L'aggressione

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Sto per arrivare alla stazione della mia amata Monte Carlo.
Nonostante i disguidi che ci sono stati con Charles, non gli terrò il muso.
In fondo questo possibile trasferimento, non dovrebbe vederlo come una minaccia ma come una mia possibilità di crescita e farebbe anche riflettere lui su come sarebbe il nostro matrimonio da distanti.
Scendo dal treno e trovo arthur ad aspettarmi.
Io: Charles?
Arthur: ha detto che aveva da fare quindi sono venuto io. Ti dispiace?
Io: nono tranquillo, è che dobbiamo parlare ma a questo punto penso non voglia.
Arthur: che è successo?
Io: ti spiego tutto davanti ad un buon caffè
Il monegasco prende le mie cose e saliamo in auto.
Ci dirigiamo nel primo bar che troviamo e, dopo aver trovato parcheggio, chiediamo un posto.

Arthur_Leclerc story

Arthur: allora, che è successo? Io: mentre ero a Firenze, mi è arrivata una mail da Giada dove diceva che forse mi sarei dovuta trasferire in Italia per lavorare

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Arthur: allora, che è successo?
Io: mentre ero a Firenze, mi è arrivata una mail da Giada dove diceva che forse mi sarei dovuta trasferire in Italia per lavorare. L'ho scritto a Charles che mi ha detto che ne avremmo parlato al mio ritorno ma, poi in stazione c'eri tu e non lui. Vorrei capire se l'ha fatto apposta o per caso.
Arthur: insomma non sai se è arrabbiato o meno.
Io: esatto, tu che dici?
Arthur: non saprei. Mi sembrava molto tranquillo quando mi ha chiesto il favore. Ma tu sei sicura di questo trasferimento?
Io: come ti ho detto, è un forse. Pensavo di andare in ufficio oggi e chiedere meglio.
Arthur: penso sia la cosa migliore che tu possa fare ora.
Io: dopo questo caffè andrò ahah
Finalmente dopo poco arrivano le nostre bevande e iniziamo a berle.
Io: pensi che mi farà una scenata?
Arthur: nahhh, credo che sarà proprio tranquillo. Magari ci rimarrà male ma è il tuo lavoro e se dovessero trasferirti, lo capirà.
Io: speriamo
Finiamo il tutto e decido di scappare a lavoro per saperne di più.
Arthur: eiei quanta fretta, ti porto io dai
Ritorniamo alla macchina del monegasco e ci dirigiamo verso il mio ufficio.
Io: grazie Ar, ci vediamo
Arthur: ciao ciao jolie
Scendo dal auto ed entro nel palazzo.
Vedo subito la chioma bionda di Giada e mi dirigo verso di lei.
Io: cos'è questa storia del trasferimento? 
Giada: buongiorno anche a te ahah.Ebbene si potrebbero spostarti da questo ufficio a quello di Firenze.
Io: per quale motivo?
Giada: perchè servono persone in Italia. Hai qualche problema?
Dubito un pò a rispondere ma prendo coraggio.
Io: si. Mi dici le cose sempre al ultimo senza pensare se sia un disagio per me trasferirmi o meno. Dimmi, da quanto lo sai?
Giada: da circa un mese
Io: sei spregievole
Vedo in lontananza arrivare Sara e cerco di spiegarle cos'è successo.
Sara: seguimi in ufficio
la vedo mentre squadra Giada e le vado dietro.
Io: non è possibile che mi rovini la vita così tanto
Sara: mi dispiace tanto che tu lo stia scoprendo solo ora e capisco che potrebbe essere un problema per te. Credimi non è ancora detto che debba spostarti tu.
Io: ah si? pensavo di essere già spacciata
Sara: nono, ci sono diversi candidati per quel lavoro. Tu potresti anche restare qui senza problemi.
Faccio un respiro di sollievo ed esco da lì.
Mi dirigo subito verso casa di Martina per informarla, prima di affrontare Charles.
Salgo nel suo palazzo e la trovo in casa.
Martina: vieni vieni, sono tornata prima del dovuto.
Io: bene; ho parlato con Sara e Giada.
Martina: e?
Io: a quanto pare non è detto che io vada in Italia. Giada lo sapeva da un mese di questa possibilità e non ha detto nulla però.
Martina: beh lei è una ..... però vediamo il lato positivo, magari resterai qui.
Io: si, quello è vero però chi lo sa.
Martina: ora andrai a parlare con Charles?
Io: si, vado a casa a comunicargli tutto.
Martina: va bene, dai vai
Saluto la mia amica e percorro la strada che faccio ogni giorno per tornare al nostro appartamento.
Prendo l'ascensore ed entro in casa.
Trovo Charles sul divano e, dopo aver posato la borsa e la valigia, vado da lui
Io: Charles, dobbiamo parlare
Charles: si, dobbiamo
Io: beh vedi...Giada mi ha detto che sapeva da un mese di questo trasferimento e non ha detto nulla.
Charles: sempre la solita, non ci credo! E?
Io: e niente c'è la possibilità che mi spostino a Firenze ma, non è detto. Ci sono molti candidati e potrei anche restare qui ma, non si sa.
Charles: tu che faresti se dovessi farlo? Andresti a vivere là?
Io: Charles, non potrei rifiutare una cosa del genere...
Lo vedo guardarmi con aria furiosa.
Io: dì qualcosa ti prego
Charles: cioè tu ti rendi conto....mi lasceresti qui da solo!
Io: sarebbe per lavoro e poi tornerei spesso nei weekend
Charles: non sarebbe la stessa cosa e lo sai anche tu!
Provo ad avvicinarmi a lui ma non me lo permette.
Charles: va via! Subito!
Esco di casa con le lacrime agli occhi.
Non ci credo che davvero se la sia presa così tanto. Non pensavo potesse essere cosìn egoista a volte...
Mi vado a fare un giro per strada con ancora il viso tutto rosso.
Non ho chiamato nessuno perchè non so che fare.
Mentre sono nei miei pensieri, mi si avvicina un gruppo di ragazzi che provano ad accollarsi a me.
Io: lasciatemi stare. Che volete?
Cerco di staccarmi da loro, correndo verso il marciapiede.
Loro riescono a raggiungermi e ad immobilizzarmi.
Z: ora tu starai con noi dolcezza
X: cosa fai quando il tuo maritino non c'é?
Io: lasciatemi vi prego. Se è soldi che volete ve li darò!
Z: oh no, noi non vogliamo soldi, vogliamo il tuo corpo.
A quelle parole mi si gela il sangue e provo sempre più a liberarmi ma, mi strattonano di sù e di giù finche non sbatto la testa contro un muretto.
Al suono di quella botta, crollo chiudendo gli occhi e non capendo nulla...

Pov Arthur
Sono per strada insieme ad Ollie quando noto una figura femminile a terra sanguinante.
Ollie: oddio ma...
é Francesca!
Le corriamo incontro e cerchiamo di svegliarla ma, nulla.
Io: chiama un'ambulanza subito!
Mentre il mio amico chiama, io faccio squillare il telefono di mio fratello.
Nel frattempo che aspetto, noto che Francesca ha segni su tutto il corpo e che probabilmente ha lottato contro qualcuno. E se l'avessero...no non voglio pensarci.
Finalmente Charles risponde.
C: Ar, non è un buon momento, che c'é?
A: Francesca è stata aggredita ed è a terra senza sensi! L'ambulanza sta arrivando
C: CHE STAI DICENDO?
A: si Charles
C: ci vediamo in ospedale.
A: okok

Pov Charles
Prendo la mia felpa e corro da mia moglie che sarà in una stanza d'ospedale a breve.
Non appena arrivo, vedo mio fratello nella sala d'attesa.
Io: che diamine è successo?!
Arthur: non lo so. Quando l'abbiamo trovata era a terra senza sensi.
In lontananza vediamo il dottore venire verso di noi.
Dottore: Charles, parlo direttamente a te. Francesca è stata aggredita e si è difesa bene ma purtroppo la botta è stata forte.
Charles: e?
Dottore: è in coma. Mi dispiace
Restiamo tutti scioccati a quelle parole ed io sono pietrificato.
Che le succederà?

Spazio autrice
Ci siamo: é successo il peggio!
Ora cosa accadrà alla nostra protagonista?

Sei tu l'ultima curvaWhere stories live. Discover now