4

243 17 10
                                    

A SuperRB88
come regalino che ha chiesto nel momento in cui avevo la luna buona!

A gattinaaa
come buona azione del 2023!! 😈

Scusate eventuali errori.
Stelline sbarluccisose  e bei commenti
sono sempre ben accetti
🌸Buona lettura!🌸

Il mattino dopo Jimin fu rudemente svegliato da una vigorosa pacca sul sedere che lo fece strillare di dolore. Si voltò di soprassalto, e si trovò a faccia a faccia con Jungkook che, seduto comodamente sull'orlo del letto, gli sorrideva divertito. Con un ghigno sul viso il corvino gli porse i suoi indumenti e l'osservò con aria interessata mentre li indossava rapidamente, divorando con gli occhi quel corpo nudo in ogni centimetro.
"Sei uno scansafatiche," lo rimproverò. "Veloce, vammi a prendere dell'acqua per lavarmi e aiutami a vestirmi. La mia vita non è oziosa come la tua." guadagnandosi da Jimin uno sguardo indispettito, "E, a sentire il tuo respiro, direi che dormi pesanteente Omega"aggiunse l'Alpha.
"Spero che anche voi abbiate dormito bene, Alpha," replicò Jimin "Mi sembrate abbastanza riposato."
Jungkook lasciò scivolare pigramente lo sguardo lungo il suo corpo, e sorrise. "Abbastanza bene, Omega."
Jimin arrossì e si affrettò verso la porta "Vado a prendere l'acqua," disse, grato dell'occasione per scappare da quella camera.
Veloce come se fosse inseguito dal diavolo in persona Jimin scese in salone e si accostò al camino, dove un calderone di acqua bollente pendeva da un gancio sopra il fuoco. Si chinò a riempire un secchio, e mentre riempiva un secondo secchio sua madre sbucò alle sue spalle.
Wang Lin gli si accostò con esitazione.
"La porta della camera è sempre sbarrata o sorvegliata da una sentinella," sussurrò la donna. "Come si può fare per salvarti? Non è un tipo facile, quell'animale. Ti ho sentito gridare, ieri notte."
"Non mi ha toccato," disse Jimin con un certo stupore. "Ho dormito per tutta la notte ai piedi del letto e non mi ha toccato."
"Non ti illudere che ti risparmi," bofonchiò Wang Lin "Aspetta fino a stasera, e ti farà suo. Questa volta non pensare tesoro: scappa!"
"Non posso," rispose Jimin "Mi incatena al letto."
Wang Lin emise uno stridulo gridolino di spavento. "Ti tratta come un animale!"
Jimin si strinse nelle spalle. "Almeno non mi picchia" ricordando meglio, si corresse "Solo un po'."
"Oh, ti ucciderebbe, se solo provassi ad opporti."
Jimin scosse il capo, ricordando il momento in cui lui l'aveva tenuto stretto contro di sé.
Anche da arrabbiato, non gli aveva usato violenza. "No, non è un mostro."
"E tu come fai a dirlo? I suoi stessi uomini lo temono."
"Io non ho affatto paura di lui," ribatté fieramente Jimin.
"Sei uno stupido sconsiderato!" gemette Wang Lin. "Non ti porterà a niente essere testardo e orgoglioso come tuo padre."
"Ora devo andare," mormorò Jimin. "Lui sta aspettando l'acqua per lavarsi."
"Troverò il modo di aiutarti."
"Mamma, lascia stare! Ho paura per te. Quel tale chiamato Yoongi guarda le spalle del suo padrone come un falco. Ti ucciderebbe, se tu tentassi qualcosa. E inoltre Jungkook mi sembra molto più accettabile di quegli altri sciacalli."
"Ma Taemin?" sibilò la vecchia, guardando verso l'angolo in cui il giovane alpha dormiva accovacciato tra i cani.
Jimin alzò le spalle.
"Con lui è finito tutto da quando è arrivato San."
"Taemin non la pensa così. Ti vuole ancora."
"Allora deve rendersi conto che non viviamo più nello stesso mondo di una settimana fa. Non siamo liberi. Ora io appartengo a Jungkook, proprio come lui. Non siamo semplici schiavi, e non ci spetta nulla se non ciò che ci viene dato."
Wang Lin fece una smorfia. "È strano sentirti dire questo. Proprio tu, che sei sempre stato così altezzoso!"
"Ormai. Di cosa dovremmo essere orgogliosi?" replicò stancamente Jimin. "Non abbiamo nulla. Dobbiamo solo pensare a restare in vita e ad aiutarci tra di noi."
"Il tuo sangue è tra i migliori nei branchi Uniti del Sud. Tuo padre era un grande Alpha. Non ti lascerò partorire il figlio di un bastardo."
Jimin guardò la madre con durezza e i suoi occhi lampeggiarono d'ira. "Preferiresti che partorissi un marmocchio di San, l'assassino di mio padre?"
Wang Lin si strizzò le mani "Non te la prendere con me, Jimin. Io penso solo al tuo bene."
"Lo so, mamma," sospirò Jimin, addolcendosi un po'. "Ma ti prego, abbi almeno un po' di pazienza. Aspettiamo di vedere che tipo di uomo dimostra di essere Jungkook. Era furioso per il massacro. Forse si rivelerà un uomo giusto."
"Un Alpha Joseon?" strillò sommessamente la donna.
"Sì, un Alpha Joseon. Adesso devo andare."
Quando Jimin aprì la porta della camera, Jungkook lo guardò con cipiglio. Era già mezzo vestito.
"Ce ne hai messo del tempo, omega," grugni.
"Perdonatemi, Alpha," mormorò. Posò il secchio d'acqua ai suoi piedi e lo guardò negli occhi. "Mia madre era preoccupata per me, e mi sono fermato un momento per rassicurarla."
"Tua madre? Chi è? Non ho visto alcuna Luna della Casa dell'Alpha, eppure San mi ha detto che è ancora in circolazione."
"E quella a cui voi vi chiamate vecchia megera. Quella è mia madre!" rispose piano Jimin
"Quella?" borbottò Jungkook "Suppongo che sia stata istupidita da un pugno troppo pesante."
Jimin annuì. "Sono la sola persona cara che le è rimasta, ed è in pensiero per me." Jimin deglutì a fatica prima di proseguire. "Non fa che parlare di vendetta."
Jungkook lo guardò con maggiore attenzione. "Stai cercando di mettermi in guardia? Vuole provare ad uccidermi?"
Jimin abbassò nervosamente gli occhi. "Può darsi. Non ne sono sicuro."
"Mi dici questo perché vuoi che non venga uccisa, vero?"
"Oh, che Dio mi aiuti!" mormorò Jimin, con voce tremante. "Non me lo perdonerei mai, se lasciassi che ciò accadesse. Ha già subito fin troppo. Inoltre, il vostro Gong ci truciderebbe tutti se voi foste ucciso."
Jungkook sorrise. "Grazie dell'avviso. La terrò d'occhio, e dirò a Yoongi di fare altrettanto."
Con un sospiro di sollievo, Jimin rialzò gli occhi per incontrare il suo sguardo. "Vi ringrazio, Alpha."
Jungkook sospirò pesantemente. "E adesso, omega, aiutami a vestirmi. Ormai non faccio più in tempo a lavarmi. Devo rimandare il bagno a stasera, ma ti avverto che se allora mi farai attendere troppo, mi arrabbierò davvero."

La BestiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora