arthur_Leclerc story

Arthur_Leclerc story

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Poco dopo...

Prima che la partita inizi, incontriamo uno dei vecchi amici di Arthur.
X: Regardez qui vous voyez, Arthur!
Arthur: depuis combien de temps
I due continuano a parlare in francese, ma nel frattempo si sono allontanati quindi, non capisco cosa si stiano dicendo.

Pov Arthur
X: è la moglie di tuo fratello quella?
Io: si Francesca.
X: è proprio una bella ragazza
Lancio un'occhiataccia al mio ex amico.
X: cos'è quella faccia? sai anche tu che è così. Anzi, io so molto di più. So, che te la sei fatta scappare come una pera cotta.
Sta provando a provocarmi ma, non cederò.
Io: sono qui per la partita, non per litigare. Ciao
Mi giro e vado verso Francesca. Sta per iniziare la partita.
Francesca: va tutto bene?
Decido di darle un bacio in testa e dirle che é tutto ok.

Pov Francesca
Arthur non me la racconta giusta. è successo qualcosa con quel ragazzo ma, non vuole dirmi cosa si sono detti realmente.
La partita ha inizio e non sta prendendo proprio un ottima piega.
Alla fine del primo tempo siamo sul punteggio di 3-0.
Io: le cose non vanno per niente bene
Arthur: speriamo che recuperino.
Colgo la palla al balzo per poter parlare.
Io: Ar, sii sincero...che é successo prima?
Arthur: nulla di importante...
Io: ti conosco. C'è qualcosa che ti da fastidio. Che ti ha detto?
Sento il monegasco fare un grosso respiro.
Arthur: non posso nasconderti nulla...
Mi ha provocato dicendo che mi sono fatto scappare una come te. Sei diventata la moglie di mio fratello e non la mia.
Resto molto scioccata da quelle parole.
Io: Arthur...
Arthur: lo so, ti dissi che era tutto apposto. Ti posso giurare che é così. Sono felice che tu e Charles stiate insieme ma, quando mi dicono queste cose, sbotto
Io: mi dispiace fratellino, davvero. Cerca di pensare che chiunque dica queste cose, non conta nulla. Sono invidiosi di quello che hai tu. Di quello che abbiamo noi. Dai abbracciami, ti voglio bene!
Ci abbracciamo forte e capisco che é tutto apposto.
Nel frattempo la partita è ripresa e il Monaco continua a perdere.
Io: senti, perchè non andiamo a casa?
Il biondino mi guarda attentamente e acconsente.
Prendiamo tutte le nostre cose e andiamo via.
Troviamo in fretta la macchina del monegasco e saliamo immediatamente.
Arthur: mi dispiace averti rovinato la serata
Io: fratellino, non l'hai rovinata. Anzi, mi ha fatto molto piacere che tu mi abbia detto tutto quello che ti succede. Ricordati che, non devi dare mai corda a persone del genere. Ora tu devi solo pensare alla tua carriera e a dare il meglio in pista. Fregatene dei pettegolezzi e tutto il resto.
Arthur: grazie sorellina! Ti voglio bene
Io: anch'io.
Dopo poco arriviamo al mio palazzo e, dopo aver salutato Arthur, salgo.
Credo che Charles a quest'ora, stia cenando.
Entro in casa e vedo tutta la tavola apparecchiata.
Charles: speravo non arrivassi troppo tardi. Sorpresa!
Io: non so cosa dire amore...grazie!
Gli salto addosso.
Ha addobbatto per bene la tavola e tutto il salone. Lo amo.
Inizio a mangiare tutte le prelibatezze che mio marito ha preparato e dopo 20 minuti dal aver finito, crollo in un sonno profondo.

Sei tu l'ultima curvaWhere stories live. Discover now